Mattia Binotto è al centro della scena per le voci di un suo licenziamento dalla Ferrari. Ecco come si sta evolvendo questa situazione.
Il terremoto in casa Ferrari era questione di tempo dopo l’orripilante stagione 2022, che Mattia Binotto ha fatto passare comunque per positiva. Ben diverso era lo scenario che il presidente John Elkann e lo stesso team principal avevano pianificato due anni fa, nel corso del week-end del Gran Premio della Toscana del 2020 corso al Mugello.
A quei tempi, la Rossa era una comparsa, lontana anni luce anche dalla McLaren e dagli altri team di seconda fascia. Il chairman del Cavallino parlò dell’apertura di un ciclo nel 2022 grazie ai nuovi regolamenti, su cui a Maranello si stava già investendo tanto da parecchio tempo, nella speranza di tornare a vincere come ai bei tempi.
L’inizio di stagione di Charles Leclerc aveva fatto sognare, con il monegasco che aveva dominato in Bahrain ed in Australia, scavando un margine importante in classifica nei confronti della Red Bull di Max Verstappen, inghiottita da troppi problemi di affidabilità che lo costrinsero a ben due ritiri nelle prime tre gare.
Ad Imola, invece, si è rivista la solita, orrenda Ferrari incapace di sviluppare la macchina, con sopraggiunti guasti alla power unit ed errori di strategia che hanno consentito al campione del mondo di azzerare il distacco in classifica in un solo mese, per poi costruire un margine di sicurezza su Leclerc già molto prima dell’estate.
L’unica nota positiva era una comunque buona competitività della monoposto, ma già dall’Ungheria le certezze su questo fronte hanno iniziato a scricchiolare. Dal Belgio in poi, Red Bull e Mercedes hanno messo il turbo, lasciando le Rosse a soffrire per tutta la parte conclusiva della stagione.
Verstappen si è laureato campione del mondo per la seconda volta consecutiva in Giappone, con un mese e mezzo di anticipo sulla fine del campionato, umiliando il povero Leclerc, ormai esausto dopo quattro anni di inferno a Maranello. Secondo quanto riportato da Leo Turrini, potrebbe esserci anche la figura del monegasco dietro all’imminente cacciata di Binotto, che dal primo gennaio 2023 dovrebbe essere rimpiazzato nel ruolo di team principal da Frederic Vasseur.
La Scuderia modenese si è affrettata a smentire il tutto, parlando di voci e speculazioni in un comunicato stampa ufficiale uscito nel pomeriggio di martedì. La sensazione è che le prossime novità arriveranno dopo Abu Dhabi, round conclusivo in programma in questo fine settimana. In seguito, si saprà la verità sul futuro della squadra più vincente della storia della F1, ridotta ormai da troppo tempo al ruolo di comparsa.
Ferrari, Binotto potrebbe aver richiesto la smentita
Stanno emergendo nuovi particolari in merito al comunicato rilasciato dalla Ferrari relativo alla smentita sul licenziamento di Mattia Binotto. Stando a quanto riportato dal “Corriere della Sera“, potrebbe essere stato lo stesso team principal a chiedere a John Elkann ed a tutto l’alto comando di smentire in maniera ufficiale tutto ciò che era circolato nelle ultime ore.
Da tutta questa vicenda, la posizione di Binotto potrebbe uscirne addirittura rafforzata, con i francesi di “Auto Hebdo” che parlano di una possibile conferma dell’ingegnere di Losanna nel ruolo di team principal. La sensazione è che la Ferrari volesse tenere tutto ciò per sé stessa, per poi annunciare l’avvicendamento a stagione finita, ma qualcuno deve essersi fatto uscire qualche parola di troppo con la stampa.
A questo punto la situazione diventa poco chiara. “La Stampa” ha commentato la smentita del Cavallino parlando di un’occasione persa per annunciare il divorzio, affermando che “Se si dovesse cambiare idea, ne uscirebbe davvero male a livello di immagine“.
Il caos regna sovrano a Maranello, come ormai accade da troppi anni, ma cosa accadrebbe se Binotto dovesse restare sul ponte di comando? Senza dubbio, il rapporto con Charles Leclerc ne risulterebbe compromesso, visto che il team principal non sembra essere intenzionato a liberarsi di figure come quelle di Inaki Rueda o Laurent Mekies, ormai una coppia di “intoccabili” per l’ingegnere di Losanna.
Lo scopo della rivoluzione, infatti, non è solo quello di allontanare Binotto, ma anche di puntare su un gruppo di lavoro del tutto nuovo, basato anche sul ritorno di Simone Resta sul fronte tecnico, dopo che l’ingengere imolese aveva lasciato Maranello per aperti dissidi con l’attuale team principal.
Staremo a vedere ciò che accadrà nelle prossime ore, ricordando che Binotto non è presente in pista da diverse gare, ufficialmente per preparare al meglio la nuova stagione. Il 2023 potrebbe essere una stagione decisiva, sia in caso di rivoluzione che di stabilità. Nei prossimi mesi si scoprirà chi avrà avuto ragione.