Si è conclusa la prima sessione di prove libere del GP di Abu Dhabi di F1. Buone notizie dalla Ferrari. Meglio ancora la Mercedes.
Dopo un round del Brasile che ha premiato per la prima volta nel 2022 la Mercedes con George Russell, davanti alla Ferrari di Sainz e l’altra W13 di Hamilton, si parte per l’ultimo weekend della stagione dal solito tracciato di Yas Marina.
Tanti i temi discussi in questi pochi giorni liberi. In particolare il rifiuto di Verstappen di aiutare Perez nella lotta per la seconda posizione della generale piloti. E le tensioni in casa Maranello, tra i due piloti, ma pure all’apice della struttura, con il boss Mattia Binotto dato in partenza e sostituito dal francese, oggi in forza all’Alfa Romeo Frederic Vasseur.
In questo primo assaggio di fine settimana, il gruppo si ritrova un po’ ringiovanito. Ben 8 sono i debuttanti al volante, tranne, ovviamente Robert Kubica sull’Alfa di Zhou. Per il reso abbiamo Jack Doohan su Alpine. Felipe Drugovich su Aston Martin. Pietro Fittipaldi su Haas, al posto del fresco licenziato Schumacher. Liam Lawson su Red Bull. Pato O’Ward su McLaren. Logan Sargeant su Williams e Robert Shwartzman su Ferrari.
Al semaforo verde il primo a scendere in pista è Sebastian Vettel. Il più giovane vincitore di un Mondiale di F1 a 23 anni e 134 giorni, poi capace di replicarsi in altre tre occasioni, è giunto al suo ultimo gran premio in carriera.
Subito un problema per O’Ward. Dopo appena 3′ il messicano viene richiamato al box per un guasto, probabilmente di natura idraulica.
1’28″926 su soft per Checo, quindi Bottas a pochi millesimi con le medie e l’Alpine di Ocon.
Dopo una decina di minuti dal via, Leclerc scala la classifica con un 1’28″724.
Torna al vertice Perez, poi battuto nuovamente da Charles con un 1’27″917. Il monegasco sta girando con la pittura fluo sull’alettone.
Ping pong al comando tra la RB18 del messicano e la Rossa del figlio del Principio, con il primo che piazza un 1’27″853 sempre su mescola soffice.
Quando siamo arrivati a metà turno buon lavoro da parte dei rookie malgrado un paio di episodi. Lawson ha mancato la giusta posizione di rientro in piazzola e Sargeant, quarto provvisorio, ha surriscaldato il motore. Rientrato in pista dopo quell’errore, l’americano è stato vittima di un testacoda senza però impattare contro le barriere.
Sorpresa Albon su Williams che si infila in vetta con un 1’27″840. Intanto al box Red Bull si lavora sul fondo della monoposto di Lawason, particolarmente stressata sui cordoli.
1’27″655 per Bottas. Il finnico arriva da un ottimo piazzamento ad Interlagos e in questi primi chilometri macinati a Yas Marina pare altrettanto in forma.
A un quarto d’ora dalla chiusura, è 1-2 Mercedes con Ham davanti a tutti con un 1’26″633 su morbide. quindi George e Charles. Interessante è la quinta posizione di Lawson, chiara prova che la Red Bull è una macchina.
Stupisce sempre in negativo l’ultima posizione di Ricciardo, pure lui giunto al canto del cigno. l’australiano della McLaren partirà tre posizioni indietro rispetto al suo riscontro in qualifica, per la collisione con la Haas di Magnussen avvenuta ad Interlagos.
Brivido per Gasly che rischia il contatto con Fittipaldi.
Alla bandiera a scacchi tutto congelato con Hamilton a precedere Russell e Leclerc. Quarto Perez, poi Lawson, Vettel, Shwartzman sulla Rossa di Sainz, Ricciardo, capace di fare un bel passo avanti sul finale, Bottas ed Albon.
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