Il pilota della Red Bull Racing, Sergio Perez, ha cercato di glissare tutte le polemiche post Interlagos. In vista di Abu Dhabi il messicano ha le idee chiare.
Sergio Perez, in questa fase finale di stagione, ha dimostrato di tenerci molto al titolo di vice campione. Al di là delle smentite ai giornalisti, l’#11 è volato negli Emirati Arabi con il dente avvelenato per quanto accaduto in Brasile. Il pilota della Red Bull Racing avrebbe desiderato avere un vantaggio consistente su Charles Leclerc in vista dell’ultimo atto. Al contrario, i due sono giunti a pari punti. a quota 290, nella graduatoria piloti. Per quanto il secondo sia il primo degli sconfitti, il titolo di vice campione del mondo garantisce un potere contrattuale con gli sponsor e anche dei bonus.
Dopo essere arrivato per due volte quarto in classifica piloti, sia al volante della Racing Point che della Red Bull Racing, in quest’annata il messicano ha alzato l’asticella, sperando di potersi giocare il titolo mondiale con il suo compagno di squadra e nel duello con il monegasco della Ferrari. Nella prima parte di stagione il nativo di Guadalajara è stato quasi alla pari del campione del mondo olandese, non riuscendo però a trarre vantaggio dalle avarie tecniche accusate in occasione della tappa in Australia. In Bahrain entrambe le monoposto austriache si sono ritirate, dando l’opportunità al Checo di rimanere in scia del leader monegasco.
Leclerc era partito alla grande con l’hat trick all’esordio e il grand chelem di Melbourne, ma problemi tecnici ed errori strategici lo hanno portato a lottare, in poche altre occasioni, per la prima posizione. A Monaco gli strateghi della Ferrari hanno combinato un autentico disastro, dando l’opportunità al messicano di vincere la corsa. In teoria la RB18 avrebbe dovuto faticare enormemente nelle anguste stradine del Principato, ma i pasticci della squadra degli strateghi capitanata da Iñaki Rueda hanno spianato la strada all’esperto pilota della Red Bull Racing. Lo stesso copione si è ripetuto anche a Silverstone, ma in quel caso a beneficiarne fu Carlos Sainz.
Perez si è confermato competitivo ai massimi livelli anche nella tappa di Singapore, bruciando al via la F1-75 del numero #16. A quel punto la lotta si è fatta serratissima ed è continuata nelle successive tappe nonostante i festeggiamenti di Max Verstappen a Suzuka e la matematica conquista del titolo costruttori in Texas. Sergio Perez aveva lasciato intendere di voler togliersi la soddisfazione di conquistare il Gran Premio di casa, oramai a giochi fatti e con entrambi i mondiali acquisiti. L’olandese, invece, ha dominato la corsa di Città del Messico, vincendo la con merito e lasciando solo le briciole al teammate, terzo al traguardo.
Perez e i motivi della lite con Verstappen
Il punto più basso del rapporto con Max Verstappen è accaduto in Brasile, in occasione della gara domenicale. Il contatto tra Lewis Hamilton e Max Verstappen, in realtà, aveva spianato la strada al nativo di Guadalajara che, sorprendentemente, non è riuscito a tenere il passo della Mercedes. George Russell è scappato via e ha legittimato il suo primo trionfo in carriera con due ripartenze dopo la Safety Car, a dir poco, perfette. Perez non è stato caparbio e neanche fortunato in occasione dell’ultima Safety Car, causata da un problema tecnico alla McLaren di Lando Norris.
Il messicano si è ritrovato su gomme medie per l’ultimo stint di gara. La situazione ha scatenato la rabbia dell’ex pilota della Racing Point. Dopo essere stato scavalcato da Carlos Sainz, Charles Leclerc e Fernando Alonso, Perez ha ricevuto la beffa di essere sverniciato, alla S di Senna, da Max Verstappen. Quest’ultimo si è rifiutato di obbedire al team order e ha tolto due punti al compagno che potrebbero risultare decisivi per la volata finale. Helmut Marko ha spiegato che i due driver si aiuteranno ad Abu Dhabi. Cliccando qui troverete gli orari dell’ultimo GP dell’anno.
Alla viglia dell’ultima tappa del mondiale, Perez ha provato a tranquillizzare l’ambiente. “Con Max e la squadra abbiamo discusso dell’episodio di Interlagos e manterremo tutto all’interno. È già tutto alle spalle e insieme continueremo a lavorare come una grande squadra. Niente di diverso da ciò che siamo stati fino ad oggi”, ha spiegato sui social il messicano. Bisognerà aspettare il verdetto definitivo domenica sera, ma almeno a parole i compagni di squadra si sono chiariti, dopo lo sgarbo di Verstappen.
L’olandese si è ritrovato in una posizione scomoda, perché all’apparenza è passato lui come il cattivo del team, ma le cose stanno in modo molto diverso. Sergio Perez ha commesso una serie di scorrettezze, alcune chiare altre velate nel 2022, che hanno fatto infuriare il bicampione del mondo. Verstappen non ha voluto fomentare ulteriori polemiche, ma nella press conference ha spiegato che vi sono stati dei problemi. La Red Bull Racing ha anche rilasciato un duro comunicato, dopo gli attacchi ricevuti sui social network negli ultimi giorni. “Gli abusi devono finire”, recita la comunicazione ufficiale del team austriaco, ma le polemiche nel circus non mancheranno mai.