Il fine settimana di Abu Dhabi sarà l’ultimo per diversi piloti di F1. Per questo Alonso ha deciso di indossare un casco particolare.
Domenica sera per alcuni protagonisti della F1 attuale sarà il momento del saluto. Daniel Ricciardo, Nicholas Latifi, Mick Schumacher, e soprattutto Sebastian Vettel passeranno i tornelli d’uscita del paddock di Yas Marina sapendo di non tornare.
Ma se ai primi tre nessuno si è interessato, al tedesco sono stati in molti a rendere omaggio già nella prima giornata di presenza. Tra questi Fernando Alonso, che con il biondo di Heppenheim ha vissuto battaglie senza esclusione di colpit, specialmente nel 2010 e nel 2012. Così, in ricordo di quei momenti, l’asturiano ha voluto fare un gesto davvero da gentleman. Decisamente non scontato per uno come lui.
Per l’intero weekend di Abu Dhabi indosserà un casco dedicato proprio al quattro volte iridato. A renderlo noto è stato lui stesso con una foto pubblicata su Instagram a cui ha affiancato un toccante messaggio.
“Grazie Seb. Condividere con te per un’ultima volta il circuito sarà emozionante e triste allo stesso tempo. Ti auguro il meglio per il tuo prossimo capitolo“, le parole del 41enne, evidentemente rammaricato dal vedere andare via un pezzo della F1 vecchia scuola.
Alonso è già in clima nostalgia
Ironia della sorte la FIA li ha schierati uno di fianco all’altro nella classica conferenza stampa del giovedì e la scia dei ricordi è continuata nel botta e risposta davanti ai media.
“Ci è capitato di lottare per il Mondiale, in altri casi per il settimo posto come in Giappone quest’anno. Personalmente mi sono sempre goduto questi confronti, anche perché c’è grande rispetto reciproco“, ha confidato.
Solitamente poco avvezzo a fare complimenti ai colleghi per Seb, Alo ha fatto un’eccezione. “Credo che la mia carriera sia in qualche modo legata alla sua. In quanto i nostri duelli sono avvenuti in corrispondenza dell’apice dei rispettivi percorsi“, ha spiegato facendo ovviamente riferimento a quando il #5 vinceva tutto con la Red Bull, e lui, con fatica, cercava di dargli la caccia al volante di una Ferrari come di consueto altalenante nelle prestazioni.
Nei giorni scorsi nel contesto del podcast Beyond The Grid del sito ufficiale del Circus, al 35enne era stato domandato il nome del suo più grande rivale. E incredibilmente non ha citato il driver di Oviedo, con cui, appunto, con una certa frequenza, aveva avuto a che fare per la conquista dell’iride. Al contrario ha eletto Kimi Raikkonen con il talento naturale più vivido della massima serie contemporanea. Sostenendo che nessuno come lui sa saltare da una macchina all’altra senza aver bisogno di un periodo di adattamento.
Ciò nonostante il corridore dell’Aston Martin un pensiero all’iberico lo ha dedicato parlando del suo prossimo futuro da pensionato. D’altronde il portacolori Alpine ci è già passato avendo trascorso un paio di annate fuori dal gruppo tra impegni nell’endurance, nei rally raid e nelle corse americane.
Che possa chiedergli consiglio su come vivere bene fuori dalle competizioni, ci crediamo comunque poco. Nando lasciava senza avere niente dall’altra parte. L’erede di Schumi ha una famiglia e tanti interessi extra sportivi, tra ambiente, clima e diritti della minoranze.