Ducati perde tecnici, che firmano per altri team della MotoGP: Dall’Igna ha risposto anche su questo argomento delicato.
Dopo anni di lavoro e di amarezze, la Ducati è finalmente riuscita a tornare sul tetto della MotoGP. I due campionati costruttori vinti negli scorsi due anni erano un buon segnale, ma è il titolo piloti l’obiettivo principale e a distanza di quindici anni dall’ultima volta la missione è stata compiuta.
Francesco Bagnaia è il secondo campione del mondo MotoGP della Ducati dopo Casey Stoner. Dopo una prima parte di stagione di alti e bassi, c’è stato un cambio di ritmo dalla gara di Assen in poi. Il ritiro al Sachsenring sembrava aver posto fine alle sue chance di vincere la corona iridata, invece è riuscito incredibilmente a rimontare i 91 punti che lo separavano da Fabio Quartararo.
Era da un po’ che il team bolognese disponeva della migliore moto, ma mancava sempre qualcosa per vincere. Pecco ce l’ha fatta e questo successo potrebbe sbloccarlo definitivamente, portandolo a un livello superiore nel 2023. Consapevole della sua forza, sarà un avversario ancora più difficile da battere per i suoi rivali.
Ducati MotoGP, Dall’Igna sulla “fuga” dei tecnici
Grandi meriti per il successo della Ducati in MotoGP vanno a Gigi Dall’Igna, ingegnere che è stato messo a capo della direzione tecnica nel 2014 e che riportato il marchio al vertice del campionato. C’è tanto di suo in questa vittoria: “Ne è passata di strada da quando ho iniziato il progetto – riporta Speedweek – e in nessun momento c’è stata una vera rivoluzione. Abbiamo eliminato piccoli errori che non erano rilevanti singolarmente, ma che facevano la differenza nel complesso. La mia filosofia è prestare attenzione a ogni dettaglio per ottenere il mosaico perfetto”.
Dall’Igna ha anche confermato che l’obiettivo è sempre quello di realizzare una moto che possa essere guidata da più piloti, con stili di guida differenti. Anche se il 2022 è andato molto bene, il dirigente ducatista non si accontenta: “Non credo che abbiamo raggiunto il nostro massimo. Con otto piloti in pista possiamo continuare a fare progressi nella prossima stagione. Lo sforzo per garantire che ogni pilota possa essere competitivo è enorme”.
La casa di Borgo Panigale ha fame di nuove vittorie, ma anche la concorrenza non sta a guardare. Per provare a batterla, c’è chi prova a strapparle alcuni suoi tecnici. È il caso della KTM, che negli ultimi anni ha pescato in casa ducatista figure come Fabiano Sterlacchini, Alberto Giribuola e Christian Pupulin. Si è anche assicurata Francesco Guidotti, ex team manager Pramac e dal 2022 alla guida della squadra ufficiale austriaca.
Dall’Igna su questo argomento non si dice preoccupato: “Accettiamo questo prezzo. Fin dal mio arrivo ho seguito una linea chiara, ovvero condividere le informazioni con tutti nel Reparto Corse. Se i nostri ingegneri più talentuosi ci lasciano, ne formiano degli altri. Puntiamo sui giovani talenti e li vogliamo far diventare campioni, che si tratti di piloti o di ingegneri”.