Il sette volte iridato, Lewis Hamilton, tornerà a correre domenica prossima nel teatro del “misfatto”. Ecco cosa ha dichiarato alla vigilia del weekend di Abu Dhabi.
Il Gran Premio di Abu Dhabi non sarà decisivo come quello dello scorso anno, ma gli spunti sono svariati. Hamilton ha celebrato, in grande stile, l’addio al circus di Sebastian Vettel. I due sono stati protagonisti di tantissime battaglie in pista. Hamilton è quasi sempre uscito vincitore, specialmente nell’era ibrida della Formula 1. Il campione ha sfiorato l’ottava corona iridata, nella passata stagione, ma il destino e un errore macroscopico di Michael Masi hanno cambiato tutto.
L’ex direttore di gara australiano decise di far riprendere la corsa per un ultimo entusiasmante giro, nonostante fossero sdoppiate solo le monoposto tra Lewis e Max. I due rivali alla corona riuscirono a ritrovarsi appaiati nella tornata finale, a causa della confusione generata dal crash di Nicholas Latifi. Il pilota della Williams andò a sbattere contro le barriere, nel tentativo di inseguire la Haas guidata da Mick Schumacher. Il canadese perse il controllo della vettura e determinò l’ingresso della Safety Car. I commissari impiegarono tantissimo tempo per spostare la vettura incidentata, creando i presupposti per un pasticcio finale.
Qualsiasi decisione avesse preso Masi, probabilmente, avrebbe condotto ad una polemica infinita. Se il Mondiale 2021 fosse finito, nello scontro finale di Abu Dhabi, dietro la SC sarebbe stato un danno d’immagine enorme per la F1 stessa. Se fosse stata sbandierata una bandiera rossa, non sarebbe stata a norma di regolamento, considerata la circostanza. Gli errori del direttore di gara furono svariati nel 2021, tuttavia si trattarono sempre di strafalcioni involontari che talvolta favorirono l’olandese e in altre occasioni l’anglocaraibico. Quest’ultimo, a distanza di un anno, è rimasto dell’idea che il mondiale scorso sia stato manipolato.
A Sky Deutschland, Lewis Hamilton ha spiegato: “Il 2008? Quel Mondiale non fu manipolato. Lo stesso non può dirsi per il titolo dello scorso anno”. Poi l’affondo durissimo: “Qualcuno ha deciso che il risultato doveva essere quello poi verificatosi in pista. I due titoli sono simili solo per il dolore che causano una volta persi. Ma almeno nel 2008 non fu manipolato”. Grazie alle mescole rosse fresche, Max riuscì a superare l’avversario all’ultima tornata. Per Hamilton arrivò la beffa più grande della sua carriera in F1. Nonostante le batoste prese nel 2016 e nel 2007, il finale di Abu Dhabi ha segnato il nativo di Stevenage in modo importante. Ecco gli orari della corsa.
Ci sono voluti molti mesi per rivedere in pista il vecchio leone delle 103 vittorie. Nonostante una vettura ottima nella seconda parte di stagione, il sette volte campione del mondo non è riuscito ancora a vincere un Gran Premio. Ci ha provato in diverse occasioni, arrivando secondo in 5 occasioni. In Brasile, probabilmente, senza il contatto nelle prime battute con Max Verstappen, avrebbe potuto giocarsi il primo gradino, sebbene Russell abbia dimostrato di essere un mastino. La squadra con sede a Brackley ha messo a segno un doppietta che ha completamente riaperto la sfida con la Ferrari per il secondo posto nel mondiale.
F1, Hamilton lancia il guanto di sfida
Il favorito assoluto per la gara domenicale sarà Max Verstappen. Quest’ultimo, in classifica piloti, guarda tutti dall’alto in basso a quota 429 punti, mentre Charles Leclerc e Sergio Perez sono ora a 290 punti e si sfideranno per il secondo posto nell’ultima tappa di Abu Dhabi. George Russell è davanti di 25 punti al teammate, mentre Carlo Sainz è fermo al sesto posto a quota 234. Nella graduatoria costruttori la Red Bull Racing ha già celebrato il quinto titolo della sua storia. La Mercedes si è riportata negli scarichi della Ferrari, a -19, e proverà a strappare il secondo posto ala Rossa. La Mercedes ha ritrovato la giusta competitività, conquistando per l’undicesimo anno di fila almeno un successo in F1.
Lewis Hamilton ha comandato nella prima sessione di libere, fermando il crono in 1:26.633, precedendo il teammate e Leclerc. Nelle FP2 l’anglocaraibico non è riuscito a dettare il passo, concentrandosi sul long run. Dopo aver chiuso con il quarto tempo, alle spalle di Verstappen, Russell e Leclerc, nel ring delle interviste a Sky UK, ha dichiarato: “Nel complesso una buona giornata con una vettura competitiva. Nella FP1 le cose sono andate bene, mentre nella FP2 eravamo fuori dal giusto bilanciamento. Tra una sessione e l’altra abbiamo fatto alcuni cambiamenti, ma non sono stati quelli giusti. Avevo tanto sovrasterzo, ma alla fine abbiamo capito i nostri difetti e li modificheremo in vista della giornata di domani”.
“Sapevamo che la Red Bull sarebbe stata di nuovo davanti a tutti, ma noi siamo vicini. Nel complesso non penso sia la pista ideale per noi, ma come passo gara siamo forti, per cui domenica vogliamo divertirci”, ha concluso il nativo di Stevenage.