Uno studio ha analizzato gli account dei campioni della F1 e delle scuderie per capire quanti siano reali i follower. E le sorprese non mancano.
Gli sportivi pensano sì ad allenarsi e a vincere nelle proprie discipline, a essere dei campioni, ma oggi tutto questo non basta. Infatti per essere davvero forti non basta solo fare del meglio nel proprio sport, ma anche andare forte in un altro campo, quello dei social. Sì perché ormai la vita di uno sportivo non si ferma neanche dopo aver compiuto il proprio sforzo, che sia una pista di F1 o quella della MotoGP, oppure nello sci o nel calcio. Per tanti atleti molto della propria immagine si gioca appunto nel mondo “virtuale”, tra post, frasi motivazionali da scrivere, promozioni e semplici foto di allenamento o di vita quotidiana.
Non solo Instagram, anche Twitter è per un atleta fondamentale nella propria carriera. E anche i piloti di F1 non possono fuggire da questa realtà. Da quando Elon Musk, CEO di Tesla e la persona più ricca del mondo, ha rilevato il servizio di messaggistica breve il mese scorso, la piattaforma è in pieno subbuglio, visto che il nuovo patron è pronto a cambiarla in maniera radicale.
Tra le prime azioni che Musk ha annunciato c’è quella di permette a tutti gli utenti di ricevere il segno di spunta blu di verifica, a un canone mensile ma senza alcuna verifica dell’identità. Peccato che questa mossa si sia ritorta contro allo stesso CEO, visto che in pochissimo tempo sono aumentati i cosiddetti account falsi. Adesso sono finiti nel mirino proprio i profili fake che, secondo molti, potrebbero ridurre di molto il numero di follower non solo di chi con i social ci vive (vedi Youtuber e influencer) ma anche di tanti vip, compresi gli sportivi.
F1, ecco i re dei profili fake su Twitter
La piattaforma Gambling.com ha analizzato in particolare il mondo della F1, cercando di scoprire quanti profili fake invadano gli account di piloti e scuderie, aumentandone il numero di follower. In particolare sono stati presi campioni di 2.000 follower casuali utilizzando un particolare software capace di scovare gli account inesistenti. E alla fine si è riusciti ad arrivare a una media ponderata di chi ha più follower falsi.
Secondo questo studio, il campione del mondo in tal senso è proprio quello in carica, Max Verstappen, che dunque è il pilota di Formula 1 con la più alta percentuale di follower falsi, pari al 43,2%. Degli oltre 3 milioni di “seguaci”, quasi 1,4 sono profili falsi. Distante solo lo 0,1% dall’olandese c’è a sorpresa Mick Schumacher, che dei suoi 978 mila follower ne ha almeno poco più di 400 mila inesistenti. Sul podio un’altra sorpresa, Sergio Perez, compagno del campione della Red Bull, che ha il 41,8% dei suoi sostenitori che in realtà non esistono. A seguire un’altra sorpresa come Nicholas Latifi, seguito dal duo McLaren Norris-Ricciardo, mentre per quanto riguarda gli altri big c’è Charles Leclerc a rientrare nella top ten proprio al decimo posto con il 40,1% dei suoi follower (oltre 2,3 milioni) che non esistono. Solo 17° Lewis Hamilton, che ha più di 7 milioni di seguaci ma solo il 37,5% è un fake.
Per quanto riguarda invece le scuderie, è la McLaren quella che ha la più alta percentuale di follower falsi in F1, con il 44,6% dei suoi quasi 3,5 milioni di account che la seguono. Alle sue spalle la Red Bull (43%) e l’Alfa Romeo (42,3%). Mercedes segue da vicino al quarto posto il 41,9%, tallonata dalla Ferrari, distante solo lo 0,1% dalle Frecce d’Argento. Ma anche se hanno solo la quarta percentuale più alta, la Mercedes ha il maggior numero di follower falsi tra le squadre di F1 come numero totale: con 1.866.293 follower, il team è quasi 50.000 account davanti alla Red Bull, seconda classificata.