Il bicampione del mondo, Max Verstappen, ha preso una posizione decisa nei confronti dell’esperto teammate. Le parole di Perez sono spiazzanti.
In casa Red Bull continuano gli scontri dialettici tra Verstappen e Perez. Quest’ultimo ha ancora molto da perdere, dopo la prestazione incolore del Brasile. Il nativo di Guadalajara sperava di arrivare con un piccolo vantaggio su Leclerc nella decisiva tappa di Abu Dhabi. I due alfieri, a quota 290 punti, si stanno contendendo il riconoscimento di vice campioni del mondo, alle spalle dell’inarrivabile Verstappen. Checo, probabilmente, dopo i festeggiamenti di Suzuka avrebbe desiderato una disponibilità diversa dal campione olandese.
Max, da animale da gara insaziabile, ha lasciato solo le briciole agli avversari. In Messico è arrivato lo storico quattordicesimo trionfo stagionale, uno in più di due mostri sacri come Michael Schumacher e Sebastian Vettel. Al di là dei calendari dilatati odierni, quello del figlio d’arte di Jos è un record vero e proprio, considerata la % altissima di vittorie. Perez sognava di vincere almeno davanti al pubblico di casa, ma sin dalla prima press conference, il bicampione del mondo della Red Bull Racing gli ha mandato un messaggio chiarissimo: “sono qui per vincere le gare”. Nel Gran Premio di Città del Messico, infatti, non c’è stata storia. Perez è arrivato terzo dietro ai duellanti della scorsa stagione, Verstappen ed Hamilton. Il podio non ha addolcito la pillola, data l’atmosfera tesa percepita in Brasile. Il titolo di vice campione del mondo garantisce un potere contrattuale con gli sponsor e anche dei bonus a cui il messicano tiene molto. Ecco gli orari dell’ultimo GP di Abu Dhabi.
La gara di Interlagos era cominciata nel migliore dei modi per il Checo. Russell ha preso la testa della gara, ma data l’inesperienza dell’inglese e lo scontro tra Verstappen ed Hamilton, per Perez si sarebbero potute spalancare anche le porte di un trionfo prestigioso. La RB18 ha sofferto sulle alture brasiliane, finendo per non avere ritmo sulle medie. Nel finale il messicano è crollato contro avversari sulle mescole soft. Dopo la ripartenza dalla Safety Car per il problema tecnico alla McLaren di Norris, Perez è scivolata dalla terza alla settima piazza, sverniciato dalle Ferrari, dall’Alpine di Alonso, ma anche dal suo compagno di team. Sia Leclerc che Perez hanno chiesto la posizione a rispettivi compagni di squadra. Verstappen, nonostante non avesse guadagnato la quinta piazza ai danni di Alonso, ha voluto tenersi stretti i suoi 8 punti.
Perez si è molto lamentato, al termine della corsa, del comportamento del compagno. Il messicano ha dichiarato: “Grazie per questo ragazzi. Così mostra lui chi è veramente”. Max Verstappen, invece, alla squadra ha spiegato: “L’ho già detto l’ultima volta, ragazzi non me lo chiedete più, ok? Siamo chiari su questo? Ho dato le mie ragioni e lo sostengo. Non do la posizione a chi non mi ha dato la scia”. Un messaggio che richiamava ad un comportamento poco disponibile del nativo di Guadalajara nel pieno della lotta mondiale. Il #33, oggi numero 1 della griglia, ha ricordato il mancato gioco di scia, ma la realtà è ben altra e si cela nel crashgate di Monaco. Dopo aver segnato il suo miglior tempo, assicurandosi di essere davanti al compagno di team, il messicano è andato a sbattere contro le barriere nelle qualifiche.
Red Bull, la giustificazione di Perez
A Monaco gli strateghi della Ferrari hanno combinato un autentico disastro, dando l’opportunità a Perez di vincere al corsa. La telemetria ha smascherato l’azione anomala del Checo che sembra far di tutto, nel secondo ed ultimo tentativo del Q3, per perdere il controllo della wing car e sbattere contro le barriere per porre la parola fine alle qualifiche nel Principato. L’azione finì per favorire una prima fila tutta rossa, ma nel box Red Bull Racing l’atmosfera si sarà fatta rovente. Verstappen terminò la gara, comunque, davanti a Leclerc, ma l’anomalia del crashgate non è stata dimenticata. Al termine della tappa di Interlagos, il caso è venuto fuori, lasciando tutti perplessi anche per l’operato dei giudici di gara.
“Tutti commettono errori a Monaco. E si può vedere. Voglio dire, al giorno d’oggi si hanno tutte le informazioni e si può già andare a vedere. Ho rischiato di schiantarmi alla curva 1. Tutti commettono errori a Monaco, in generale, nelle qualifiche. E non è che sia stato fatto di proposito. Voglio dire, a Monaco sto inseguendo il tempo sul giro. Si può rivedere l’intero giro, ho quasi sbattuto alla curva 1. Stavo solo spingendo al massimo, è l’ultimo run della Q3. Le persone fanno degli errori. Questo succede quando si cerca di ottenere il tempo sul giro. Ma si vede già dalla curva 1 che stavo giocando con l’acceleratore, perché era lì che stavo perdendo il tempo sul giro. Già alla curva 1 si vede che ho rischiato di perderla”, ha insistito con decisione Perez, come riportato da Motorsport.com.
La questione ha mandato su tutte le furie Verstappen. A tal proposito Checo ha spiegato: “Abbiamo discusso internamente di quanto accaduto a San Paolo. Abbiamo concordato che, nell’interesse della squadra, questo dovrebbe rimanere interno. Ed è meglio così, in modo da non aprire alcuna speculazione e poter andare avanti. Siamo in grado di essere la squadra di una volta, unita e forte. E questa è la priorità del team, vogliamo lasciarci tutto alle spalle e andare avanti”.