Dal 2008 da Maranello sono uscite delle Ferrari che sono veramente dei pezzi unici esclusivi. Eccone una carrellata delle migliori.
Stime al rialzo per Maranello nel 2022. Infatti dopo la crisi dovuta alla pandemia e ai costi maggiori delle materie prime, un po’ tutte le case automobilistiche ora sono in ripresa. E non fa eccezioni la Ferrari, che ha chiuso il periodo gennaio-settembre con ricavi netti per 3,73 miliardi di euro, in aumento del 20% rispetto ai primi nove mesi dell’esercizio precedente, che già aveva fatto segnare un +17%. In particolare il Cavallino Rampante ha consegnato già 9.894 vetture (+21% rispetto ai primi nove mesi del 2021), chiudendo così i primi tre trimestri del 2022 con un utile netto di 718 milioni di euro, che vuol dire +16% rispetto ai 619 milioni dei primi nove mesi dello scorso anno. E si pensa di chiudere questa stagione con 5 miliardi di ricavi, niente male verrebbe da dire.
A spingere in su le vendite anche l’ultima arrivata tra le Rosse, la Purosangue, primo SUV Ferrari che ha fatto discutere in tanti e che ha già fatto segnare numeri da record per la casa di Maranello. C’è da dire però che, seppur poco sponsorizzate, dalle officine della Rossa escono ogni anno dei modelli davvero unici, prodotti esclusivi per dei clienti speciali, che restano dei veri pezzi da collezione.
Parliamo in pratica di modelli costruiti su precise richieste dei compratori, progettati secondo i suoi gusti, con l’acquirente che quindi sborserà sì una cifra da capogiro ma che è altrettanto consapevole che ci non ci sarà un altro esemplare per il pianeta come il suo. E che quindi in futuro avrà un valore decisamente più alto di quello sborsato per averlo. Sono le cosiddette one-off, che nella storia della Ferrari, almeno quella recente, sono poche ma molto speciali. Tanto che il noto sito CarAndDriver ne ha stilato una classifica delle 15 più belle e importanti.
Ferrari, gli one-off “da paura”
Ultima in ordine di tempo a uscire dalla fabbrica di Maranello è stata la SP48 Unica, partorita dalla divisione Progetti Speciali: un vero Cavallino Rampante che vanta un design di grande impatto e un cuore V8 da 720 CV, identico alla Ferrari F8 Tributo su cui si basa. Ma a partire dal 2008 sono diversi i gioielli che ancora oggi si possono ammirare, con un po’ di fortuna, per le nostre strade, come la F430 SP1, progettata dalla casa italiana Fioravanti e che ha preso come base di partenza una F430. Una vettura che è stata costruita appositamente per un cliente giapponese.
Un’altra vettura particolare è la P540 Superfast Aperta, la seconda auto creata dalla sezione Progetti Speciali, un’auto decappottabile basata sulla 599 GTB disegnata da Pininfarina. Uno dei suoi tratti distintivi riguarda le dosi di fibra di carbonio per mantenere il suo peso il più basso possibile. Addirittura da casa Ferrari fanno sapere che il progetto, voluto da un anonimo acquirente, ha richiesto un totale di 14 mesi: in pratica ci vuole molto meno per un prototipo di F1. Un’altra incredibile Rossa, anche se solo di nome perché è stata voluto in color argento, è la 612 GTS Pavesi, che non è altro che una 612 Scaglietti con pannelli del tetto retrattili e molta fibra di carbonio, che prende il nome di un’azienda italiana di go-kart, il cui proprietario potrebbe essere proprio il patron.
Tra le più misteriose ci sono la Ferrari SP FFX e la SP America: la prima doveva essere una coupé FF di produzione, ma si è rivelata poi unica nel suo genere e ora appartiene a un misterioso compratore giapponese, mentre la seconda e una due posti pensata per un collezionista americano, molto probabilmente Danny Wegman, dei supermercati che portano il suo cognome, ma di cui non si sa nulla del modello a cui si ispira. Davvero incredibile invece è la F12TRS, unica nel suo genere, ispirata alla leggendaria macchina da corsa 250 Testa Rossa. Una macchina che si è vista però molto spesso in qualche occasione ufficiale e che ha sempre rubato l’occhio per le sue forme sinuose e uniche.
Gialla invece è la SP 275 RW Competizione, progettata in collaborazione con Pininfarina e richiesta da un acquirente molto speciale. In pratica questo esemplare è un F12 con il V12 da 780 CV della selvaggia F12tdf, con un design che richiama un altro bolide indimenticabile come la 275 Berlinetta degli anni ’60. E il colore rende omaggio alla 275 GTB Competizione che vinse nella sua classe a Le Mans nel 1965.
Poi c’è la SP12 CE, forse l’auto più famosa prodotta dal Ferrari Special Projects, soprattutto grazie al suo proprietario, Eric Clapton. Il celebre chitarrista è un grande estimatore della Ferrari Berlinetta Boxer e ha voluto una rivisitazione in chiave moderna di quell’auto, così l’azienda di Maranello ha utilizzato la base della 458 Italia. Un modello che è venuto una fortuna, visto che parliamo di almeno 5 milioni di sterline. Bellissima anche la 458MM Speciale, che si basa su una 458 Speciale ed è stata costruita per un collezionista britannico, che voleva un mix tra una 288 GTO e la 488 GTB. Come è unica la Superamerica 45, in pratica una 599 decappottabile commissionata dall’americano Peter Kalikow per celebrare i 45 anni dall’acquisto della sua prima Ferrari. Un’auto che si caratterizza anche per il colore della vernice, che si chiama Blu Antille e corrisponde a quello della sua 400 Superamerica del 1961.
Altro gioiello è la SP3JC, progettata e commissionata per John Collins, presidente di uno dei concessionari Ferrari di maggior successo, Talacrest. In pratica è una pura roadster disposta sul telaio della Ferrari F12tdf. Bellissima e altamente tecnologica invece la SP38, basata sulla 488 GTB, questa one-off è di proprietà di uno dei migliori clienti del marchio che è andato a ritirarla direttamente nella sede di Maranello per poi provarla per qualche giro a Fiorano. Anche perché sotto al cofano monta un V8 da 670 CV, una belva da far esprimere in pista.
Ma c’è un altro modello che ancora fa impazzire i fan della Rossa ed è la Ferrari Omologata, per la quale ci sono voluti ben due anni per crearla. E’ un omaggio alle classiche auto da corsa GT del marchio e parte da una 812 Superfast e la sua verniciatura ricorda quella che si poteva trovare su modelli come la 250 GTO e la 250 LM, due modelli iconici. Sulla base della GTC4Lusso invece è stata creata la BR20, che cerca di rendere omaggio alle coupé V12 Ferrari degli anni ’50 e ’60. Quindici Rosse da paura e chissà quante altre ancora ne usciranno da Maranello in futuro.