Lewis Hamilton ha chiuso in modo mesto il suo 2022, con un ritiro che mette così la parola fine a una stagione che ha deluso le attese.
Nel finale di questo Mondiale la Mercedes sembrava in qualche modo aver riacceso la speranza in Lewis Hamilton, con il successo di George Russell in Brasile che faceva ben sperare i suoi tifosi, peccato però che alla fine è arrivata il tanto temuto record negativo che aleggiava da inizio anno.
Anche i migliori cadono e non riescono a rialzarsi, non sempre per colpe loro, ma alle volte passare dalle stelle alle stalle può essere davvero deleterio.
Per tanti anni Lewis Hamilton è stato il miglior pilota con la miglior monoposto e nel 2021 stava per compiere uno splendido capolavoro, riuscendo a mantenere ben saldo il distacco minimo dalla Red Bull per poi affondare con il nuovo motore nel finale.
Avrebbe potuto essere davvero una stagione da sogno, peccato che l’ultima curva di Abu Dhabi rimane ancora oggi uno dei più grandi rimpianti della sua carriera.
Tutti quanti non vedevano davvero l’ora di poterlo vedere con gli occhi della tigre in questo 2022, pronto ad azzannare la preda e deciso come non mai per poter riportare a casa quello che gli spettava.
Fin da inizio anno però la Mercedes non è sembrata in alcun modo competitiva, con il massimo dell’umiliazione che avvenne a Jeddah, in occasione della seconda gara dell’anno, quando Lewis Hamilton venne eliminato addirittura al Q1.
Da quel momento in poi tutti capirono che il periodo era delicato, con i limiti della macchina che stava mettendo in seria crisi il campione che sembrava essere sempre più spento nel corso della stagione.
Nella seconda parte dell’annata però è sembrato finalmente tornare quel pilota voglioso e intenzionato a recuperare punti e soprattutto voleva cercare in tutti i modi di poter ottenere la prima vittoria stagionale.
Mai in carriera infatti non era stato in grado in nemmeno una circostanza di salire sul gradino più alto del podio, con i peggiori risultati che li ottenne nel 2009, a bordo di una pessima McLaren, e nel 2013, al primo anno in Mercedes, con Budapest che fu felice in entrambi i casi.
Quelle due vittorie singole permisero a Hamilton di poter mantenere inalterato il suo ruolino di marcia sensazionale e per questo motivo il suo sogno era di poter continuare a mantenere inalterato questo traguardo.
I suoi gradi di primo pilota gli avrebbero permesso di imporre a George Russell di lasciargli la posizione in Brasile e sfatare così la maledizione di questa stagione, ma non sarebbe stato giusto, non sarebbe stato da Lewis.
Gli rimaneva dunque solamente una gara a Hamilton per poter mantenere limpido e straordinario il suo curriculum in Formula 1 con una vittoria in ogni stagione, ma purtroppo Abu Dhabi non ha mai dato la sensazione di poter regalare gioia al britannico.
Alla fine la sua gara è stata di rincorsa per tutti i giri della tappa negli Emirati Arabi Uniti, con il finale che è stato davvero molto triste dato il suo ritiro per un problema alla monoposto.
Hamilton per la prima volta senza vittorie: crolla un mito
Dunque si ferma a quota 15 stagioni consecutive la straordinaria striscia di annate dove Lewis Hamilton è stato in grado di poter vincere almeno una gara nel Mondiale, rimanendo dunque a pari merito con Michael Schumacher.
Il fenomeno tedesco avrebbe avuto il Mondiale 1991 come stagione senza vittorie, anche se va detto che disputò solamente sei gare.
Dunque in realtà se non avesse deciso di ritornare in Formula 1 dopo l’annuncio del suo ritiro alla Ferrari nel 2006 sarebbe stato un Michael Schumacher l’unico nella storia ad aver vinto in tutte le stagioni nelle quali ha iniziato dall’inizio fino alla fine.
La sua voglia però di sposare il nuovo progetto della Mercedes, con la straordinaria vettura di Stoccarda che tornava per la prima volta in Formula 1 dopo oltre 50 anni, lo portò a uscire dal ritiro, con le tre stagioni con le Frecce d’argento che furono avare di vittorie.
Hamilton è stato quello dunque che più di tutti è andato vicino allo straordinario risultati di una vittoria in ogni Mondiale della propria carriera, con il 2022 che gli ha regalato solamente cinque secondi posti come massimo risultato.
Eppure l’amaro in bocca sicuramente rimane, perché nelle ultime gare dell’anno aveva sempre avuto la possibilità di andare vicino al successo, infatti prima di Abu Dhabi si era sempre fermato alla medaglia d’argento.
Due volte Max Verstappen e una volta George Russell gli hanno tolto l’opportunità di vincere in questo 2022, mentre negli Emirati Arabi Uniti non c’è mai stata davvero la sensazione di una sua possibile vittoria.
Hamilton dunque ha perso un primato che avrebbe davvero potuto essere eroico e leggendario, ma non esserci riuscito non scalfisce minimamente il suo straordinario valore.