Max Verstappen ha dominato ad Abu Dhabi, ma ha lasciato a Sebastian Vettel un primato molto curioso. Ecco di cosa si tratta.
Una domenica da incorniciare quella vissuta da Max Verstappen ad Abu Dhabi, che è la perfetta sintesi della sua stagione. Il campione del mondo ha dominato in quel di Yas Marina, trionfando per la terza volta consecutiva su questa pista, cosa che non era mai riuscita a nessuno in passato.
L’alfiere della Red Bull ha mandato in pensione nel migliore dei modi questa fantastica RB18, vincitrice di 17 gare su 22, con 15 affermazioni del figlio di Jos ed un paio di Sergio Perez. L’unica nota stonata del gran finale di Abu Dhabi è stata proprio la terza posizione del buon Checo, che concludendo alle spalle di Charles Leclerc ha perso la seconda piazza in campionato, lasciando al pilota della Ferrari il titolo di vice-campione del mondo.
Come diceva il buon Enzo, il secondo è il primo dei perdenti, ma per Charles è comunque un grande risultato considerando la superiorità della Red Bull nei confronti della Rossa. L’immagine più chiara di questo dominio del team di Milton Keynes è data dalla classifica finale del mondiale costruttori, nel quale la squadra diretta da Christian Horner ha concluso con ben 759 punti, contro i 554 della Ferrari ed i 515 della Mercedes.
Il gap di 215 lunghezze è disarmante per la concorrenza anche in chiave 2023, così come quello della graduatoria generale riservata ai piloti. Verstappen regna con 454 punti, contro i 308 di Leclerc ed i 305 del compagno di squadra. Una stagione a senso unico, davvero inattesa dopo Melbourne, considerando che in Australia il gap tra Charles e Super Max era di ben 46 lunghezze a favore del ferrarista.
A partire da Imola, tutto è cambiato. La Red Bull ha messo una marcia in più sullo sviluppo, trasformando, strada facendo, la RB18 in un siluro inarrivabile. Ad essere onesti è corretto dire che il figlio di Jos l’ha guidata in maniera celestiale, sottolineando che il pilota, anche nella F1 di oggi, può ancora fare la differenza. Le vittorie di Budapest, Spa-Francorchamps e Monza, tutte ottenute partendo dalle retrovie, fanno capire la superiorità di questo ragazzo, vincitore di 9 gare su 11 dal GP di Francia in poi.
Con queste premesse, è ovvio che l’olandese parte come grande favorito in chiave 2023, nella consapevolezza che Adrian Newey ed il suo staff tecnico continueranno a dettare legge sul fronte dello sviluppo e della realizzazione della prossima vettura. Ferrari e Mercedes dovranno cercare un miracolo per chiudere il gap, nella consapevolezza che a quel pilota non serve una macchina troppo superiore per dominare la scena.
Verstappen, non arriva il record di punti di vantaggio
Ad Abu Dhabi non c’è stato spazio soltanto per Max Verstappen e la sua dominante Red Bull, i quali hanno coronato una stagione strepitosa con la ciliegina sulla torta. In quel di Yas Marina è calato il sipario sulla carriera di Sebastian Vettel, vincitore di 53 Gran Premi e di quattro titoli mondiali piloti.
All’età di 35 anni, Seb ha deciso di dire addio alla F1, con un decimo posto che è stato frutto della pessima strategia attuata dall’Aston Martin, la quale lo ha portato a chiudere anche dietro a Lance Stroll, ottavo al traguardo. Vettel ci ha regalato una bella battaglia finale contro la McLaren di Daniel Ricciardo, il quale è però riuscito a tenerlo dietro concludendo nono, nella giornata in cui anche lui salutava il Circus.
Nonostante la stagione dominante, Verstappen ha però “lasciato” a Vettel un curioso primato, vale a dire quello relativo ai punti di vantaggio del primo sul secondo nella classifica del mondiale piloti. Nel 2013, il tedesco, al volante della Red Bull, chiuse con 397 punti contro i 243 della Ferrari di Fernando Alonso, staccandolo di ben 154 lunghezze.
Super Max, come detto in precedenza, ha concluso a 454 (nuovo record di punti per un pilota in una singola stagione), contro i 308 di Charles Leclerc, arrivando a +146. Dunque, anche se per un nulla, il campione del mondo dovrà rinviare la caccia a questo ennesimo record, che per il momento resta al ritirato Sebastian. Una piccola consolazione, che però rende giustizia alla carriera di un grande pilota, che ha prematuramente deciso di appendere il casco al chiodo.
Con il ritiro del nativo di Heppenheim si è chiusa una pagina di storia della F1, che ora accoglierà al suo interno dei nuovi giovani, come Nyck De Vries, Oscar Piastri e Logan Sargeant, ma anche il rientrante Nico Hulkenberg che si è guadagnato una nuova occasione con la Haas. Siamo sicuri che con questi ragazzi il divertimento non manchera di certo nei prossimi anni.