Dopo l’addio alla F1 avvenuto ad Abu Dhabi lo scorso anno, Raikkonen non ha mai perso i contatti con il motorsport. Ora corre pure in Asia.
Il sito della manifestazione già sfoggia le sue foto in homepage. Nel weekend del 27 novembre Kimi Raikkonen sarà in Tailandia per prendere parte ad un evento dedicato ai ragazzini. Stiamo parlando della Singha Kart Cup in programma al Bira Stadium Chonburi.
Non è chiaro se la sua sarà un’apparizione da testimonial o qualcosa di più. Ciò che è certo è che ultimamente Iceman è tornato ad avvicinarsi al mondo che lancia tutti i piloti, compresi quelli di moto. Il motivo? Il figlio Robin che, nel karting, si sta facendo valere e ha già vinto una gara, come si può vedere dalle pagine Instagram dello stesso campione del mondo e della moglie Minttu.
Trattandosi di una passione vera e propria, e non passeggera quella del 7enne, la famiglia avrebbe deciso di vendere la nota dimora Butterfly che l’ex Alfa Romeo aveva comprato assieme alla precedente consorte Jenni, a Zugo, per comprarne una sul lago di Come, così da essere più vicino alle piste.
Raikkonen non vuole smettere
Buona parte del 2021, il finnico lo ha passato ripetendo che non vedeva l’ora di staccare con la F1. Salutare la compagnia e dedicarsi alla vita tranquilla da papà. Addirittura aveva ipotizzato la sua uscita di scena senza mai più tornare nel paddock. In realtà il driver di Espoo ci è ritornato, in occasione del GP di Monza invitato dalla Ferrari, ma soprattutto dall’amico e membro della Scuderia Gino Rosato, con cui condivide cerimonie e vacanze, come testimoniato dai social.
Non bastasse, il 43enne ha ceduto alle lusinghe delle corse americane. Dopo i trascorsi del 2011 quando accettò di prendere parte a due round della NASCAR nella Xfinity Series con la NEMCO Motorsports e della Truck Series con la Kyle Busch Motorsports, stanco di correre contro il tempo nel WRC, ha replicato.
Lo scorso mese di agosto ha infatti partecipato alla manche del Watkins Glen della NASCAR Cup Series dopo aver accettato la proposta di Justin Marks, patron della Trackhouse Racing. Lo statunitense, per incrementare l’interesse verso la categoria dedicata alle stock car, specialmente fuori dai confini, ha voluto creare il Project91. Un programma indirizzato ai corridori di fama internazionale che, tramite la loro presenza sui tracciati degli States fanno pubblicità.
Alla fine il cameo di Kimi non è stato dei più fortunati, tuttavia, nelle settimane successive ha cominciato a circolare la voce di un suo ritorno più corposo alle competizioni. Sempre, ovviamente nel Nuovo Continente. L’indiscrezione, esplosa in Brasile, lo avrebbe voluto schierato da Chip Ganassi in IndyCar, quale alternativa al veterano Jimmie Johnson, non più interessato ad impegnarsi per una stagione intera. Nella fattispecie, l’ex F1 avrebbe corso sui tracciati normali. lasciando gli ovali al californiano.
Se alla fine questa ipotesi di un comeback di un certo spessore si concretizzerà, lo scopriremo nelle prossime settimane. Sembra comunque plausibile che rivedremo il #7 con maggiore frequenza in pista, dato che, malgrado i discorsi iniziali, non è riuscito a resistere tanto a lungo senza casco e tuta.