Il taglio alle accise ha aiutato i cittadini sul fronte del caro carburanti, ma ora qualcosa sta per cambiare. Ecco cosa sta succedendo.
Il 2022 verrà ricordato per sempre come un anno terribile sul fronte dei rincari. Tutti i beni di prima necessità hanno conosciuto degli aumenti insostenibili, così come le bollette, ed anche i carburanti non sono esclusi da questo discorso. La situazione è precipitata tra i mesi di febbraio e marzo, a seguito dello scoppio del conflitto tra Russia ed Ucraina.
Durante il terzo mese dell’anno, benzina, diesel e tutti gli altri combustibili hanno raggiunto delle cifre abnormi, con le prime due che hanno superato, di gran lunga, i due euro al litro. Si tratta di un qualcosa che ha sconvolto la vita degli automobilisti, ed il Governo presieduto da Mario Draghi ha deciso di operare mediante il taglio alle accise.
Tale “sconto” è stato prorogato varie volte, ed anche il nuovo esecutivo diretto da Giorgia Meloni sta proseguendo su questa linea, portandolo sino al 31 dicembre 2022 come prossima scadenza. I carburanti ed il loro prezzo hanno un impatto fondamentale sulle nostre vite, ma ora qualcosa sta per cambiare in negativo.
Coloro che si spostano in auto devono prepararsi a nuovi aumenti, dal momento che in queste ultime ore è emersa una novità molto negativa. Vedremo ciò che accadrà sul fronte delle proteste, ma la decisione del Governo, almeno per ora, appare irremovibile, e per ora non ci sono affatto buone notizie.
Carburanti, si dimezzano gli sconti sui combustibili
A partire dal primo dicembre prossimo, ovvero tra circa una settimana, avverrà qualcosa di molto negativo per gli automobilisti. Gli “sconti” verranno infatti quasi dimezzati, passando da 25 centesimi al litro a 15. La decisione è trapelata dalla bozza del nuovo decreto ministeriale, una tegola pesantissima per coloro che si spostano di frequente in automobile.
Per farvela breve, le accise cambieranno il loro valore, issandosi a 578,40 euro ogni 1000 litri sino al 31 dicembre prossimo, mentre quelle sul diesel verranno fissate a 467,40 euro. Durissimo, in merito a questo spropositato aumento sui carburanti, il commento di Carlo Rienzi, presidente del Codacons.
Ecco le sue parole: “Dal mio punto di vista, quella attuata dal Governo è una misura priva di senso, la quale avrà effetti diretti ed indiretti molto pesanti sulle tasche dei nostri concittadii. Prima di tutto, la riduzione del taglio delle accise andrà a causare un aumento immediato dei prezzi di benzina e gasolio alla pompa di 12,2 centesimi al litro ed una maggiore spesa pari a +6,1 euro per ogni pieno, vale a dire circa 146 euro all’anno in più per ogni famiglia. Questo dato è basato ipotizzando due pieni mensili di carburante, conto che sale al crescere dell’utilizzo della vettura fatto da ogni singolo cittadini“.
Rienzi ha poi aggiunto: “Oltre a tutto ciò, e quello che sto per citare è un fatto ancor peggiore, andare ad abbassare il taglio delle accise produrrà pesanti effetti indiretti, con un aumento dei prezzi al dettaglio per i beni che vengono trasportati, considerato che l’85% delle merce in Italia si muove sulle ruote. Ci saranno, dunque, conseguenze pessime anche sul fronte dell’inflazione, in un momento in cui i listini al dettaglio andrebbero calmierati“.