Ferrari, Sainz senior spiffera tutto sui favoritismi nel team: Leclerc inviperito

Il Matador si è sbilanciato in una analisi sulla stagione del figlio che non renderà, particolarmente, sereno Leclerc e tutti i suoi fan.

La Ferrari ha chiuso la stagione al secondo posto della graduatoria dei team, tra rumor e polemiche. L’annata della svolta avrebbe dovuto riportare la Rossa ad un nuovo livello di competitività, lottando per la corona iridata. Nessuno aveva parlato di vittoria mondiale, ma di tentativo di apertura di un ciclo vincente. Definito l’ammirevole lavoro dei tecnici di Maranello nella lavorazione di una valida wing car, sono venute a mancare capacità ed esperienza a molti elementi della squadra italiana.

Sainz Leclerc Ferrari (Ansa Foto)
Sainz Leclerc Ferrari (Ansa Foto)

I cronici errori strategici della squadra dei tecnici, capitanata da Inaki Rueda, hanno limitato le chance di ottenere risultati importanti. La Rossa, probabilmente, non avrebbe vinto il Mondiale, ma i pasticci del muretto hanno tolto trionfi e sicurezze a Leclerc. Quest’ultimo era partito alla grande con l’hat-trick del Bahrain e il grand chelem in Australia. Tutto lasciava presagire l’inizio di un ciclo vincente, parafrasando le parole pronunciate dal Presidente della Ferrari, John Elkann, negli anni precedenti. Al contrario, dopo un exploit iniziale da applausi, la F1-75 ha iniziato a palesare una serie di criticità. I decantati motori Superfast si sono rivelati poco affidabili, nel confronto diretto con i competitor, e hanno determinato una serie di penalità in griglia molto preoccupanti, anche in ottica 2023.

Piano piano il feeling espresso dal monegasco nella prima parte di stagione è diminuito. In molti hanno pensato ad un inevitabile abbassamento della guardia, in un campionato dominato da Verstappen, o al degrado repentino delle mescole, post summer break e direttiva 39, ma c’è dell’altro. Carlos Sainz ha, espressamente, voluto che gli sviluppi potessero aiutarlo a trovare la diritta vita. Dopo un 2021 di alto profilo, condito da zero ritiri, Sainz non ha tenuto alte le aspettative della squadra. I sei DNF di questa annata hanno rappresentato una mazzata per le ambizioni della Rossa. Nonostante tutto, a Maranello, hanno voluto estendere il contratto del madrileno molto presto. Alla vigilia della tappa di Imola il #55 ha firmato un prolungamento sino al 2024 a cifre molto simili a quelle di Leclerc. Un modo per equiparare lo status dei due piloti, non solo a parole. F1, Vasseur per salvare Leclerc? Ecco cosa accadrebbe in Ferrari. Date una occhiata anche alla carriera a Maranello di Mattia Binotto.

A quel punto Carlos Sainz, grazie ad aggiornamenti mirati, ha ripreso a macinare dei discreti risultati. Nel 2022 ha ottenuto la sua prima pole e ha conquistato il primo successo in carriera in F1, ma anche con molta fortuna. Al di là del pasticcio degli strateghi della Ferrari, in quella gara il figlio del Matador aveva commesso un grave errore, lasciando strada a Verstappen. Solo un detrito e un fondo distrutto ha catapultato l’olandese in settima posizione. Nel finale del GP d’Inghilterra Leclerc, a causa di un errore del team, passò dalla prima alla quarta posizione. In una recente intervista al Corriere, Sainz ha ammesso: “Tutto ciò che prima mi veniva naturale mi rendeva più lento. Ho dovuto reinventarmi e cambiare tutto: frenata, entrata e uscita in curva. È la prima volta che capita, mi ha dato fastidio che sia successo nell’anno in cui avevo una monoposto veloce”.

Ferrari, Sainz confessa tutti: Leclerc sconvolto?

Carlos non è arrivato a Maranello con il berretto di numero 2 ed è stato bravo a lanciare un messaggio importante alla squadra nel 2021. In questa annata non si è ripetuto. Lo spagnolo ha chiuso la stagione al quinto posto della classifica piloti, ma con ben 62 punti in meno rispetto al monegasco e alle spalle anche di George Russell. Quest’ultimo ha dimostrato una grande costanza, seppur su di un’auto piena di problematiche. Inoltre, a livello di pole position, non vi è stata gara tra i due ferraristi. Lo spagnolo ne ha messe a segno 3, mentre il #16 è scattato dalla prima casella in ben 9 occasioni. Sarebbe dovuto essere tutto molto chiaro ai vertici della Rossa, ma hanno lasciato i piloti liberi di lottare e di perdere punti.

Il padre di Carlos, in una intervista a DAZN, ha dichiarato: “Ha avuto sei ritiri, è stato fortemente penalizzato a livello di punti, ma alla fine è andato bene e veloce, trovandosi comodo. Lo si è visto con quella pole position ad Austin e nelle ultime due gare. La macchina del prossimo anno avrà buone modifiche rispetto a quelle che lo hanno messo a disagio nel 2022”. Il campione di Rally sessantenne ha lanciato una vera e propria bomba. La squadra, negli aggiornamenti della F1-75, ha già fatto una scelta, ma a quanto pare nel 2023 lo spagnolo avrebbe un ulteriore vantaggio.

Sainz senior, infine, facendo una analisi sul 2022 della Scuderia, ha aggiunto: “Ci sono stati problemi di strategia, ma alla fine bisogna migliorare le cose e imparare dagli errori. Una squadra vincente non si costruisce da un giorno all’altro e la Ferrari un anno fa non lottava per il secondo posto”.

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