Le multe aumenteranno e di parecchio nel 2023, a causa della crisi economica che ha colpito tutti i fronti. Ecco cosa andrà a cambiare.
La crisi economica attualmente in corso sta mettendo in ginocchio l’Italia, ed i poveri sono in costante aumento. L’ultima cosa che serve è un aumento sul fronte delle multe, ma purtroppo, in questo senso, sono attese novità molto negative per le prossime settimane, un qualcosa di assolutamente inaccettabile.
Gli autovelox sono in aumento in tutta Italia, ed alcune città stanno abbassando i limiti delle velocità per permettere ai comuni di fare cassa. Clamoroso il caso di Bologna, il capoluogo dell’Emilia-Romagna che ha addirittura portato a 30 km/h il limite nelle zone più centrali.
Ormai è evidente che la sicurezza stradale non interessi affatto, dal momento che le multe vengono sfruttate per risanare i bilanci in rosso delle amministrazioni locali, piuttosto che essere utilizzati per il rifacimento e la messa in sicurezza delle strade e per promuovere una guida sicura e che scongiuri il rischio di guida pericolosa. Su questo fronte, il discorso legato ai limiti di velocità è assolutamente privo di senso, dal momento che questi dati sono basati su vetture di vecchia generazione.
Con le auto moderne, gli spazi di frenata si sono accorciati, e ciò permetterebbe di poter alzare i limiti di velocità massima, ma, al contrario, i comuni li stanno abbassando. A tutto ciò si aggiunge una notizia altrettanto drammatica per gli automobilisti, che a causa dell’inflazione si troveranno costretti a pagare in maniera ben più cara le sanzioni pecuniarie.
Multe, aumenti enormi a causa dell’inflazione
Simone Baldelli, ex presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sui consumatori ed esponente del partito Forza Italia, ha tuonato sul caro multe, è stato molto chiaro sull’argomento: “Ogni due anni, entro il primo giorno di dicembre, il ministro della Giustizia, d’accordo con i ministri dell’Economia e delle Finanze, e delle Infrastrutture e dei Trasporti, è chiamato a fissare i nuovi limiti sulle sanzioni pecuniarie, che poi si andranno ad applicare dal mese successivo, ovvero dal primo gennaio dell’anno nuovo“.
Baldelli ha poi aggiunto, dichiarandosi molto preoccupato da questa emergenza: “In questo periodo è molto impegnativo affrontare l’inflazione, che ha ormai raggiunto la doppia cifra e che sta mettendo tutti in enorme difficoltà. Per questo motivo, ritengo necessario chiedere al governo di pensare ad una nuova legge che serva a bloccare in maniera rapida l’aumento dell’importo delle sanzioni pecuniarie, il quale entrerà in vigore già dalle settimane che stanno per arrivare“.
Secondo quanto riportato dal Codacons, le sanzioni pecuniarie subiranno un aumento vertiginoso nei prossimi mesi, pari a circa l’11% a causa dell’inflazione. Se vogliao restare in tema motoristico, in F1 è stato concesso un aumento al Budget Cap delle varie squadre per via dell’inflazione, ma qui parliamo di un dato drammatico per tutti gli automobilisti.
Tanto per farvi un esempio, una multa che riguarda l’accesso in zona a traffico limitato aumenterà da 83 a 92 euro, mentre per l’utilizzo dello smartphone nel momento in cui si è al volante l’aumento sarà da 165 a 183 euro. Tra gli altri esempi non può mancare il parcheggio in divieto di sosta, che salirà dai 42 ai 46 euro in termini di sanzioni pecuniarie.
Una multa ancor più dura colpirà chi supererà il limite di velocità per ben 60 km/h. In quel caso, l’automobilista dovrà versare 938 euro, mentre in passato ne “bastavano” 845. Un ritocco verso l’alto improponibile di questi tempi, anche se va detto che un pizzico di attenzione in più mentre si guida può essere utile per salvare tante vite ed evitare un gran numero di incidenti stradali.
Preoccupato anche Furio Truzzi, presidente dell’Assoutenti: “Nel nostro paese, la somma delle varie multe permette ai comuni di guadagnare ben 3 miliardi di euro, denaro che andrebbe speso per migliorare la sicurezza stradale assieme agli abitanti, ma che sempre più frequentemente vengono sfruttati per coprire i buchi di bilancio delle amministrazioni locali“.
Truzzi ne ha approfittato per fare un appello al nuovo Governo, affinché la situazione cambi in fretta: “La nostra speranza è che il Governo Meloni blocchi ogni rincaro che andrebbe ad unico vantaggio di operazioni di cassa. Un bel modo per cambiare le cose potrebbe essere quello di rivedere il sistema della patente a punti, sanzionando in maniera importante anche le infrazioni che ora sono ritenute meno gravi“.
C’è da dire che il Governo non è rimasto con le mani in mano, dal momento che il leader della Lega e Ministro dei Trasporti, vale a dire Matteo Salvini, sta già valutando assieme al suo staff le varie soluzioni utili per provare a scongiurare gli aumenti. Nelle prossime settimane sono attese importanti novità sulla questione.