In una intervista, il bosso Yamaha Lin Jarvis è tornato sul 2022 e le cause che hanno portato Quartararo a non confermarsi campione.
Almeno per metà anno la stagione MotoGP di Fabio Quartararo è stata impeccabile, con tre vittorie e una costanza da fare invidia, ma soprattutto una classifica perfetta, che lo ha visto dopo il successo del Sachsenring a giugno in testa con 91 punti sul rivale più pericoloso, Pecco Bagnaia. Poi però da Assen si è rotto qualcosa nel bel “gioco” Yamaha. Infatti il francese ha cominciato piano piano a perdere sicurezze ma soprattutto è stata la M1 a calare vistosamente in termini di prestazioni, con pochi squilli (vedi l’Austria). E questo ha permesso il costante quanto repentino e inevitabile recupero del pilota Ducati, che in Australia ha operato il sorpasso per poi andare a gestire a Valencia, ultima tappa iridata, il piccolo vantaggio acquisito nei confronti del campione del mondo, che non ha potuto fare altro che gettare la spugna e complimentarsi con il nuovo iridato.
La sensazione, confermata poi dal pilota e dai tecnici giapponesi, è che Quartararo abbia dovuto lottare contro una concorrenza agguerrita senza avere realmente tra le mani un mezzo capace di contrastare in corsa il recupero di chi gli era dietro. Con una M1 che era sostanzialmente quella del 2021, il francese ha fatto davvero un miracolo a tenere aperti i giochi fino alla fine.
Per il 2023 però la musica in casa Yamaha deve cambiare. Il campanello dall’allarme lo ha lanciato di nuovo Fabio, che dopo i test di Misano si era detto molto soddisfatto del nuovo motore e di altri accorgimenti apportati alla moto, per poi rimangiarsi quasi tutto a Valencia dopo le ultime prove. Segno che forse qualcosa nel frattempo nello sviluppo è andato nella direzione sbagliata. Servirà tanto lavoro in fabbrica da qui ai primi test del nuovo anno per recuperare terreno alla Ducati. E lo sa bene anche il boss del team ufficiale, Lin Jarvis, che ha confermato che fervono ancora i preparativi per la nuova moto.
Jarvis e gli elogi a Quartararo
Il capo squadra che ha analizzato recentemente la rovinosa caduta della Yamaha in questo ultimo campionato: “Abbiamo fatto il possibile e Fabio Quartararo ha dato il massimo. Penso che abbiamo concluso la stagione in grande stile, eravamo ancora lì alla fine della stagione con la possibilità di vincere. Anche se sapevamo che la possibilità statistica che ciò accadesse era molto bassa“.
“Certo, non sono super felice, ma voglio congratularmi con il team, Fabio, tutti coloro che hanno lavorato al progetto“, ha aggiunto Jarvis, che quindi non ha fatto mea culpa come in realtà ci si aspettava. “Abbiamo dato il massimo e penso che tutti abbiano potuto vedere quest’anno che la nostra moto non era sicuramente la più veloce. Lo sapevamo all’inizio dell’anno…Pensavo che l’anno sarebbe stato molto più difficile di quello che è stato. Ma soprattutto la moto è stata di meno perché Fabio ha dato il massimo“.
Quindi tutta colpa della M1, perché Quartararo merita solo elogi: “Più volte Fabio ha guidato al limite, a volte oltre il limite. Ora tocca a noi migliorare il nostro pacchetto. Penso che Fabio abbia mostrato talento, è uno dei piloti più talentuosi e siamo super ottimisti per il prossimo ann. Penso che Fabio abbia impiegato del tempo per adattarsi mentalmente a questo motore meno potente all’inizio della stagione. Dopodiché, ha solo aumentato il ritmo. Sa bilanciare molto bene le cose, come nel caso della maggior parte dei migliori piloti. Dopo aver affrontato questo fatto e questa frustrazione, l’ha presa, l’ha messa da parte e si è concentrato sul suo lavoro. È stato così in grado di massimizzare le prestazioni del pacchetto. Fabio è riuscito a ottenere il massimo dalla moto“.
E intanto Quartararo ha mandato un nuovo chiaro messaggio ai suoi: “Quando ho vinto il titolo l’anno scorso, la mia motivazione era quella di vincere ancora. Quest’anno ho uno stimolo ancora più forte. Non è difficile trovare una ragione migliore. Voglio allenarmi e provare a vincere. La parola è ancora lì: vincere”. Ma la Yamaha saprà rispondere presente?