La notizia dell’addio di Mattia Binotto alla Ferrari è nell’aria da giorni, ma ora c’è un aggiornamento che può velocizzare tutta la vicenda.
Il caos in casa Ferrari regna sovrano, e da ormai quasi due settimane si parla in maniera insistente dell’addio di Mattia Binotto. Il team principal del Cavallino occupa quel ruolo dal gennaio del 2019, quando venne annunciato l’allontanamento di Maurizio Arrivabene per favorire l’arrivo al suo posto dell’ingegnere di Losanna.
La gestione di Binotto è stata un vero e proprio fallimento, con appena sette vittorie ottenute in quattro anni, e con un biennio intero trascorso senza mai salire sul gradino più alto del podio. Come si sapeva, il 2022 sarebbe dovuto essere l’anno della svolta, anche per via delle dichiarazioni fatte dal team principal in persona.
Il tecnico e manager della Scuderia modenese, esattamente un anno fa, aveva affermato: “Nel 2022 avremo l’obbligo di tornare al vertice e di combattere per il titolo mondiale. Se non dovessimo farcela, significherebbe aver sbagliato tutto“. Tuttavia, Binotto, dopo il GP di Abu Dhabi, ha valutato in maniera estremamente positiva la stagione appena conclusa, pensando di poter raggirare tutti i tifosi, delusi per l’ennesima sconfitta.
La Ferrari merita di star davanti e di vincere, ma è chiaro che con questa gestione tutto ciò non sarà mai possibile. Oltre a questo discorso, infatti, è bene dire anche parlare dei fedelissimi del team principal, ovvero il direttore sportivo Laurent Mekies e del responsabile delle tattiche di gara, il disastroso Inaki Rueda.
Binotto, dopo le tantissime vittorie gettate al vento dallo spagnolo, aveva comunque deciso di confermare in toto il gruppo di lavoro, senza operare alcun cambiamento in chiave 2023. In ogni azienda che si rispetti e che sia degna di questa denominazione, chi sbaglia dovrebbe pagare, ma a Maranello sembra che questo discorso non sia valido.
Qualcosa è cambiato dopo l’ennesima follia vista al GP del Brasile, con le gomme Intermedie montate a Charles Leclerc su pista asciutta. La furia del monegasco si dev’essere fatta sentire e non poco, ed il martedì successivo hanno iniziato a circolare le prime voci riguardanti il licenziamento di Binotto.
Assieme a lui, anche Mekies e Rueda dovrebbero lasciare Maranello, ed in queste ore sono arrivate delle importanti novità, che preannunciano la rivoluzione. L’era di Binotto è finalmente arrivata al capolinea, con Frederic Vasseur che sarebbe pronto a raccoglierne l’eredità. Ecco cosa sta succedendo.
La notizia arrivata da poco fa parte di quelle vere e proprie bombe che non capitano tutti i giorni. Le strade di Mattia Binotto e della Ferrari, infatti, si stanno separando, come riportato da Giorgio Terruzzi e Daniele Sparisci sul “Corriere della Sera“. Pare che il team principal del Cavallino stia trattando le proprie dimissioni, e che l’annuncio ufficiale sia ormai questione di ore.
Pare che questa notizia sia filtrata tramite fonti estere vicine a Charles Leclerc, e quindi, in questo senso, potrebbe riaprirsi quella tematica fortemente smentita in quel di Abu Dhabi. Potrebbe essere stato lo stesso monegasco, che non parla con Binotto da diversi mesi, ad aver spinto per avere un cambiamento sul ponte di comando.
Ricordiamo che il posto dell’attuale boss della Scuderia modenese dovrebbe essere preso da Frederic Vasseur, già team principal dell’Alfa Romeo Racing nel 2018, anno dell’esordio di Leclerc in F1. Il francese, inoltre, è molto amico di Carlos Tavares, CEO di Stellantis, e, soprattutto, di Nicholas Todt, il manager del fenomeno del Principato.
L’idea di portare in Ferrari Andreas Seidl, team principal della McLaren e vincitore di ben tre 24 ore di Le Mans ed altrettanti titoli nel FIA WEC con la Porsche tra il 2015 ed il 2017, è ormai al capolinea, e tutti gli indizi portano a pensare che Vasseur diventi operativo già dal prossimo primo gennaio.
Quello che sta per avvenire è l’ennesimo cambio della guardia all’interno della Gestione Sportiva, nella quale, dopo l’addio di Jean Todt a fine 2007, ha regnato il caos più totale. Vasseur potrebbe essere l’uomo giusto per riportare la Rossa al vertice, e con lui sul ponte di comando non ci sono dubbi sul fatto che Leclerc verrà messo al centro del progetto.
Carlos Sainz potrebbe uscire da questa vicenda con le ossa rotte, visto che Binotto ha sempre creduto fortemente in lui, giudicandolo alla pari del compagno di squadra, cosa che è ben lontana dalla realtà. Le prossime ore, in questo senso, saranno decisive, ma per chi non ama l’ingegnere di Losanna potrebbe essere giunto il momento per mettere in frigo lo spumante, con la speranza che in futuro arrivino anche i risultati.
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