Charles Leclerc ha concluso in seconda posizione il mondiale 2022, ma già lancia la sfida a Verstappen per il futuro. Ecco le sue parole.
In casa Ferrari il lavoro è totalmente proiettato sul 2023, nella consapevolezza che occorrerà colmare un gap importante con la Red Bull, sotto tanti punti di vista. Tralasciando le follie strategie e qualche errorino dei piloti stessi, Charles Leclerc e Carlos Sainz hanno pagato e non poco la scarsa affidabilità della loro monoposto, incappando in tanti guasti nella fase centrale del mondiale.
Dopo un buon inizio, la Ferrari ha subito il ritorno delle RB18 tra Imola e Miami, con Max Verstappen che si è portato a casa due vittorie pesanti in grado di riavvicinarlo al monegasco. A Barcellona, il Cavallino si è presentato con diversi aggiornamenti sulla monoposto, e c’è da dire che i miglioramenti si sono visti sin da subito.
Leclerc ha dominato le qualifiche, per poi fare il vuoto anche nella prima parte di gara, mentre Verstappen si ritrovava a duellare con la Mercedes di George Russell. Tuttavia, poco prima di metà corsa, il grande sogno è stato interrotto da un pesante guasto alla power unit, che si è poi riproposto anche a Baku, in una situazione simile in cui il monegasco era al comando con un buon margine sulle Red Bull.
I guai non erano finiti, dal momento che, sempre in Azerbaijan, anche Sainz si era dovuto fermare per un guasto al brake by wire, nulla in confronto a quanto accaduto in Austria proprio sulla monoposto dello spagnolo. A pochi giri dalla fine, mentre Charles conduceva sereno, Carlitos si è portato all’attacco di Super Max, con una Red Bull nettamente in difficoltà rispetto alla Ferrari sul fronte della gestione gomma.
Tuttavia, sulla Rossa del figlio del due volte campione del mondo rally la power unit è andata in fiamme, distruggendo tutta la carrozzeria e compromettendo anche il telaio, quando alla bandiera a scacchi mancavano pochissimi chilometri. Da quel momento in poi, la Scuderia modenese ha deciso per un abbassamento della potenza, onde evitare altre rotture molto gravi.
La scelta, nello specifico, potrebbe anche essere arrivata per motivi di immagine, perché vedere una Ferrari in fiamme così spesso non era poi troppo piacevole per il marchio italiano. Da quel momento in poi, la Rossa non ha più vinto neanche una gara, palesando una netta inferiorità rispetto alla Red Bull e facendosi ingaggiare anche dalla Mercedes.
Stando a quelle che sono le indiscrezioni, si parla di almeno 30 cavalli in meno sull’unità propulsiva di Maranello, un qualcosa che in F1 può fare una bella differenza. Ciò ha portato i tecnici a scaricare le ali per cercare maggior velocità sui rettilinei, compromettendo però il bilanciamento dell’auto. In tutto questo, la TD39 arrivata in Belgio ci ha messo il carico, e Verstappen ha potuto passeggiare senza problemi.
Leclerc, la caccia alla Red Bull è già iniziata
Charles Leclerc è stato rinfrancato dal secondo posto ottenuto ad Abu Dhabi, battendo Sergio Perez grazie ad una strategia migliore e ad una certosina gestione delle gomme. Chiudendo subito alle spalle di Max Verstappen, il monegasco si è assicurato anche la piazza d’onore nel mondiale, un risultato di tutto rispetto considerando la differenza di prestazioni che c’era tra Ferrari e Red Bull nell’ultimo spicchio di campionato.
Il monegasco, ovviamente, non è soddisfatto, dal momento che nello spirito del pilota c’è sempre la volontà di andare al massimo. Nella conferenza stampa del Gran Premio di Abu Dhabi, il talento del Principato ha sottolineato la grande frustrazione che ha provato nella fase centrale di stagione, a causa di suoi errori, di strategie poco corrette e dei guasti tecnici.
Leclerc ha poi detto una frase che potrebbe motivare ancor di più gli uomini in fabbrica: “C’è stato sicuramente qualche passaggio a vuoto, ma resto molto fiducioso. Penso che abbiamo tutte le carte in regola per recuperare il distacco dalla Red Bull in termini di passo gara per la prossima stagione“.
La differenza maggiore con la RB18 è stata relativa proprio alla gestione delle gomme, aspetto che, ad inizio anno, favoriva invece la Rossa. La Red Bull è stata poi messa a dieta, e perdendo molti chili ha trovato un bilanciamento impressionante, divenendo la regina delle F1 ad effetto suolo.
Il 2023 potrebbe essere contraddistinto da una splendida lotta a tre, non dimenticando che la Mercedes vorrà vendetta dopo una stagione da incubo. Al GP del Bahrain, in programma per il 5 di marzo, mancano un centinaio di giorni, nei quali le squadre dovranno ultimare il loro lavoro per presentarsi poi in pista al meglio.