La Red Bull è stata la regina assoluta delle F1 ad effetto suolo, dominando dopo un buon inizio della Ferrari. Binotto dice la sua sul 2023.
Il mondiale di F1 targato 2022 si è concluso nel segno della Red Bull e del suo alfiere, vale a dire Max Verstappen, che ha conquistato il secondo titolo iridato con ben un mese e mezzo rispetto al termine del mondiale. Una superiorità schiacciante quella espressa dalla RB18, ma va detto che il pilota, ancora una volta, ci ha messo tanto del suo.
La conferma di tutto ciò arriva da Sergio Perez, che nonostante la vettura migliore della griglia non è riuscito a stare davanti a Charles Leclerc, che in un convulso finale ad Abu Dhabi lo ha battuto chiudendo da vice-campione del mondo. La Ferrari è stata a lungo la monoposto migliore, ma si può tranquillamente affermare che i giochi iridati si erano già conclusi all’inizio dell’estate.
Leclerc era volato a +46 su Verstappen dopo la vittoria di Melbourne, ma un mese e mezzo dopo Super Max era già al comando della classifica, grazie al ritiro del monegasco in quel di Barcellona. A causa delle troppe rotture e dei problemi di affidabilità, il gap tra i due era salito a ben 49 lunghezze dopo Montreal, per poi dilagare a ben 80 punti nel momento della pausa estiva.
Tuttavia, la Ferrari era ancora competitiva sino al GP di Ungheria, ma dal Belgio in avanti non c’è più stata competizione. La Red Bull si è presa un vantaggio tecnico importante grazie agli sviluppi, con la Honda che a Spa-Francorchamps ha portato anche un aggiornamento sul fronte dell’ibrido che ha prodotto una differenza notevole.
Sul fronte telaistico, il progetto del Cavallino sembrava essere il migliore durante la prima parte di stagione, ma si è poi scoperto che il ritardo della RB18 era causato soltanto da un peso superiore. La dieta dimagrante di Adrian Newey e del suo staff tecnico ha poi risolto i problemi, rendendo la Red Bull la migliore F1 ad effetto suolo della griglia.
A Maranello si è poi deciso di interrompere lo sviluppo con grande anticipo, preferendo puntare sulla monoposto del 2023. Purtroppo, si tratta di un film già visto fin troppe volte in passato, e che non lascia alcuna garanzia di competitività in vista del prossimo anno. Negli ultimi mesi si è parlato del fatto che la Mercedes potrebbe prendere spunto dal concetto Red Bull, mentre la tattica della Ferrari non è ancora stata svelata.
F1, Binotto parla della Ferrari del prossimo anno
La Ferrari continua il suo periodo di digiuno, e dopo anni di dominio Mercedes lo scettro di padrona della F1 moderna è ora tornato alla Red Bull. A Maranello c’è tantissimo lavoro da fare, nell’attesa che il destino di Mattia Binotto venga reso noto. Frederic Vasseur, team principal dell’Alfa Romeo Racing, potrebbe rimpiazzare l’ingegnere di Losanna, che dal canto suo pare certo della propria posizione.
In occasione di un’intervista rilasciata ad “Il Corriere dello Sport“, Binotto ha parlato della Ferrari che verrà, annunciando che non verranno copiati i concetti di Red Bull e Mercedes: “La nuova macchina sarà differente da quella attuale, ma non andremo a rivoluzionare i concetti di base già visti sulla F1-75. Possiamo garantire che la nostra nuova monoposto di F1 non somiglierà ad una Red Bull o ad una Mercedes. Sappiamo quanto siano forti queste due squadre, per cui dovremmo fare molta attenzione“.
Uno dei grandi problemi di questa Ferrari è stata l’affidabilità, con Charles Leclerc che a Barcellona ed a Baku ha perso due vittorie sicure a causa dell’esplosione della power unit mentre era in testa. A questo proposito, Binotto ha detto: “Ci è ben chiaro ciò che dovremo fare per migliorare questo aspetto. Abbiamo avuto tanti problemi, ma siamo a lavoro da tempo per trovare delle soluzioni. Nel 2023 sarà tutto diverso“.
Le parole del team principal della Ferrari sembrano cariche di ottimismo, ma va detto che sono cose che si ripetono ormai da troppi anni. Tuttavia, sembrano affermazioni di chi è sicuro di restare al proprio posto, per cui, la pista Vasseur potrebbe anche tramontare nelle prossime settimane. Sarà la scelta giusta? Solo il tempo potrà dircelo, ma è chiaro che qualche cambiamento appare necessario.
Se si vuole anche solo pensare di poter battere la Red Bull, occorrerà essere perfetti, ed anche una sola strategia errata potrebbe risultare determinante. Inaki Rueda su tutti dovrebbe essere sostituito, ma la gestione Binotto sembra volerlo confermare. I prossimi mesi, in questo senso, assumeranno un’importanza capitale, e la rivoluzione ora è a serio rischio. Tutto si deciderà nel breve periodo.