La Ferrari F1-75 è andata in pensione in maniera dolceamara, dal momento che ha ottenuto poco e nulla rispetto all’inizio di stagione.
Tra poco più di un mese, entreremo nel 2023, un anno che per la Ferrari rappresenta un possibile riscatto ma anche un baratro in cui si è già caduti in tante occasioni in questa stagione. Prima di iniziare il campionato che verrà, sarà necessario capire chi sarà il team principal della squadra più vincente della storia della F1, che da 15 anni attende di tornare sul trono del mondo.
Riflettendo per un attimo sulla lunghissima astinenza del Cavallino, ci vengono in mente delle cose incredibili: quando Kimi Raikkonen vinse il suo primo ed unico titolo mondiale, l’ultimo per la Rossa in quel magico 21 ottobre 2007, il mondo era completamente diverso ed anche i nostri ricordi ci portano ad entrare in una realtà totalmente estranea all’attualità.
L’Italia di calcio aveva vinto da poco più di un anno il campionato del mondo in Germania, Michael Schumacher aveva appena lasciato Maranello, la crisi mondiale del 2008 era ancora impossibile da prevedere, per non parlare di tutto il resto. Tale discorso è utile per farvi capire quanto tempo sia passato da quella meravigliosa ultima volta, che è stata poi succeduta dal dominio totale di Red Bull e Mercedes.
Dopo anni di delusioni e cocenti sconfitte, il 2022 sembrava finalmente quello buono, con Charles Leclerc in fuga in classifica dopo tre gare. Anche il più pessimista dei tifosi, dopo il dominio in Australia, non può non aver creduto al titolo mondiale, visto il +46 sul rivale più temuto, vale a dire Max Verstappen.
La Ferrari è poi ricaduta nei suoi soliti errori terribili, e per il 2023 servirà un passo avanti enorme per pensare di tornare ai livelli di inizio anno. Tanto per cominciare, togliendo per un attimo dal discorso il lato tecnico e le potenzialità della monoposto, questa squadra non sembra affatto pronta per competere al vertice, con errori grossolani che vengono commessi ad ogni gara da parte di strateghi e meccanici, con i piloti che, alle volte, fanno la loro parte anche da questo punto di vista.
L’unica cosa da salvare di questo 2022, eccetto alcune prestazioni strepitose di Leclerc, è comunque il potenziale della monoposto visto nelle prime gare, nella speranza che il prossimo anno torni a vedere quanto di buono era stato fatto sino all’Ungheria. Alla F1-75 è mancata tantissimo la power unit dopo le rotture delle prime gare, con l’incendio che ha colpito Carlos Sainz che aveva convinto i tecnici ad abbassare la potenza.
Sul fronte telaistico i riscontri erano stati molto positivi sin dai test, ma il problema è che la Red Bull ha effettuato uno sviluppo clamoroso, facendo il vuoto in termini di gestione gomme sul passo gara. Su questo aspetto si giocherà una partita fondamentale per il 2023, ed a Maranello devono riflettere molto bene su come agire.
Ferrari, ecco come potrebbe apparire la nuova vettura
La Ferrari sta puntando fortissimo sul 2023, e stando a quanto riportato da “Motorsport.com“, non mancano le premesse per essere ottimisti. A quanto pare, secondo quanto dichiarato da Mattia Binotto e ciò che è stato appreso nel finale di stagione, pare che lo sviluppo della F1-75 sia stato interrotto con grande anticipo per risparmiare anche sul Budget Cap e poterlo sfruttare sul progetto 675, ovvero quello che scenderà in pista tra qualche mese.
All’interno della Gestione Sportiva si lavora molto duramente, nell’attesa che qualcosa di grosso possa fuoriuscire riguardo alla questione che vede protagonisti lo stesso Binotto e Frederic Vasseur per il ruolo di team principal. Per il momento, sempre dando retta a varie indiscrezioni che sembrano però essere molto ben attendibili, pare che il nuovo progetto stia impressionando i tecnici in base ai dati raccolti in galleria del vento, sicuramente un messaggio positivo in vista del nuovo anno.
La nuova Ferrari dovrebbe mantenere un concetto di base praticamente identico a quello della vecchia vettura, ma nel frattempo si sta realizzando una scatola del cambio del tutto diversa per limitare gli ingombri e favorire una miglior distribuzione dei pesi. Come ha dichiarato lo stesso Binotto qualche giorno fa, la monoposto non sarà una copia della Red Bull, ma neanche della Mercedes, e continuerà a seguire la via intrapresa lo scorso anno.
Al via del mondiale, purtroppo, mancano ancora oltre tre mesi, ma c’è da scommettere sul fatto che la nostra attesa sarà ben ripagata dallo spettacolo che vedremo in pista. In questo momento, tutti stanno sognando una bella battaglia tra i tre top team, che potremmo vedere molto presto sulle piste di tutto il mondo.