Nel corso della sua lunga carriera Valentino Rossi ha costruito un vero e proprio impero. Il suo fatturato continua a salire, nonostante il ritiro nel 2021.
L’addio alla MotoGP non ha rappresentato un passo indietro per Valentino Rossi. Quest’ultimo ha, anni prima, messo in piedi una industria legata al suo nome. Lo scorso anno, in occasione della tappa di Valencia, ha salutato il Paddock, tra gli applausi di tutti i membri e piloti della top class. Nonostante fossimo in Spagna, sembrava Misano. La carriera sulle due ruote è finita, ma non si può dire lo stesso della sua passione per il Motorsport.
Valentino Rossi, infatti, ha continuato a provare il brivido della velocità, mettendosi al volante di una magnifica Audi R8 LMS nel campionato Fanatec GT. Il passaggio alle quattro ruote è tutt’altro che scontato. L’ex centauro della Yamaha è stato caparbio e dopo un inizio complicato, ha già messo a segno una serie di risultati di alto profilo. Del resto, da un pilota al debutto sulle vetture GT, nessuno poteva pretendere vittorie e titoli. Il Dottore ha voluto continuare la sua esperienza nelle corse, soprattutto per divertimento. Inoltre, il campionato non presenta spostamenti troppo impegnativi e consente a Vale di rimanere vicino alla sua famiglia e ai suoi affari.
Dopo più di un quarto di secolo in pista, condito da riconoscimenti iridati memorabili, Rossi ha maturato una enorme esperienza. Essendo stato uno dei piloti più brillanti della storia del motociclismo, VR46 è diventato un marchio di successo, oltre che una sigla inconfondibile. Il nove volte campione del mondo ha investito in svariate attività, continuando a spingere sul marketing. Può apparire, nel 2022, facile costruire un impero economico, ma all’epoca nessuno ci era mai riuscito. Valentino ha debuttato giovanissimo in 125, vincendo il suo primo titolo nel 1997. Sempre in sella alla moto italiana si è laureato campione nella classe di mezzo la stagione successiva.
Nonostante la presenza in pista di fenomeni nostrani come Max Biaggi e Loris Capirossi, il suo nome incominciò a circolare in giro per il mondo, anche per il modo stravagante con cui il centauro di Tavullia riusciva ad impressionare i fan. Non solo era un asso in sella alla sua moto, ma inscenava dei veri e propri show una volta tagliato il traguardo. Le tribune iniziarono a riempirsi, interamente, di giallo con il debutto nella classe regina. Il rivale designato di Biaggi, in sella alla Honda che era stata di Doohan, dovette accontentarsi del secondo posto nel 2000, alle spalle di Kenny Roberts Junior. L’anno successivo The Doctor sbaragliò la concorrenza, conquistando l’ultimo mondiale della classe 500.
Nell’annata successiva la classe regina si trasformò in MotoGP e Rossi fu in grado di vincere altri 6 titoli, l’ultimo nel 2009. E’ l’unico rider nella storia del Motomondiale, infatti, ad essersi aggiudicato il Mondiale in quattro classi differenti: 125, 250, 500 e MotoGP. Il suo iconico numero 46 è stato ritirato, ufficialmente, in occasione dello scorso Gran Premio del Mugello, tenutosi nel maggio 2022. Grazie all’appoggio incondizionato dei suoi tifosi divenne un vero idolo. Fu il primo nell’ambiente del motociclismo a creare un marchio che proponesse prodotti pensati per i suoi fan. La marea gialla iniziò ad invadere tutte le tribune al mondo. Da allora la divisione marketing della VR46 è cresciuta notevolmente, impiegando oltre 40 persone e fatturando svariati milioni di euro.
Valentino Rossi, anno da sogno
Non solo il merchandising del campione italiano volò, ma anche quello di tutti gli altri rider che strinsero accordi con Valentino Rossi. Dani Pedrosa, Carl Crutchlow, Pol Espargarò, Scott Reading, Maverick Vinales, Franco Morbidelli, e tutti i giovani dell’Academy VR46. Persino la leggenda del motocross, Tony Cairoli, hanno scelto l’impresa targata VR46 Racing Apparel. La sua scuola ha sfornato anche tantissimi talenti, come il campione del mondo Pecco Bagnaia, iridato nel 2022 in sella alla Ducati, e il vice campione 2020 Franco Morbidelli. Valentino ha, in ciascuna classe del Motomondiale, un proprio team per accompagnare sino alla vetta i fenomeni delle due ruote di domani.
Valentino Rossi, inoltre, nella sua Tavullia ha ricreato un vero e proprio tempio, a partire dal Motor Ranch. Nel Paese spopolano anche la gelateria, il bar, la bottega e l’osteria dell’ex centauro della Yamaha. Il 2022 è stato un anno record per la VR46 Racing Apparel, con un utile di oltre mezzo milione di euro. Non solo anche il marchio VR46, VR46 Team, VR46 Riders Academy, VR46 Junior Team e Test Track godono di ottima salute, secondo quanto riportato Verità Affari. Rispetto al 2021, la VR46 Racing Apparel ha raddoppiato i suoi ricavi, passando da 6,6 a 11 milioni di euro. Per la prima volta il patrimonio netto ha superato i 12 milioni di euro. Non male per un pilota che avrebbe dovuto fare, secondo molti, solo la vita da “pensionato”.