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Ducati, un anno da record: il dato che la fa entrare nella storia

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Davide Russo

La Rossa di Borgo Panigale ha chiuso un anno spettacolare, in pista come nel fatturato. La Ducati nel 2022 chiuderà con un ricavato impressionante.

La Ducati può festeggiare come mai accaduto prima nella sua lunga e gloriosa storia. I vertici della casa di Borgo Panigale hanno fissato l’appuntamento per celebrare il doppio titolo mondiale piloti per il 15 dicembre alle 20 a Bologna. La Rossa si è imposta in SBK con Bautista e in MotoGP a distanza di 15 anni dall’ultima volta targata Stoner. Bagnaia è diventato l’erede di Rossi ed è riuscito a riportare il Mondiale a casa, 50 anni dopo il trionfo di un pilota italiano su una moto italiana. In quell’occasione fu Giacomo Agostini in sella alla Mv Agusta.

Ducati Logo (Adobe Stock)

Pecco ha fatto esplodere la festa a Valencia, dopo un rimonta sensazionale. Scivolato a -91 punti da Fabio Quartararo, il piemontese non si è perso d’animo. Nonostante il pronostico fosse dalla parte del campione del mondo francese, il torinese si è concentrato sulla crescita del feeling con la Desmosedici e, gara dopo gara, ha trovato il modo di fare la differenza. Nessuno aveva mai vinto in sella ad una Ducati quattro gare di fila, nemmeno Casey Stoner. I rivali del #63 sono, spesso, diventati i colleghi ducatisti. La sfida con Enea Bastianini ad Aragon ha entusiasmato i fan italiani. Dopo aver sfiorato il successo a Misano, il Bestia ha battuto all’ultimo soffio il piemontese. I due saranno compagni di squadra nella prossima stagione nella squadra corse ufficiale.

In Giappone, invece, ha dominato Jack Miller. L’australiano lascerà posto ad Enea nel 2023, ma è stato fondamentale per creare la giusta atmosfera nel team. Il trionfo malesiano ha spalancato le porte del paradiso a Bagnaia. Quest’ultimo ha potuto amministrare un vantaggio di 23 punti nella gara conclusiva di Valencia. Dopo aver vinto il campionato costruttori e quello a squadre, alla Rossa mancava solo il titolo piloti. L’italiano ha battagliato, nelle prime fase del Gran Premio della Comunità Valenciana, proprio con Fabio Quartararo, rallentando la sua rimonta. Il francese, infatti, avrebbe dovuto vincere la corsa, sperando in un quindicesimo posto del ducatista. A Pecco è bastato un nono posto per laurearsi, per la prima volta in MotoGP, campione del mondo.

La Ducati ha raddoppiato la felicità per il raggiungimento di un meritatissimo titolo anche in Superbike. Alvaro Bautista, dopo il Mondiale conquistato ai tempi della 125 nel Motomondiale, ha battuto due straordinari campioni come Jonathan Rea e Toprak Razgatlioglu. Quest’ultimo ha completato una magica tripletta a Mandalika, ma il vantaggio del ducatista era troppo ampio. Lo spagnolo ha scritto una pagina storica della casa italiana. Il titolo, in casa Ducati, in Superbike mancava dal 2011, anno in cui si impose il grande Carlos Checa. Le moto di Borgo Panigale hanno dimostrato di essere le migliori al mondo, avendo rotto il dominio delle case costruttrici giapponesi.

Ducati, inizia la festa

Per la casa emiliana i risultati sportivi hanno avuto delle ricadute in termini di vendite pazzesche. In un incontro con i giornalisti, l’a.d. di Ducati, Claudio Domenicali, ha ripercorso l’anno record per le Rosse. Come riportato da Repubblica, il manager ha ammesso che era “era da qualche anno che aveva una moto che poteva puntare a questo risultato”. Alla squadra corse in MotoGP era sempre mancato un punto di riferimento. Un centauro in grado di non avvertire la pressione di dover vincere a tutti i costi su una moto, nettamente, più forte delle altre. Bagnaia è riuscito lì dove straordinari centauri come Rossi, Dovizioso e Lorenzo avevano fallito. Per la casa di Borgo Panigale non è stato sempre facile.

Ad inizio anno è arrivato il duro colpo sull’abbassatore anteriore (vietato nel 2023) e le numerose polemiche per i presunti favoritismi a Bagnaia. Archiviata la questione team order, la rimonta dell’italiano è risultata tutt’altro che scontata. In SBK Bautista ha avuto un percorso più lineare, ma Pecco ha alternato grandi prestazioni a passaggi a vuoto sorprendenti. Nel finale di campionato ha recuperato la lucidità persa in alcuni frangenti, evitando errori banali. Il mantra “vinci domenica, vendi lunedì” continua a funzionare e il marchio Ducati è esploso in tutto il mondo.

Le vittorie conquistate in pista saranno celebrate a Bologna, in Piazza Maggiore il 15 dicembre, dove sarà presentata una serie limitata di 520 moto celebrative dei due titoli. Nonostante il prezzo di oltre 100k, i bolidi sono già stati tutti venduti a clienti storici della casa. La Ducati ha già superato il miliardo di fatturato, come ha annunciato l’amministratore delegato. Tra gennaio e settembre, invece, al terzo trimestre 2022, l’azienda ha aumentato del 21% i ricavi fino a 872 milioni con quasi 50.000 moto consegnate e un utile operativo di 109 milioni (+62% rispetto al 2021), con una crescita esponenziale in Cina (+15%), nonostante le problematiche per il reperimento dei componenti.

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Davide Russo
Tags: Primo Piano

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