Per la prima volta dall’inizio della carriera in F1 Hamilton non ha vinto una gara in stagione. Eppure da lui arriva un commento a sorpresa.
Dal 2007, anno de suo debutto in F1, Lewis Hamilton ha sempre lasciato il segno, trionfando almeno in una corsa. Ma questa volta qualcosa non ha funzionato. Con Red Bull e Ferrari in grande spolvero, il passo falso fatto dai progettisti della Mercedes ha finito per pesare in maniera importante sull’annata del britannico che, appunto, è arrivato al finale senza nemmeno celebrare una volta.
Dal canto suo, non appena resosi conto che molto probabilmente sarebbe rimasto a secco il #44 ha minimizzato, dichiarando di non prestare attenzione a questo genere di record. Perché sì, nessuno come lui e Michael Schumacher (dal 1992 al 2006), era mai stato tanto costante. E il pluri-iridato avrebbe avuto l’opportunità di compiere il sorpasso.
Una chance, mancata, per la scarsa competitività della W13, specialmente nella prima fetta di Mondiale. Dopo aver compreso nei test invernali del Bahrain che il disegno estremo della macchina non avrebbe pagato, il team ha impiegato tutte le risorse per capire come risolvere il problema. E solo grazie all’intervento della FIA, che ha parzialmente rivisto le regole, la squadra è riuscita a riprendersi.
Tra alti e bassi la Stella è stata in grado di avvicinarsi alla Rossa, ma non a compiere il sorpasso nella generale, passando da leader indiscussa dell’era ibrida dal 2014 al 2021, a terza della classe. I pochi lampi sono stati a firma George Russell, l’ultimo arrivato (si fa per dire) nel box di Stoccarda. Sua una pole position in Ungheria. E sempre a suo nome l’unico successo stagionale dell’equipe in Brasile.
Hamilton non si dispera per il 2022
Sesto assoluto della generale conduttori con 240 punti contro i 275 del suo compagno, Ham ha definito questo campionato come uno dei più complicati del suo percorso, ma non il più difficile in assoluto. Questo anche perché, è vero che il sostituto di Bottas si è mostrato da subito più vicino nello stile alle esigenze della vettura, ma dall’altro lato pure lui non ha potuto combinare un granché visto che a mancare sono state le prestazioni in generale del mezzo a disposizione,
“Penso che probabilmente il mio anno peggiore sia stato il 2011, per quanto riguarda la vita in generale“, ha confessato a RacingNews365.com. “Anche quello appena terminato non è stato dei migliori. Lo inserirei nella top 3 di quelli più negativi“.
Come ha ammesso il boss Toto Wolff, il Mondiale conclusosi ad Abu Dhabi è servito all’equipe germanica per fare un bagno di umiltà dopo un lungo periodo di supremazia, privo di avversari, in cui la partita si giocava solamente all’interno. E chissà che anche il progetto non sia stato troppo azzardato esattamente a causa di un’eccessiva sicurezza.
In ogni caso dalle fasi di buio si impara sempre e per Lewis, questo è ciò che conta. “Personalmente mi sono sentito molto forte. Sono cresciuto in termini di collaborazione con il team e lo stesso gruppo è diventato più unito. Quindi dire che non tutto è da buttare via“, ha infine aggiunto filosofeggiando.