La Ferrari ha concluso al secondo posto in entrambe le classifiche mondiali, ma il gap dalla Red Bull è enorme. L’esperto ha un consiglio.
Il Gran Premio di Abu Dhabi, seppur disputato a giochi fatti da tempo sul fronte della classifica mondiale, ha regalato tante emozioni, positive per Charles Leclerc e la Ferrari. Il monegasco ha concluso in seconda posizione, battendo Sergio Perez sia in pista che nella classifica del mondiale.
L’alfiere del Cavallino si è preso, dunque, il titolo di vice-campione del mondo, con 308 punti contro i 305 del messicano. Considerando la superiorità della Red Bull, quello ottenuto da Charles è un grande risultato, che però rappresenta un vero e proprio brodino considerando quelle che erano le premesse iniziali.
Poco più di un anno fa, il team principal Mattia Binotto affermò: “Dobbiamo alzare l’asticella ed il 2022 è una grande occasione con il cambio regolamentare. Stiamo lavorando da tempo a questo progetto e dobbiamo lottare per il titolo mondiale. Non farlo, significherebbe aver sbagliato tutto il possibile“.
Tuttavia, a giudicare dai commenti del boss del Cavallino arrivati dopo Abu Dhabi, sembrerebbe che la stagione appena conclusa sia stata soddisfacente: “Abbiamo subito tante critiche, ma tutto ciò ci rende solo più forti. Abbiamo fatto un campionato da 8 in pagella, dobbiamo migliorare tante cose ma siamo soddisfatti“.
Parole che sembrano essere state accolte positivamente dai tifosi della Ferrari, ed a giudicare dai loro commenti sparsi sui social network, pare proprio che una gara finale positiva abbia fatto dimenticare tutti i disastri di una stagione al limite dell’imbarazzante. La Scuderia modenese, se proprio vogliamo essere onesti, in questo 2022 ha perso la faccia, per tanti motivi diversi.
In primis, ci sono le strategie. L’ultima follia di Interlagos con le gomme Intermedie montate a Leclerc in qualifica sono state il riassunto perfetto di questa annata, ricca di gare buttate via per vera e propria incompetenza. Il monegasco ha dovuto rinunciare al sogno di vincere la propria gara di casa a causa di una tattica scellerata, dopo un week-end fenomenale nel quale aveva fatto segnare la pole position.
In seguito, Charles si è dovuto arrendere ad Inaki Rueda ed alla sua banda anche a Silverstone ed in Ungheria, e tutto queste scelte non hanno fatto altro che favorire Carlos Sainz, al quale è stata “regalata” la prima vittoria in carriera. Troppi i problemi di affidabilità, così come troppo carenti sono stati gli sviluppi. Binotto e la Rossa hanno subito l’ennesima sconfitta sul fronte politico tramite la TD39, la direttiva tecnica arrivata in Belgio che ha rallentato la monoposto di Maranello.
Ferrari, Turrini consiglia Leclerc come prima guida
Tra Charles Leclerc e Carlos Sainz, in termini di performance, non c’è paragone. Lo spagnolo della Ferrari si è fatto battere anche dalla Mercedes di George Russell in classifica piloti, chiudendo staccato di ben 62 punti dal compagno di squadra, nonostante le strategie che lo hanno nettamente favorito nel corso della stagione, in maniera (si spera, almeno), del tutto involontaria.
Leo Turrini, da sempre molto vicino al mondo della Scuderia modenese, ha chiaramente affermato che il prossimo anno il ruolo di prima guida dovrà essere affidato al monegasco, come ha sottolineato nel suo editoriale post-gara su “Il Resto del Carlino“. Le parole del giornalista non lasciano spazio ad interpretazioni.
Ecco cosa ha scritto: “Sainz è un buon pilota e sta benissimo in Ferrari, ma se Leclerc, dopo alcune gare, dovesse ritrovarsi in testa al campionato, gli andranno affidate le chiavi del villaggio. Battere Verstappen, che anche ad Abu Dhabi è andato a vincere in modo trionfale, spetta a Charles stesso“.
Una delle tante follie della gestione di Mattia Binotto è stato proprio il trattamento dei piloti. Nel 2019, pur di non fare chiarezza tra Leclerc e Sebastian Vettel, i due arrivarono al contatto in quel del Brasile, producendo un sanguinoso doppio ritiro per la Scuderia modenese. Anche quest’anno, per qualche sconosciuto motivo, Leclerc non è stato trattato da primo pilota, anzi, spesso e volentieri le strategie migliori sono state affidate a Sainz, che nonostante questo ha chiuso staccatissimo in classifica mondiale.
Non siamo ancora a conoscenza di quello che succederà in inverno, ma è lecito aspettarsi che qualche cambiamento ci sia. Binotto, nel paddock di Abu Dhabi, è apparso piuttosto tranquillo, ed ha parlato del 2023 come se fosse sicuro di poter mantenere il suo ruolo di team principal. Frederic Vasseur, attuale boss dell’Alfa Romeo Racing, attende al varco, ma è logico che qualche spiegazione su questa stagione dovrà essere data. Per concludere, il 2022 non è stata una buona annata per la Rossa, affermarlo significa non essere intellettualmente onesti. Ed è ora che qualcuno paghi per le proprie colpe.