La Ferrari ha comunicato che Mattia Binotto non sarà più il team principal a partire dal 2023. Ecco chi potrebbe sostituirlo.
Dopo i tanti rumors delle ultime ore, è arrivata l’ufficialità: Mattia Binotto non sarà più il team principal della Ferrari, ed al suo posto tra i nomi più in voga c’è quello Frederic Vasseur, ovvero il boss dell’Alfa Romeo Racing. Le scadenti prestazioni del Cavallino, che in questo 2022 doveva tornare a lottare per il mondiale, hanno convinto John Elkann e tutto l’alto comando di Maranello ad optare per un cambio al vertice. In particolare sono arrivate le dimissioni dell’ingegnere.
Qualora dovesse essere scelto Vasseur, quest’ultimo ritroverà così Charles Leclerc, che proprio nel team elvetico aveva esordito nel 2018. Finalmente, la Ferrari ha capito che non poteva permettersi di andare avanti con un gruppo di lavoro totalmente sbagliato, il quale ha prodotto soltanto brutte figure negli ultimi quattro anni, sia sul fronte tecnico e sportivo che su quello politico.
Ferrari, il saluto definitivo di Binotto
Ora sono tante le questioni che restano in ballo. Per prima cosa Binotto non avrà la possibilità di passare eventualmente in un altro team prima di un determinato periodo. L’ormai ex team principal è da quasi 30 anni in Ferrari e quindi porta con sé tutto un bagaglio di segreti aziendali che farà sicuramente gola a tanti marchi.
La Ferrari da par suo ha annunciato di aver accettato le dimissioni dell’ingegnere attraverso la persona di Benedetto Vigna, che ha commentato questo addio rimarcando come il lavoro dell’ingegnere di Losanna abbia permesso alla scuderia di Maranello di tornare competitiva nella passata stagione.
Amaro naturalmente il commento dello stesso Binotto che ha affermato: “Con il dispiacere che comporta ho deciso di lasciare la Ferrari. Lascio un’azienda che amo con la convinzione di aver fatto ogni sforzo per raggiungere gli obiettivi prefissati“. Naturalmente ha poi ringraziato anche tutti gli uomini che lo hanno affiancato in questi anni.
Con questo passo la Ferrari cambia così il suo 3° team principal senza riuscire a vincere il Mondiale (l’ultimo a riuscirci è stato Stefano Domenicali). A questo punto c’è da capire sola rimozione di Binotto basterà a riportare la Rossa in vetta al mondo. Per il momento, stanno trapeland diverse indiscrezioni su quello che sarà il futuro della Scuderia modenese.
Standoo ad alcune fonti, pare che lo stesso ingegnere di Losanna possa proseguire a dirigere il team ad interim, in vista dell’annuncio ufficiale del suo sostituto. L’ipotesi di Vasseur, infatti, negli ultimi giorni sta perdendo piede, e non è escluso che, a sorpresa, venga fuori qualche altro candidato dell’ultima ora.
Ciò che è certo è che un cambiamento era divenuto necessario dopo l’ennesima stagione senza successi mondiali, e con una serie clamorosa di errori commessi a livello di strategia e di sviluppi. Per completare l’analisi, va sottileato anche un altro dettaglio: cambiare solo Binotto, come detto in precedenza, non risolverà tutti i problemi.
Le indiscrezioni degli ultimi giorni parlano infatti di un possibile terremoto in caso di partenza del team principal, con Laurent Mekies ed Inaki Rueda pronti a fare le valigie. A questo punto, il 2023 diventa una completa incognita, visto che il progetto della prossima vettura è stato gestito totalmente da Binotto e dai suoi uomini, ed un cambiamento di questa portata potrebbe cambiare le carte in tavola.
L’addio del boss significa molto anche in chiave piloti, visto che Charles Leclerc potrebbe ora ambire seriamente al posto di prima guida. Binotto ha sempre parlato di pari diritti, e Carlos Sainz era uno dei membri del team che maggiormente sperava in una conferma dell’ingegnere di Losanna.
Tanti sono i fattori e gli equilibri che andranno ad essere modificati, nell’attesa che arrivi l’annuncio ufficiale sul sostituto. Come detto in precedenza, Vasseur non convinve più di tanto, e sarebbe divenuto il favorito soltanto per via dei tanti rifiuti arrivati dagli altri. Andreas Seidl, a capo della McLaren e vincitore con la Porsche di tre 24 ore di Le Mans ed altrettanti mondiali endurance, pareva l’uomo giusto, ma sia lui che Christian Horner hanno declinato l’offerta del Cavallino.
I prossimi mesi saranno molto intensi, nella speranza che si arrivi ad una conclusione rapida e che non vada a compromettere la nuova stagione. Battere Red Bull e Mercedes non sarà affatto semplice, visto che si parla di team organizzati e che hanno la stessa struttura da tantissimi anni, abituati a competere per il vertice. Ciò che è certo è che si tratta di una svolta epocale, che può decidere il futuro di questa squadra.