Il nove volte campione del mondo, Valentino Rossi, potrebbe essere costretto a tornare su i suoi passi. La Yamaha potrebbe essere un’opzione concreta per il futuro.
La MotoGP nel 2023 presenterà 22 piloti divisi in 11 team. Le 5 case motociclistiche coinvolte lotteranno con il coltello tra i denti, nonostante il ridimensionamento rispetto al passato. La Suzuki si è, ufficialmente, ritirata e hanno detto addio Darryn Binder, Andrea Dovizioso e Remy Gardner. La Yamaha non avrà una team satellite, mentre l’Aprilia schiererà 4 moto, esattamente come KTM e Honda. La Ducati ha confermato nella prossima stagione una armata di 8 moto.
Il nove volte iridato si è assicurato due Desmosedici GP22, affidate a Luca Marini e Marco Bezzecchi. Il Dottore, per il suo debutto ufficiale in MotoGP, ha firmato un contratto pluriennale con la casa di Borgo Panigale. In qualità di manager del suo team, nel 2022, si è tolto le prime soddisfazioni. Valentino Rossi, inoltre, ha continuato la sua carriera nel Motorsport a bordo di un’Audi R8 LMS, rinsaldando il rapporto con il gruppo tedesco. Dopo 8 anni con lo sponsor Sky Racing team, il pesarese si è assicurato una profittevole partnership per il suo Mooney VR46 Racing Team. La prima annata in top class ha riservato già delle piacevoli sorprese. Bezzecchi è riuscito ad aggiudicarsi il titolo di rookie dell’anno. Non sarà il riconoscimento iridato, ma è sempre un importante segnale di crescita per un debuttante.
Bezzecchi è riuscito anche ad andare a podio, mentre il fratello minore del Dottore non si è ancora tolto la soddisfazione di calcare il primo podio in MotoGP. Valentino Rossi, comunque, ci ha visto lungo, siglando un accordo biennale con la Ducati. Quest’ultima si è confermata la migliore moto del lotto, per il terzo anno consecutivo. Bagnaia si è riuscito a laureare campione del mondo, rimontando 91 punti all’asso della Yamaha, Fabio Quartararo. La squadra di Valentino Rossi è riuscita a classificarsi all’ottavo posto nella classifica dei team. Il risultato è stato positivo, anche perché la squadra Gresini, capitanata da un fenomenale Bastianini, ha ottenuto soli 12 punti in più in graduatoria.
Il team Mooney VR46 ha anche preceduto la squadra di punta della Honda. Un discreto schiaffo morale a Marc Marquez che, però, ha saltato gran parte della stagione. Per Rossi con la Rossa sembra tutto perfetto, ma le cose potrebbero cambiare in futuro. Il direttore sportivo di Ducati ha affermato che gareggiare con quattro squadre, e quindi con otto moto, non è una situazione ideale nel medio o lungo periodo. La casa di Borgo Panigale potrebbe anche scegliere di non rinnovare il contratto nel 2024 al team del Dottore. Sarebbe un duro colpo per la squadra che sta viaggiando a gonfie vele sulle Desmosedici. A questo punto è inevitabile che Rossi, Nieto ed Uccio si stiano guardando intorno per non farsi trovare impreparati al termine della prossima stagione.
Yamaha, il piano targato Valentino Rossi
Valentino Rossi vuole ancora avere una moto su cui possano esplodere i futuri talenti dell’Academy. Il problema è che il giro si sta restringendo sempre più e la Dorna potrebbe non vedere con grande favore la presenza di così tante Ducati in MotoGP. La pensano nello stesso modo i team rivali. La Yamaha non potrà fare affidamento sui preziosi dati di un team satellite nel 2023. Il team manager di Yamaha, Lin Jarvis, è interessato a riavere 4 moto in pista nel 2024. In linea generale sarebbe giusto che ciascun marchio avesse un team satellite. Nella prossima annata la casa di Borgo Panigale confermerà 3 squadre satelliti che beneficiano del know-how dei tecnici nostrani.
Fabio Quartararo si è molto lamentato di una lotta impari nella passata stagione. Per riequilibrare una griglia sempre più sbilanciata in favore delle Desmosedici, la Ducati potrebbe tornare ad avere in futuro “solo” 6 moto in pista. Il matrimonio tra il campione di Tavullia e il suo storico team di Iwata potrebbe ristabilirsi. Jarvis punterà sullo storico rapporto con Valentino Rossi, che in Yamaha ha conquistato 4 Mondiali in MotoGP. Tuttavia il #46 ha fatto capire di non essere esaltato dalle performance attuali della M1. Date una occhiata alla 100 Km dei Campioni: Valentino Rossi e Luca Marini battuti, ecco da chi.
Tutto dipenderà dai risultati di Fabio Quartararo e Franco Morbidelli nel 2023. El Diablo ha chiesto a gran voce un motore più potente per lottare, nuovamente, per la corona iridata. Il primo prodotto dell’Academy VR46, invece, ha fatto una enorme fatica nella sua prima stagione completa in sella alla nuova M1. Jarvis ha fatto capire che è troppo presto per trovare un accordo con il Dottore. La Yamaha, comunque, vorrebbe avere al più presto una squadra satellite nel Campionato del Mondo MotoGP. La strada più percorribile nel 2024 sembra quella che porta a casa Rossi.