L’ex patron della F1 Ecclestone salta sul carro del vincitore e abbandona Hamilton. La considerazione nei suoi confronti è pesante.
Da abile affarista quale è Bernie Ecclestone non si è mai posto il problema di saltare da un fiore all’altro. Ragion per cui, non appena un pilota si afferma come migliore del lotto, lui si affetta ad esaltarlo. E’ successo in passato e si sta ripetendo ora con Verstappen.
In una delle sue rare uscite pubbliche da quando ha deciso di defilarsi, il manager inglese ha elogiato l’olandese definendolo una sorta di salvatore della patria. Ovviamente il motivo riguarda la sua capacità di spezzare il dominio targato Mercedes.
Effettivamente la supremazia della Stella non ha fatto benissimo al Circus che, dal 2014 al 2020 era diventato scontato. A tratti noioso. Facendo scappare tanti tifosi dei motori.
Già il 2021, con una Red Bull più vicina, il pubblico era tornato a seguire ed appassionarsi. E nel 2022, quando nella mischia si è tuffata anche la Ferrari, gli spalti hanno tornato ad essere pieni come nell’epoca d’oro. Addirittura diversi circuiti hanno registrato il record di presenze.
Per tutto questo, dunque, il 92enne non ci ha impiegato ad entrare a gamba tesa su Hamilton. In realtà non è la prima volta che l’ex patron se la prende con il connazionale.
Oltre ad averlo dato per pronto al ritiro, lo aveva definito bollito e sorpassato. Aggiungendo un’ulteriore stoccata al momento dell’annuncio del rinnovo con le Frecce d’Argento. “Ha esteso il contratto solamente perché aveva sondato il terreno nel mondo della moda e della musica, ha capito che è difficile guadagnare tanto come si fa in F1“.
In poche parole, per zio Bernie, Lewis sarebbe in griglia soltanto per una questione di denaro.
Al di là del parere tranchant sull’asso di Stevenage, lo storico creatore del Circus per come lo conosciamo ha evidenziato, come detto, le qualità dell’attuale iridato in carica, meritevole di aver saputo insaporire gare diventate senza gusto e di aver portato un’audience inedita. Quel popolo arancione di tutte le età che è diventato protagonista assoluto del weekend.
Per Ecclestone la F1 deve tutto a Verstappen
Interrogato dal De Telegraaf, magari con un po’ di sana ruffianeria, l’imprenditore, attualmente in attesa di processo per evasione fiscale, lo ha dichiarato chiaro e tondo. “Lo sport deve ringraziare Max“, le sue parole. “E’ un vero racer. E quando scende in pista fa ciò che deve. Combatte. E i tifosi aspettavano qualcuno del genere da tempo“, ha asserito convinto e ammirato dal carattere battagliero e pronto a gettare il cuore oltre l’ostacolo del figlio d’arte, a differenza dei recenti predecessori, decisamente più ragionieri.
Non fosse abbastanza, il dirigente si è soffermato sul numero di titoli vinti da Hamilton, ovvero sette come Michael Schumacher. Ebbene a dispetto delle attese, non ha augurato al #44 di diventare il più forte di sempre, bensì al #1. “Tutto dipenderà dalla macchina. Ma se la scuderia austriaca sarà capace di fornirgli un’auto valida, non vedo perché non dovrebbe proseguire ad avere successo. Personalmente mi auguro possa battere il primato relativo al numero di coppe“, si è esposto a favore del talentuoso corridore di Hasselt.