Non è ancora finita la festa per Pecco Bagnaia, il quale continua a godersi il titolo. Ora è al pari di Valentino Rossi per un altro motivo.
Inverno di preparazione alla nuova stagione per Pecco Bagnaia, ma stavolta c’è qualcosa di ben diverso rispetto al passato. Il rider torinese si è finalmente tolto il peso che si portava avanti da qualche anno, riuscendo a diventare campione del mondo della MotoGP per la prima volta in carriera.
La sua è stata una vera e propria impresa per una serie di motivi, ed il tutto prescinde dalla superiorità della Ducati, che in molti hanno usato come spiegazione al successo del nostro Pecco. Prima di tutto, si è trattato del ritorno al titolo iridato di un rider italiano su moto italiana, cosa che riuscì per l’ultima volta a Giacomo Agostini nel 1972 su MV Agusta, esttamente mezzo secolo fa.
A ciò va aggiunto anche il fatto di aver riportato sul tetto del mondo tra i piloti la Ducati, che dal 2007 attendeva la sua rivincita, da quando Casey Stoner la condusse al titolo per la prima volta dall’arrivo in MotoGP. Ultimo, ma non per importanza tra i motivi elencati, c’è anche la rimonta compiuta dopo una prima parte di stagione tremenda, che lo aveva portato ad essere distanziato di ben 91 punti da Fabio Quartararo dopo la caduta di Pecco avvenuta al Sachsenring.
Bagnaia ha avuto la freddezza di non perdersi d’animo, ed è andato a vincere subito dopo ad Assen, chiudendo la prima parte di stagione in netta ripresa. In seguito, dopo il mese e mezzo di sosta per le vacanze estive, sono maturati altri tre grandi successi consecutivi, che gli hanno permesso di incollarsi al campione del mondo in carica in classifica mondiale.
La Ducati ha poi fatto il resto con uno sviluppo eccezionale, divenendo per distacco la miglior moto della griglia. Quartararo, cercando di andare oltre i limiti della Yamaha, ha commesso anche qualche errore, come la caduta di Phillip Island che è stata fatale per le sue ambizioni di titolo. Va detto che anche Pecco ha commesso qualche svarione, ma la superiorità della sua Desmosedici GP22 gli ha consentito di vincere il titolo nonostante una stagione non perfetta, soprattutto nella prima fase.
Il gran finale di Valencia è stato vissuto tutto d’un fiato, ma Pecco ha gestito tutto alla grande, portandosi a casa la tanto agognata corona iridata. Il pilota di Chivasso ha così potuto sfogare la sua gioia, nella consapevolezza di aver ammutolito gli scettici una volta per tutte.
Chiaramente, l’opera non è ancora compiuta, dal momento che nel 2023 arriverà al suo fianco Enea Bastianini, che già da pilota del Gresini Racing lo ha messo in grossa difficoltà durante l’anno. Il “Bestia” è stato ora promosso nel team ufficiale della casa di Borgo Panigale, e sarà molto interessante seguire il confronto tra questi due strepitosi talenti.
Bagnaia, il riconoscimento è da urlo dopo il titolo
Dopo la vittoria del titolo mondiale, la festa di Pecco Bagnaia è proseguita per tante settimane, con l’agendina sempre piena di impegni. Il rider torinese, a pochi giorni dal successo di Valencia, è stato ospite ad EICMA dove è stato accolto dal calore del pubblico, in visibilio per la presenza del pilota italiano e della sua meravigliosa Ducati, esposta con orgoglio nello stand della casa di Borgo Panigale. In seguito c’è stata anche la visita al presidente Sergio Mattarella ed anche al CONI.
Proprio in questi giorni, Pecco è stato anche nominato cittadino onorario dal comune di Pesaro, con il sindaco Matteo Ricci che ha voluto commentare l’evento lodando il ducatista per i risultati conseguiti: “Tutti abbiamo festeggiato enormemente per la splendida vittoria di Pecco, il quale è riuscito a riportare il nostro motociclismo davanti a tutti dopo molti anni. Bagnaia è un grande talento, è cresciuto sotto la guida del più grande di tutti i tempi, vale a dire Valentino Rossi, nella nostra terra che si è confermata la Terra di Piloti e Motori. La cittadinanza è il giusto riconoscimento ad un campione che ha voluto scegliere di vivere a Pesaro“.
Bagnaia ha dunque eguagliato Valentino Rossi anche da questo punto di vista, dal momento che anche lo stesso “Dottore” aveva ricevuto tale riconoscimento tanti anni fa. Per Pecco, dopo questo ennesimo grande traguardo, è arrivato ora il momento di riposare per qualche giorno, visto che anche la 100 km dei Campioni è andata in archivio presso il ranch di Tavullia. Il campione del mondo deve ricaricare le batterie, in preparazione di una nuova stagione ricca di sfide.