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Formula 1

Dove si trova la tomba di Niki Lauda? Ecco tutte le informazioni

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Francesco Domenighini

Niki Lauda è stato uno dei più grandi piloti nella storia della F1, per questo motivo la sua morte è stato davvero un momento straziante.

Ci sono dei piloti che sono stati in grado di entrare a far parte della storia della Formula 1 e altri invece che hanno scritto delle pagine davvero uniche inarrivabili, con Niki Lauda che può essere considerato uno dei campionissimi in grado di essere entrati a far parte di quello Olimpo di leggende inarrivabili nel mondo delle quattro ruote.

Niki Lauda (ANSA)

Non ci sono dubbi che uno degli sport maggiormente amati in tutto il mondo sia quello legato alla realtà dei motori, con la Formula 1 che sicuramente è il suo grande fiore all’occhiello.

I campionissimi che hanno potuto rendere grande questa disciplina e questa federazione sono davvero indimenticabili, tanto è vero che sono stati in grado di poter diventare veramente immortali.

Gli anni 70 sono stati un periodo davvero molto importante per la Formula 1, in particolar modo per quanto riguarda le novità legate alla sicurezza dei piloti, anche per colpa di una serie di incidenti che potevano finire in maniera ben peggiore.

La morte di Jochen Rindt, l’unico pilota in grado di vincere il Mondiale una volta già morto nel 1970, drizzò le antenne di tutta la Federazione, ma al momento che viene sicuramente ricordato maggiormente dalla grande pubblico è l’incidente di Niki Lauda al Nurburgring.

La fortuna però assistette davvero moltissimo il fenomeno austriaco, con la sua Ferrari che nel 1976 era la monoposto campione del mondo in carica.

A tirarlo fuori dalla sua monoposto in fiamme fu l’ex compagno di squadra Arturo Merzario, quello che avrebbe dovuto diventare il primo pilota della Ferrari assieme a Clay Regazzoni, prima dell’avvento proprio dello stesso Lauda.

Per fortuna però la situazione non degenerò e Lauda riuscì a tornare in pista già al termine di quella stagione, pur non riuscendo a vincere il titolo di ridato che andò nelle mani dell’inglese James Hunt in McLaren.

La storia del Computer austriaco, questo era il suo soprannome quando gareggiava data la sua straordinaria abilità nel calcolare qualsiasi tipo di rischio, continuò con alcuni straordinari risultati, con i successi nel Mondiale del 1977 con la Ferrari e del 1984 con la McLaren che lo portarono così a quota tre titoli.

Lauda fu uno di quelli che non mollò davvero mai la Formula 1, infatti cercano in tutti i modi di rimanere al suo interno dimenticando il suo amore viscerale per la Ferrari e collaborando sempre con le principali rivali del Cavallino.

Si trattava infatti di una straordinaria storia d’amore tra due innamorati che si amavano alla follia, ma erano rimasti troppo scottati dalle delusioni del passato, ma alla fine Niki è sempre rimasto un cuore Ferrari.

La morte di Niki Lauda fu un momento davvero triste per tutti quanti gli appassionati del mondo della Formula 1, con la data del suo decesso che è segnata a 20 maggio 2019 in un ospedale a Zurigo.

In breve tempo venne dunque trasportato all’interno del cimitero di Heiligenstadt nella sua Vienna, la città che lo aveva visto nascere, crescere e muovere i primi passi da pilota di automobilismo.

In pochi però sanno la decisione è incredibile di Lauda, perché proprio nel momento della fine della sua vita decise di riappacificarsi definitivamente con il mondo Ferrari.

Lauda sepolto a Vienna: addosso ha la tuta della Ferrari

Il 1977 fu un anno davvero molto complicato per Niki Lauda, dato che moltissimi ingegneri della Ferrari lo ritenevano ormai un ex pilota incapace di superare le proprie paure dell’incidente al Nurburgring.

Questo dunque fece prendere una decisione drastica al pilota austriaco, infatti dopo aver vinto il Mondiale di quella stagione non corse le ultime due gare ormai ininfluenti e se ne andò dal mondo del Cavallino.

Nel corso della propria carriera non ebbe davvero mai belle parole nei confronti della Ferrari, nonostante non perse mai occasione di poter omaggiare la Rossa ogni qualvolta riusciva a vincere il Mondiale.

Tutti quanti sapevano però che la Ferrari era il suo vero grande amore e non era ancora stato in grado di poter digerire quell’addio turbolento, ma una volta terminata la sua vita fece una straordinaria richiesta.

Lauda infatti chiese ottenne dalla propria famiglia di poter essere sepolto nel cimitero di Vienna con addosso la tuta della Ferrari del suo primo titolo Mondiale nel 1975.

La pietra sopra dunque è stata definitivamente posta dallo stesso Niki, perché è innegabile il fatto che lui sia stato in grado di scrivere pagine eroiche e memorabili nella storia della Rossa.

Il suo successo nel 1975 arrivò infatti dopo un digiuno di ben 11 anni, con la sua classe e il suo talento davvero inarrivabili furono un qualcosa davvero di epico e da raccontare alle generazioni future, per questo motivo non poteva assolutamente che finire con il Rosso nel suo cuore la storia su questa Terra di Niki Lauda.

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Francesco Domenighini

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