L’autovelox ed il photored sono due strumenti che fanno da spauracchio per gli automobilisti. Scopriamo cosa cambia tra i due.
Uno degli strumenti che maggiormente terrorizza gli automobilisti è sicuramente l’autovelox, utilizzato da decenni ormai per rilevare le infrazioni sui limiti di velocità. Le famose multe però, non fanno altro che causare polemiche in tempi recenti, visto l’utilizzo che viene fatto del denaro raccolto tramite le sanzioni pecuniarie.
Infatti, a causa dell’inflazione, queste ultime aumenteranno di circa l’11% proprio a partire da questi giorni, al punto che alcuni esponenti politici hanno subito richiesto un intervento da parte del Governo per fermare questi rincari. Uno di loro è Simone Baldelli, membro del partito Forza Italia, che sta cercando di sollecitare l’esecutivo per una revisione della situazione.
Tutti siamo al corrente della terribile crisi economica che sta affliggendo tutto il mondo occidentale dopo il Covid-19 e la guerra tra Russia ed Ucraina, ed un altro aumento su un tema delicato come quello delle multe non può che causare ulteriori malcontenti. Come dicevamo in apertura, le sanzioni pecuniarie vengono ormai troppe volte dai comuni per fare cassa, senza investirli in un qualcosa che possa essere utile per le nostre strade.
Le sanzioni non sono un deterrente per gli incidenti stradali, drammaticamente aumentati negli ultimi tempi e tornati ai livelli di pre-pandemia, e soprattutto, vengono utilizzate dagli enti per risanare i debiti amministrativi. Il caso che ha maggiormente fatto imbufalire i cittadini è sicuramente quello di Bologna, dove il limite di velocità è stato abbassato a 30 km/h, una limitazione che poteva essere utile con le auto di quarant’anni fa.
La situazione delle strade è sempre più disastrata, e proprio su di esse si dovrebbe intervenire per cercare di migliorare la sicurezza, sfruttando i soldi incassati dalle multe. In Italia, ovviamente, ciò non accade, e le postazioni con autovelox sono in continuo aumento, ma è chiaro che così i problemi non verranno mai risolti.
Nella giornata odierna, andremo ad affrontare un argomento curioso, svelandovi le differenze tra le famose “macchinette” ed i photored, che molti di voi potrebbero non aver mai sentito nominare. Nelle prossime righe porremo fine alle vostre curiosità, anche se la cosa non vi farà di certo felici.
L’autovelox è lo strumento più comune, quello che tutti gli utenti della strada conoscono, loro malgrado. Esso è in grado di controllare la velocità dei veicoli che gli passano davanti, riuscendo a capire quando viene superato il limite previsto per quel tratto di strada. In quel caso, scatta in automatico la multa, che poi viene recapitata presso l’indirizzo di abitazione del conducente con tanto di verbale delle forze dell’ordine.
Esistono ben quattro tipi di autovelox: con fotocellula, radar, laser e video. Il primo è quello che ha una forma allungata ed è montato su una sorta di cavalletto, il laser è invece tenuto in braccio da un operatore presente sul posto, dunque, da una forza di polizia. Quello video è invece il più difficile da controllare, anzi, possiamo dire tranquillamente che è impossibile scampargli.
Infatti, è posizionato all’interno delle pattuglie, e gli agenti possono così seguire le altre auto e capire la loro velocità di crociera. Una volta trovato un conducente che eccede i limiti, viene mostrata la paletta e gli viene ordinato di fermarsi, facendo scattare nell’immediato la sanzione pecuniaria.
Quello radar è invece il meno frequente da trovare, dal momento che valutano la velocità in merito ad un eco legato ad un segnale radar. Essi devono essere segnalati per legge prima di essere incontrati sulle strade, in modo da consentire alle auto di frenare in anticipo evitando vere e proprie inchiodate, le quali favoriscono pericolosi tamponamenti ed incidenti in generale.
Il photored, invece, è utilizzato per rilevare le infrazioni ai semafori. I suoi rilevatori sono posti in alto, ed è sincronizzato con i tempi del semaforo. Se avviene un’infrazione, il photored scatta una foto in cui è ben visibile l’auto incriminata, con tanto di targa e, soprattutto, del momento in cui c’è il passaggio con la luce rossa accesa. In questo caso, la multa è molto pesante, ed inoltre c’è la sottrazione di ben 6 punti sulla patente di guida.
Si tratta di strumenti sempre più all’avanguardia, che rendono la vita molto difficili agli automobilisti più scalmanati e spericolati. Come dicevamo in apertura, le multe, sempre più costose, potrebbero portare gli utenti ad essere più prudenti, ma ciò non è affatto una cosa scontata, che spesso, infatti, non si verifica. Vedremo cosa accadrà nei prossimi mesi.
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