Eddie Irvine è stato uno degli storici secondi piloti della Ferrari e nel 1999 andò davvero molto vicino a vincere il titolo Mondiale in F1.
Correre per la Ferrari è sempre stato il sogno di tutti i piloti che iniziavano l’avventura nel mondo della Formula 1, ma riuscire a sfiorare anche un titolo mondiale come ha fatto Eddie Irvine è un qualcosa che ti permette di entrare nella leggenda, con il nordirlandese che oggi ha cambiato ancora completamente vita.
Diventare il secondo pilota di Michael Schumacher è sempre stato molto difficile, perché il Kaiser non ha mai accettato interferenze nel suo lavoro, con la sua volontà di dominare in assoluto i rivali e i compagni che non ha lasciato mai scampo.
Una delle grandi caratteristiche del tedesco infatti è sempre aver avuto dei secondi piloti che difficilmente hanno potuto lottare per il titolo mondiale, ma qualcuno ci è riuscito.
Non ci sono dubbi che, tolta la parentesi finale in Mercedes con Nico Rosberg, il miglior secondo pilota che ha avuto accanto a sé Michael Schumacher nella propria carriera sia stato Eddie Irvine.
Il nordirlandese infatti è stato il secondo per i primi quattro anni dell’avventura di Michael in Ferrari, con il suo anno di grazia che fu il 1999 grazie a una serie di sfortunati eventi.
Quello avrebbe dovuto essere l’anno della Rossa, con il ventennale dell’ultima vittoria di Jody Scheckter che sembrava davvero poter far terminare il digiuno, ma il gravissimo incidente subito alla Schumacher a Silverstone tolse completamente il tedesco dai giochi.
A quel punto la Ferrari doveva puntare su Irvine per poter vincere il mondiale e strapparlo dalle mani della McLaren di Mika Hakkinen, tanto è vero che l’ex pilota della Jordan in una straordinaria rimonta che lo portò in vetta al Mondiale a una gara dal termine, subito prima del Gran Premio del Giappone.
Purtroppo nell’ultima tappa a Suzuka non ci fu il tanto atteso finale, con il terzo posto che non fu sufficiente per poter ribattere alla vittoria del finlandese e dunque quel secondo posto finale è ancora oggi davvero molto amaro.
Il fatto che Irvine fosse andato davvero molto vicino al titolo Mondiale, ricordiamo infatti come le sue quattro gare vinte in Formula 1 arrivarono tutte nel 1999, impose alla Ferrari il cambio della guardia, per questo motivo nel nuovo millennio arrivò Rubens Barrichello.
Intanto Irvine decise di passare così alla Jaguar, una vettura che portò a ottimi risultati per tre anni, con due meravigliosi terzi posti nel 2001 a Montecarlo nel 2002 a Monza, ma dopo quell’impresa decise di mollare
Adesso Irvine ha deciso di cambiare completamente vita e ricordiamo inoltre come il nordirlandese sia stato anche un grande donnaiolo.
Fu famosa e fece molto scalpore anche la sua relazione con Pamela Anderson, con lui stesso che la definì incredibilmente la donna più simpatica con la quale fosse mai stato.
Una volta terminata la sua carriera in Formula 1 nel 2002 Irvine decise di lasciare completamente il mondo delle corse, tanto è vero che divenne il proprietario di un’azienda che produceva software per il computer.
L’azienda andò per il meglio per diversi anni, con Eddie che ancora oggi ne è il suo proprietario, ma non possiamo dimenticare come ancora oggi continui sempre di più a far parlare di sé.
Nel corso della propria carriera ha avuto l’opportunità anche di poter partecipare a dei tornei di poker televisivi nei quali venivano presentati personaggi famosi, con i suoi risultati che non furono nemmeno così negativi.
Oggi però ha anche un’altra attività e ha deciso di rientrare a tutti gli effetti nel mondo dello sport, dando vita alla Eddie Irvine Sport con la sede legale in quel di Bangor, in Galles, dove possiede diverse attività.
Tra le principali sono state le realizzazioni di un campo sportivo con diversi campi da calcio, alcune piste di go kart ed infine la voglia di poter sfruttare il paintballing.
Quello che però nessuno può immaginare è che i guadagni nel corso della propria carriera, tra quelli della Formula 1 e quelli imprenditoriali, hanno permesso addirittura a Irvine di poter comprare un’isola nelle Bahamas completamente a sua disposizione.
Insomma non possiamo assolutamente dire che Irvine non si sia goduto la vita al massimo, ma d’altronde anche lui è sempre stato uno di quelli che non ha mai negato di amare questo tipo di esistenza.
La sua carriera automobilistica è stata di luci e ombre, con quel 1999 che sicuramente ha rappresentato ampiamente il suo apice assoluto, un traguardo che probabilmente non avrebbe mai pensato di raggiungere in Formula 1, ma quell’annata gli ha permesso così di poter entrare a tutti gli effetti nel cuore di tutti i tifosi della Ferrari della Formula 1.
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