Max Verstappen inizia ad essere paragonato ai grandissimi di questo sport. L’ex campione di F1 esalta il figlio di Jos sul mondiale 2022.
Un Max Verstappen imperiale ha chiuso la stagione di F1 targata 2022 con l’ennesima vittoria, la numero 15 di questo campionato. Nessuno aveva mai vinto tanto in passato in una singola annata, ed anche il primato di Sebastian Vettel e Michael Schumacher, che ne vinsero ben 13 nel 2013 e nel 2004, è stato abbattuto, in occasione del GP del Messico.
Contro uno così si fa davvero fatica a pensare di poter vincere, ed anche per il 2023 il favorito numero uno sarà proprio il figlio di Jos. L’olandese, dopo il trionfo di Abu Dhabi, ha confermato che anche tra pochi mesi si ripresenterà al via del nuovo campionato ancora con il #1 sulla scocca della sua Red Bull, rinunciando al “suo” 33, che lo ha reso celebre in tutto il mondo e con il quale si è preso il primo titolo la passata stagione.
Verstappen ha davvero in mano la F1 a questo punto, con due mondiali vinti e 35 vittorie ottenute a 25 anni appena compiuti. Non tutti possono vantare risultati simili, e di questo passo potrebbe diventare anche il più grande di sempre, mettendo nel mirino anche Lewis Hamilton e Michael Schumacher.
La Red Bull appare infatti inarrivabile, e dobbiamo ricordare che questo ciclo tecnico andrà avanti per altre tre stagioni, prima che nel 2026 arrivi la rivoluzione sul fronte delle power unit. Da ora alla fine del 2025, le auto verranno soltanto evolute di anni in anno, mentre le unità propulsive resteranno congelate sul fronte prestazionale, con possibilità di interventi soltanto per incrementarne l’affidabilità.
Il discorso congelamento power unit è stata una vittoria politica clamorosa per la Red Bull, che ora ha davvero il dominio su tutti i campi. La Ferrari sembrava poter salire in cattedra visto lo strabiliante inizio di stagione di Charles Leclerc, ma poi si è capito che era soltanto un triste fuoco di paglia.
La più credibile sfidante di Verstappen e della squadra gestita da Christian Horner è sicuramente la Mercedes, con George Russell che ha salvato il bilancio portandosi a casa il successo in Brasile. Il team di Brackley ha spinto sino all’ultimo in tema di sviluppi, nel tentativo di avvicinarsi il più possibile alla RB18.
Tra la freccia d’argento e la Red Bull c’è comunque una netta differenza, ed anche ad Abu Dhabi, pur dominando, Super Max ha dato l’impressione di poter dominare la scena senza far vedere tutto il suo potenziale. La sua qualità di guida e le capacità di gestire la corsa in maniera perfetta hanno stupito anche un due volte campione del mondo, che non ha risparmiato complimenti all’olandese.
F1, Hakkinen elogia Verstappen per la vittoria del titolo
Mika Hakkinen e Max Verstappen ora sono in parità in termini di titoli mondiali vinti. L’ex iridato finlandese, padrone della F1 nel 1998 e nel 1999 con la McLaren-Mercedes, è uno di quei piloti che è rimasto nel cuore dei tifosi, persino in quelli della Ferrari che lo hanno sempre rispettato per via del suo temperamento educato ed elegante.
Hakkinen, sulla sua rubrica per “UniBet“, ha descritto la stagione dell’olandese, facendo un parallelo molto interessante con la McLaren-Honda del 1988, guidata da Ayrton Senna ed Alain Prost, i quali dominarono quel campionato: “Nel 1988, Alain Prost e Ayrton Senna hanno vinto insieme 15 gare su 16 per la McLaren. Max, invece, è riuscito a farlo da solo per la Red Bull, è stato fantastico. Non gli è mai mancata la velocità, ma soprattutto la costanza. La macchina è stata molto forte per tutto l’anno, e sono stati molto bravi a risolvere in fretta i problemi di affidabilità delle prime gare. Sono stati incredibili“.
Parole che non lasciano spazio ad interpretazioni quelle di Hakkinen, due volte campione del mondo di F1 e sempre molto vicino all’ambiente del motorsport. Tralasciando per un attimo le tifoserie ed i pareri del pubblico viziati da antipatie, non è corretto non affermare che Verstappen non sia il migliore in questo momento. Dopo la vittoria del primo titolo, il figlio di Jos è divenuto una macchina da guerra, che non è più capace di commettere errori, e che porta sempre a casa il risultato che conta.
Nel 2023 occorre sperare che la Red Bull non si ripresenti al via con un siluro del calibro della RB18, perché altrimenti non ci sarà nulla da fare per la concorrenza. Super Max è riuscito, spesso, a vincere con un’auto inferiore, e regalargliene una migliore rispetto ai rivali sarebbe una mazzata per l’interesse verso questo sport. Ferrari e Mercedes sono avvisate già da ora.