Il talent scout della Red Bull Marko prova ad immaginare come sarà il 2023 della F1 e su Hamilton pare non nutrire dubbi.
Per la Red Bull la stagione 2022 si è rivelata più semplice del previsto. Le difficoltà accusate in termini di affidabilità al principio, sono state presto risolte grazie al provvidenziale intervento di Adrian Newey che, con le sue solite intuizioni, ha provveduto ad alleggerire l’auto e a renderla più performante. Il risultato sono 17 successi di gara su 22 GP disputati. Quindici a firma di Verstappen, a Suzuka laureatosi per la seconda volta consecutiva campione del mondo, e due di Perez.
Un dominio nel verso senso del termine, reso ancora più plateale dai numeri in classifica. Se nei costruttori ha terminato con 759 punti contro i 554 della Ferrari, tra i piloti Max ha avuto la meglio su Leclerc con 454 lunghezze a 308.
Cifre imbarazzanti soprattutto per la concorrenza che, praticamente, non è esista. La Rossa infatti si è aggiudicata appena quattro round, tre con Charles e uno con Sainz. Mentre la Mercedes è arrivata davanti a tutti soltanto in Brasile con Russell.
Detta così uno potrebbe pensare che per gli energetici il prossimo anno sarà una passeggiata. E che ci si trovi davanti ad un nuovo periodo di supremazia come lo è stato di recente quello della Stella, ma per Helmut Marko non sarà così.
Marko teme Hamilton e la sua sete di rivincita
Secondo il consulente del team con sede a Milton Keynes, la strada verso la conferma sarà tutt’altro che in discesa. A suo avviso, infatti, il Cavallino venderà cara la pelle. E le Frecce d’Argento peggio ancora. Le regioni sono principalmente due: Lewis Hamilton farà di tutto per mettere le cose in chiaro dopo il trauma subito ad Abu Dhabi, nonché un’annata appena conclusa al di sotto delle attese.
Parlando a SportBild, il 79enne si è dunque prefigurato un campionato all’insegna della fuga dall’inglese più agguerrito che mai. Il non aver conseguito vittorie nel 2022 lo ha reso affamato e la volontà espressa di proseguire ancora a lungo nel Circus ne sarebbe la dimostrazione.
“La Ferrari è forte, ma la Mercedes avrà a sua disposizione un pacchetto più competitivo. Inoltre può godere di un corridore come Ham, che è ancora ad un livello altissimo. Certo, anche gli italiani hanno dalla loro il monegasco, tuttavia commette ancora troppi errori“, ha scandagliato il futuro prossimo della massima categoria.
L’ultimo segno lasciato in corsa dal #44 data dicembre 2021, in Arabia Saudita. Anche per questo il cacciatore di talenti si è detto convinto che dal Bahrain il prossimo 5 marzo, il sette volte iridato si presenterà con tutta un’altra marcia. A patto ovviamente di essere assistito da una monoposto meno estrema della W13 che, con le sue pance piatte, non ha certo aiutato.
“Pur essendo cresciuti nell’ultima parte della stagione, sono ancora un po’ indietro. Ma avranno a disposizione più ore in galleria del vento rispetto a noi. Ad ogni modo non sono preoccupato. Noi stiamo andando nella giusta direzione e Max è il driver più in forma del lotto“, ha terminato la sua disanima sfoggiando una certa sicurezza.