La statistica di F1 che vede protagonista Charles Leclerc è davvero impietosa e riflette la difficile stagione vissuta in Ferrari.
Le qualifiche sono sicuramente un momento fondamentale nel weekend di F1, perché grazie a esse si può fin da subito ottenere un sostanziale vantaggio partendo così davanti a tutti e provando a comandare fin dalle prime battute la gara, ma anche ottenere una “semplice” prima fila può essere determinante.
La stagione 2022 si è conclusa ancora una volta con la vittoria di Max Verstappen, con il fenomeno olandese che ha dato prova per l’ennesima volta del suo grandissimo talento e della sua classe in pista.
Eppure non è stato lui l’uomo delle Pole Position in questa stagione, bensì quel Charles Leclerc che si è confermato anche in questa annata un vero e proprio mago del sabato, dimostrandosi ancora una volta uno dei migliori piloti al mondo.
Purtroppo la Ferrari di questa stagione non è stata in grado di avere la continuità sperata e soprattutto in pista è stata troppe volte una vettura assolutamente inadatta per poter disputare grandi gare in maniera costante.
Sicuramente sono state Red Bull e Ferrari le due vetture migliori della stagione, con i risultati che parlano chiaro e nonostante in molti fossero convinti che la rivoluzione dettata dalle nuove monoposto con l’effetto suolo avrebbe ribaltato completamente il mondo della F1.
Molto più equilibrio e soprattutto tante Scuderie in grado di poter stupire, un po’ come accadde nel 2012 con sette piloti diversi in grado di vincere un Gran Premio nelle prime sette gare.
Invece se diamo uno sguardo alla classifica legata alle prime posizioni nel Mondiale ci rendiamo conto come in realtà la stagione sia stata davvero segnata dal grande dominio di Ferrari e Red Bull, tanto è vero che la griglia di partenza ha quasi sempre visto Charles Leclerc e Max Verstappen.
Se il monegasco dunque con le soli Pole Position si dimostra dominatore e vincitore solitario, per quanto riguarda la prima fila il primato lo deve condividere proprio con il due volte campione del mondo.
In totale sono state ben 14 a testa le situazioni nelle quali abbiamo potuto ammirare questi due straordinari campioni in pista capaci di poter chiudere davanti a tutti al sabato, dimostrando così ancora una volta la loro immensa superiorità.
Naturalmente non deve sorprendere se subito alle loro spalle ci sono i loro scudieri, anche se in questa circostanza è Carlos Sainz a dare alla Ferrari quel punticino in più che le permette di essere stata la migliore del Mondiale.
Infatti lo spagnolo ha totalizzato nel 2022 un totale di sei prime file contro le cinque di Sergio Perez, ma va detto che per tutti e quattro i continui cambiamenti delle posizioni a causa delle penalità hanno sicuramente influito.
Oltre a Red Bull e Ferrari però c’è stato davvero il vuoto in qualifica e solamente in cinque circostanze abbiamo potuto assistere a una vera e propria rivoluzione in griglia di partenza.
Non solo Red Bull e Ferrari: in F1 poche prime fila a sorpresa
A dirla tutta una vera grande sorpresa nel constatare le prime fila della stagione 2022 c’è ed è innegabile, ovvero la totale assenza da questa classifica per Lewis Hamilton, con il sette volte campione del mondo che ha vissuto davvero la stagione dei suoi record negativi.
A tenere alto l’onore della Mercedes ci ha pensato il compagno di Scuderia, ovvero quel George Russell che ha saputo anche strappare due Pole Position e in totale si è ritrovato in prima fila in tre occasioni.
A questo punto però non si può però non parlare delle due più grandi sorprese in positivo di questa stagione, gli unici due che sono stati in grado di poter dare fastidio al sabato alle tre regine della Formula 1.
Partiamo dal caso più eclatante, ovvero quello di Kevin Magnussen e della sua Haas in occasione delle qualifiche in Brasile, con l’unica pecca è che in quella circostanza la qualifica servì per dare la prima posizione solo nella Sprint Race.
Chi invece fu in grado di partire proprio dalla prima fila alla domenica è stato l’eterno e immortale Fernando Alonso, con l’asturiano che continua ancora oggi a essere uno dei più grandi piloti al mondo, con la sua classe che gli ha così permesso di poter scrivere altre pagine leggendarie della sua storia.
A Montreal non era per nulla semplice riuscire a prendersi la prima fila, ma quando si è un due volte campione del mondo vuol dire che si è sempre in grado di estrarre il cappello da cilindro e per la prima volta nella storia della Alpine, la Scuderia francese ha saputo ottenere una prima fila in qualifica.