Il passaggio in Aston Martin ha galvanizzato Alonso che adesso crede di poter aggiungere una coppa importante in bacheca.
Snocciolando i numeri, la classifica generale ci dice che l’Alpine nel 2022 ha chiuso al quarto posto con 173 punti, mentre l’Aston Martin ha terminato settima con appena 55 lunghezze. Già solo così, il passo compiuto da Fernando Alonso che il prossimo anno correrà per la verdona, dovrebbe essere considerato indietro più che avanti. Ed invece, lo spagnolo si è fatto talmente convincere dalla bontà del progetto presentato dal patron Lawarence Stroll, ha credere addirittura di poter conquistare il campionato.
Considerato il congelamento di buona parte delle componenti della vettura, ci chiediamo come possa verificarsi una simile trasformazione, ma la speranza è l’ultima a morire.
Rientrato nel Circus dopo due anni di pausa, il Samurai ha dato prova di non perso nulla dello smalto e della determinazione che lo avevano contraddistinto in passato. E in ogni occasione utile ha sfidato i più giovani con ruota a ruota senza esclusione di colpi.
La sua fame di successo e le sue abilità, tuttavia si sono scontrate di frequente con la scarsa affidabilità della monoposto. Tanto che di ritiri per défaillance tecniche, nel 2022, ne ha accumulati ben cinque.
Alonso sogna il rilancio in Aston Martin
Terzo in Qatar nel 2021, nell’annata da poco conclusa ha ottenuto come miglior risultato tre quinti posti in Inghilterra, in Belgio e in Brasile. Troppo poco per farlo stare tranquillo.
“Anche quando mi è capitato di ottenere un discreto piazzamento non mi sentivo a mio agio“, ha confidato alla BBC. Non a caso l’asturiano prima della fine del Mondiale, aveva ripetuto più volte di non vedere l’ora che cambiare squadra.
Facendo un bilancio delle due recenti annate con l’equipe di Enstone, Alo ha riconosciuto di essere lui stesso mancato in certi frangenti. “Inizialmente ero io a non essere al 100%. Il rientro, infatti, non è da sottostimare. Ti ci vogliono un po’ di corse prima di riprendere la mano. Poi però ho sono cresciuto e adesso mi sento ad un buon livello, nonché pronto per una nuova avventura“, ha sostenuto.
Sebbene il suo ultimo successo in un GP dati 2013 con la Ferrari al Montmelo, il driver di Oviedo non teme di puntare in alto. Il target deve essere sempre e comunque alto. “Il pensiero di poter vincere un altro Mondiale è ciò che mi dà motivazione. Ed è per questo che voglio ritenerlo fattibile. Forse non nel 2023. Ma nel futuro. In Aston non partono più da zero. Per cui dopo aver fatto dodici mesi di esperienza, l’asticella può essere alzata“, ha proseguito ottimista in merito alla chance di rimettersi in gioco seriamente, per posizioni pesanti.
A dargli morale anche il buon livello dello staff presente nel team di Silverstone. “Hanno un ottimo personale, grandi talenti e strutture nuove. Di conseguenza penso di essere arrivato al momento giusto per potermi laureare campione per la terza volta“, ha rilanciato il proprio proposito, non buttando nemmeno via l’ipotesi di una sua conversione a dirigente della ex Racing Point, per poter celebrare dall’altro lato della barricata, o almeno capire che effetto fa gestire.