La Red Bull ha sviluppato in maniera perfetta la RB18, ma c’è ancora un gran margine da tirare fuori. L’ingegnere mette in guardia tutti.
In casa Red Bull non c’è tempo per festeggiare troppo a lungo la vittoria del campionato piloti con Max Verstappen e costruttori, maturato grazie al perfetto lavoro di scudiero di Sergio Perez. Mandata in pensione la RB18, è tempo di pensare al nuovo anno, ed è già sicuro che la monoposto che verrà sarà un pesante sviluppi di quella che ha dominato il campionato appena terminato.
Come abbiamo più volte sottolineato, la prima monoposto del team di Milton Keynes ad effetto suolo non ha avuto un percorso facilissimo, visto che l’inizio della stagione era stato dominato dalla Ferrari di Charles Leclerc. La RB18 soffriva di un peso eccessivo, ben lontano dal limite imposto dalla FIA per le nuove F1, fissato a 798 kg senza carburante e pilota a bordo.
Ciò ha portato la Red Bull a dover correre le prime tre gare con un bilanciamento molto precario, che ha messo alla frusta le gomme. Il primo pesante step è arrivato ad Imola, con un pacchetto di aggiornamenti che ha consentito a Verstappen e Perez di gareggiare con 4-5 kg in meno rispetto alle tappe inaugurali.
I risultati si sono subito visti, con Super Max che dominò sia la Sprint Race che la corsa domenicale, guidando la doppietta davanti al suo compagno di squadra. Il campione del mondo si è poi ripetuto a Miami, ma la Ferrari aveva comunque retto il colpo, sotto il profilo delle performance, grazie agli sviluppi introdotti a Barcellona.
Il secondo pacchetto portato a Silverstone non ha dato subito i risultati sperati, con Verstappen che scartò il nuovo fondo. Dalla Francia in poi le cose sono tornate a funzionare secondo i piani, e la differenza con i rivali è emersa tutta in Belgio. Sfruttando altri aggiornamenti ed un nuovo sistema ibrido della Honda, Super Max ha iniziato a demolire tutti, chiudendo il mondiale con un mese e mezzo di anticipo rispetto all’ultimo appuntamento di Abu Dhabi.
Riguardo alla questione del peso, si è discusso molto anche del telaio alleggerito, che sarebbe dovuto essere portato dal team di Milton Keynes a Singapore. Stando alle parole di Helmut Marko e Christian Horner, questa novità non sarebbe mai stata montata sulla RB18, ma ci sono dubbi al riguardo.
Nelle ultime ore stanno emergendo delle voci inquietanti per la concorrenza, perché pare che la vettura 2022 sarebbe stata comunque molto lontana dal peso minimo. Ciò significa che la RB19 potrebbe acquisire un vantaggio ancor maggiore sui rivali, sia in termini di bilanciamento che di guidabilità. Ecco cosa sta accadendo.
Red Bull, Pierre Wache annuncia nuove migliorie
La Red Bull sta progettando la sua nuova arma, la RB19. Max Verstappen punta dritto al terzo titolo mondiale consecutivo, il che indicherebbe un ciclo tecnico ormai affermato e la possibilità di cannibalizzare la F1 sino al 2025, anno in cui scadrà l’attuale regolamento relativo alle power unit.
Come detto in precedenza, uno dei problemi della RB18 era relativo al peso, ed il direttore tecnico del team di Milton Keynes, Pierre Wache, ha parlato proprio di questo aspetto a “RacingNews365“, allarmando la concorrenza riguardo ai miglioramenti che arriveranno sulla prossima monoposto.
Ecco le sue parole: “Stiamo lavorando molto sulle prestazioni, ma soprattutto sulla riduzione del peso. Non si tratta di un lavoro facile considerando i limiti imposti dal Budget Cap, ed è molto costoso come tipo di intervento. La RB18 è nata con gravi problemi di peso, eravamo addirittura a 20 kg di extra-peso rispetto ai limiti di regolamento“.
Wache ha poi aggiunto, non restando troppo sul vago, quanto si può ancora migliorare sotto questo punto di vista: “La RB18 è stata sviluppata cercando di ridurne il peso, e ne abbiamo tolto parecchio, ma non siamo ancora vicini al limite. Se siamo ancora 3-4 chili oltre? No, molto di più, potrebbero essere anche 10-12“.
Ciò significa che la RB19 potrebbe risultare molto più leggera rispetto alla sua progenitrice iridata, la quale ha vinto ben 17 gare sulle 22 in calendario. La differenza con i rivali, in questo senso, potrebbe aumentare a dismisura, anche se c’è fiducia nel fatto che Mercedes e Ferrari possano presentarsi al via del nuovo mondiale con dei progetti competitivi.
Le prime risposte ce le forniranno i test previsti in Bahrain tra il 23 ed il 25 di febbraio, ad una settimana esatta dalla gara inaugurale di Sakhir. L’attesa aumenta ogni giorno di più, ma è chiaro che la Red Bull sarà la grande favorita, con un Verstappen che è tutt’altro che sazio.