F1, Russell infierisce sulla Williams: colpo basso al suo ex team

L’attuale pilota della Mercedes, George Russell, ha lanciato una frecciatina alla sua ex squadra. Nel triennio in Williams ha avuto ben poche soddisfazioni.

Il driver della Mercedes ha vinto il suo primo Gran Premio di F1 al volante della Mercedes W13. Il nativo di King’s Lynn è stato in grado di andare oltre i limiti di una vettura non all’altezza della storia della casa teutonica. Lewis Hamilton, nonostante l’esperienza e i suoi 7 riconoscimenti iridati, non è riuscito a cogliere una singola vittoria nel 2022. George Russell è stato fenomenale nel riuscire a mantenere quasi sempre alta la concentrazione.

George Russell Mercedes F1 (Ansa Foto)
George Russell Mercedes F1 (Ansa Foto)

Nell’arco dell’intero campionato il #63 è stato di una costanza invidiale. Nelle prime nove gare della stagione ha sempre concluso in top 5. Anche grazie ad una maggiore propensione a vetture complicate non si è lamentato più di tanto. Il suo percorso in F1 è stato molto in salita, a differenza di altri attuali top driver. Max Verstappen ha trascorso poco più di un anno in una discreta Toro Rosso, mentre Charles Leclerc ha vissuto una sola stagione in un team cadetto. Nell’Alfa Romeo, comunque, ebbe l’opportunità di marcare i suoi primi punti in F1, sin dalle prime tappe. George, invece, dopo aver vinto tutto nelle categorie minori, è stato “parcheggiato” da Toto Wolff nel team di Grove.

Di prestigioso in Williams era rimasto solo il nome. La squadra era allo sbaraglio e le vetture non si sono mai rivelate all’altezza della categoria regina del Motorsport. Nella sua prima annata in F1 il pilota inglese terminò a zero punti. La sua prima grande chance la ebbe nel 2020, grazie ad un colpo di fortuna. La Mercedes era alla ricerca di un sostituto per la gara di Sakhir, a causa della positività al Covid-19 di Hamilton, e la squadra selezionò il giovane. Il passaggio dalla Williams alla Stella a tre punte fu clamoroso. Le sensazioni alla guida furono incredibili per l’inglesino. Nelle prime fase di GP dimostrò, in scarpe non sue, la stoffa del campione.

Umiliò l’ex compagno di squadra di Lewis Hamilton, il finlandese Valtteri Bottas, con un sorpasso d’applausi e senza un clamoroso pasticcio ai box, avrebbe stravinto. Quel giorno conquistò i suoi primi 3 punti in F1 ma rimase molto deluso del risultato finale. Ha dovuto pazientare ancora un altro anno in Williams prima di poter debuttare nella squadra teutonica. Nel suo ultimo anno a Grove il giovane conquistò 16 punti, calcando il secondo gradino del podio nel caotico appuntamento di Spa Francorchamps. In quell’occasione fu un podio dal sapore strano, non avendo realmente preso parte ad una battaglia domenicale.

La stoccata di George Russell

Si è rifatto con gli interessi nel 2022, precedendo in classifica piloti Carlos Sainz, al volante di una ottima F1-75, e il suo pluripremiato compagno anglocaraibico. Nel corso di una lunga intervista rilasciata a The Race, Russell ha confessato: “Ho imparato molto di più quest’anno di quanto ho imparato nel mio ultimo anno alla Williams”. Di sicuro l’ambiente in un top team è, clamorosamente, diverso. Russell si è confrontato con i migliori professionisti del settore, capaci di vincere otto mondiali costruttori di fila. La Mercedes ha sbagliato progetto, lanciando una vettura estrema. La wing car “senza pance” non si è confermata ai vertici, ma almeno ha permesso a Russell di togliersi la sua prima gioia in Brasile.

Quando sei tre anni nello stesso ambiente, lo stesso ingegnere, gli stessi meccanici, praticamente la stessa macchina, arrivi a un certo punto in cui impari sempre, ma non c’era niente di nuovo in arrivo sulla macchina”, ha ricordato l’ex Williams. Il team ha attraversato una pesante crisi, sotto la direzione di Claire, sino alla vendita agli investitori americani. La figlia del mitico Frank non riuscì a tenere alto il nome della squadra, investendo negli uomini sbagliati.

George Russell ha aggiunto che non vi era niente in più da imparare perché il processo, il modo in cui si approcciavano ai fine settimana di gara, erano esattamente gli stessi di sempre. Di sicuro in un mondo ideale un pilota come lui sarebbe riuscito ad emergere prima. Anzi avrebbe meritato di sostituire anni prima Valtteri Bottas. Quest’ultimo fu confermato solo perché era un ottima spalla per Hamilton. Il finlandese, da fido secondo, ha aiutato non poco il #44. L’arrivo di Russell ha stravolto le gerarchie. In Mercedes sembra esserci stato un passaggio di consegne. Il fatto che la Stella abbia conquistato un solo trionfo nel 2022 con il giovane è significativo. L’ex Williams dovrebbe ritrovarsi in una condizione ancora migliore nel 2023. Ecco cosa ha previsto.

Se arriviamo alla prima gara il prossimo anno e ci rendiamo conto di avere un’auto in grado di vincere, mi avvicinerò esattamente allo stesso modo. Tutto quello che faccio in questo momento è per le prestazioni e per cercare di ottenere le migliori performance possibili. Penso di avere abbastanza esperienza ora da sentirmi pronto a lottare per un campionato e ad essere in grado di gestire le sfide e le difficoltà che ne derivano. Ovviamente artisti del calibro di Lewis e Max hanno più esperienza in questo scenario”, ha concluso Russell.

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