La Mercedes viene dalla sua peggior stagione da quando la F1 ha abbracciato l’era ibrida. Una nuova regola può aiutare le frecce d’argento.
In casa Mercedes c’è tanta voglia di tornare al top, a seguito di un 2022 davvero difficile. Le premesse sembravano eccezionali attorno alla F1 W13, che si era presentata a Barcellona senza impressionare per le innovazioni. Tuttavia, le prime voci che circolavano nel paddock catalano facevano capire che soltanto in Bahrain si sarebbe vista la vera freccia d’argento, che ha poi confermato le attese.
In quel di Sakhir, Lewis Hamilton è sceso in pista con una vettura del tutto diversa, con un concetto definito “no sidepods”, vale a dire con le pance laterali praticamente inesistenti. Con le vecchie regole, un concetto del genere avrebbe potuto fare scuola per via della riduzione degli ingombri e per un maggiore utilizzo dell’aria, ma le F1 ad effetto suolo lavorano in modo del tutto differente e questo concept si è rivelato un flop.
Sin dai primi giri in Bahrain, questa monoposto ha messo in mostra un terribile porpoising, guaio che ha attanagliato il team di Brackley almeno sino all’estate, permettendo a Red Bull e Ferrari di dominare la scena senza alcun problema. Hamilton è salito sul podio alla prima tappa solo grazie al doppio ritiro di Max Verstappen e Sergio Perez, per poi vivere una primavera da incubo, restando alle spalle anche di George Russell.
Qualche miglioramento si è visto dal Canada in poi, e la Mercedes ha iniziato a piazzarsi sul podio con regolarità. Russell ha regalato al team di Brackley la prima pole position stagionale in Ungheria, ma mancava ancora qualcosa per vincere. La rivincita è maturata in Brasile, con l’ex Williams che ha dominato sia la Sprint Race che la gara domenicale, guidando la doppietta davanti al suo compagno di squadra.
A quel punto, l’aggancio ed il sorpasso alla Ferrari nella lotta per il secondo posto tra i costruttori sembrava possibile, ma l’ultimo atto di Abu Dhabi è stato molto deludente, riportando la Mercedes a recitare il ruolo di terza forza. Questa vettura ha dato molte delusioni ed è stata pesantamente criticata sia da Toto Wolff che da Hamilton, nella speranza che le cose cambino in chiave 2023.
Le ultime indiscrezioni parlano di un’ottima crescita sul fronte della power unit, sulla quale, nonostante il congelamento, si può comunque fare qualche intervento. Uno dei gravi problemi da risolvere è relativo al troppo drag che rendeva la Mercedes lentissima sui rettilinei e troppo vulnerabile nei duelli corpo a corpo. Su questo aspetto, lo staff tecnico diretto da Mike Elliott sta investendo molto, e pare che i primi segnali siano molto confortanti.
F1, la Mercedes spera nella nuova regola per il 2023
La Mercedes ha spinto molto, nel corso dell’estate, per l’introduzione della TD39, la direttiva tecnica arrivata in Belgio per il controllo della flessione dei fondi e del porpoising. Come al solito, a rimetterci in misura maggiore è stata la Ferrari, mentre la Red Bull e la stessa F1 W13 ne hanno tratto un sicuro giovamento.
Nel 2023 ci sarà un altro cambiamento, con le nuove monoposto che verranno alzate di 15 mm. Sulla carta, sembra una modifica da nulla, ma in F1, anche una minima variazione, può portare a rivoluzioni totali nei progetti delle vetture. Il prossimo anno, dunque, arriveranno dei test di flessibilità dei fondi ancor più severi, e la Mercedes potrebbe essere la squadra che ne guadagnerà in maniera più netta.
Va però specificato che la stessa Red Bull, come detto in precedenza, aveva reagito alla grande all’introduzione della TD39, dimostrando che è il team che meglio di tutti può adattarsi ai cambiamenti in corsa. Il “rialzo” delle monoposto è sicuramente un tema in casa Ferrari, l’auto che più delle altre ha perso prestazione dopo la direttiva tecnica.
La sensazione è che la F1-75 fosse perfetta lavorando ad altezze da terra minime, e che poi abbia perso la corretta finestra di utilizzo dopo il cambiamento relativo ai fondi. C’è da capire se queste novità regolamentari abbiano portato il team a modificare il proprio progetto 2023 o se c’è stato un adeguamento che ha perso di proseguire il lavoro iniziato adattando qualche particolare, ma senza stravolgere il concetto di base.
La RB18 è comunque una base perfetta per la Red Bull che vuole continuare a dettare legge, nella consapevolezza che la concorrenza non resterà a guardare. Considerando al dominio dell’era ibrida, è difficile pensare che la Mercedes si accontenterà di inseguire per un altro anno, ed è probabile che la lotta sarà molto più accesa proprio grazie ai grigi.