Toto Wolff è il sogno ed il grande incubo dei tifosi della Ferrari. Il più grande team principal della F1 attuale racconta il suo pensiero.
La F1 moderna è dominata da due squadre, la Red Bull e la Mercedes. I numeri, riguardo a questa affermazione, sono a dir poco impietosi. Dal 2010 in avanti, solo questi team sono riusciti a mettere le mani sui titoli mondiali, cancellando dalla scena la Ferrari e la McLaren, che prima di loro svolgevano il ruolo delle grandi dominatrici.
Oltre alle due squadre appena citate, c’è da dire che anche la Renault aveva un’ottima tradizione in passato, grazie ai titoli portati a casa da Fernando Alonso nel 2005 e nel 2006, così come la Williams degli anni Ottanta e Novanta. Ciò che sta accadendo oggi ricorda molto proprio quel periodo, con il team di Grove e la McLaren che si alternavano al vertice concedendo solo due mondiali alla Benetton di Michael Schumacher, mentre la Ferrari faceva da spettatrice.
La Williams e la McLaren del passato sono oggi Red Bull e Mercedes, le quali dominano senza problemi la scena della F1. Nel 2010 è stato il team di Milton Keynes ad aprire il suo ciclo tecnico, con Sebastian Vettel padrone sino al termine del 2013. La casa della Stella a tre punte è poi salita in cattedra nel 2014, portando a casa sette titoli mondiali piloti consecutivi ed otto costruttori.
Nel 2022 il regolamento ha subito una rivoluzione, ed il team di Brackley è quello che ne è uscito peggio mettendo a punto una monoposto competitiva in pochissime gare, senza mai riuscire ad impensierire realmente la Red Bull. Tutti speravano nella nuova era delle monoposto ad effetto suolo per rivedere una Ferrari vincente, ma ciò si è verificato soltanto nelle primissime gare del campionato.
Charles Leclerc aveva fatto sognare i tifosi con i trionfi in Bahrain ed in Australia, ma poi Max Verstappen è salito in cattedra facendo un sol boccone degli avversari, aprendo un nuovo ciclo della Red Bull. Gli uomini forti del team di Milton Keynes e della Mercedes sono i loro team principal, vale a dire Christian Horner e Toto Wolff.
Che piacciano o meno, questi due uomini rappresentano il top assoluto in termini politici, sportivi e manageriali, ed hanno cambiato il ruolo del team principal nel Circus. Sono finiti i tempi di Colin Chapman e dei boss-ingegneri, ormai al comando di una squadra c’è bisogno di un sergente di ferro, ed Horner e Wolff non hanno rivali in questo senso.
Il manager austriaco è salito al timone della Mercedes nel 2014, ed il 2022 è stato il primo anno concluso da questa squadra senza vincere un titolo mondiale da quando c’è il viennese sul ponte di comando. Questo dimostra le sue incredibili capacità gestionali, qualità che a Maranello non si vedono dai tempi di Jean Todt, ovvero da ben 15 anni considerando che il suo addio alla Ferrari è ormai storia del 2007.
F1, Toto Wolff ribadisce il fascino immortale della Ferrari
La Ferrari sta affrontando l’ennesima rivoluzione degli ultimi anni, ed ormai appare quasi certo che il posto di Mattia Binotto verrà preso da Frederic Vasseur. Il team principal dell’Alfa Romeo Racing, stando alle varie fonti più autorevoli della F1, avrebbe già preso casa a Maranello, nell’attesa di subentrare ufficialmente all’ingegnere di Losanna.
Toto Wolff è il sogno ed il grande incubo dei tifosi del Cavallino, visto che tutti credono che sia il migliore, ma probabilmente non lo vedremo mai a dirigere la Scuderia modenese. Nelle ultime ore, il manager austriaco ha sottolineato il grande fascino della Ferrari, ammettendo che chiunque ambisce al posto di Binotto per via di ciò che rappresenta questo team per la storia della F1.
Ecco le parole di Wolff: “Cosa penso di chi dice che non vorrebbe prendere il posto di Binotto? Che sono soltanto dei bugiardi. Io ancora non riesco a credere che la Daimler mi abbia permesso di diventare socio amministratore della Mercedes e co-titolare di questa squadra, ma c’è anche un’altra cosa che voglio dire. Se Ferrari mi avesse fatto la stessa proposta, per me sarebbe stato davvero impossibile rifiutare. Questa squadra rimane il sogno di tutti in questo mondo“.
Wolff è stato molto onesto nel riconoscere questo fatto, ma c’è anche da dire che i tifosi sono ormai abituati a vivere di soli ricordi. La Ferrari è una religione, un sogno, che però ogni tanto deve ricordare il motivo per cui rappresenta un qualcosa di così grande. La nuova gestione avrà una grande responsabilità, con la speranza di rialzare un team in enorme ritardo sulla concorrenza.