Il bicampione del mondo, Max Verstappen, ha celebrato il secondo riconoscimento iridato al Galà FIA di Bologna. Spifferate parole clamorose.
I festeggiamenti di Max Verstappen non finiscono mai. Dopo il titolo al cardiopalma conquistato nel 2021, ai danni di Lewis Hamilton, si è ripetuto a bordo della prima auto ad affetto suolo della squadra austriaca. Il figlio d’arte di Jos nel 2022 ha battagliato, nelle prime fasi di campionato, contro Charles Leclerc. I coetanei hanno dato spettacolo nelle primissimi round, ma da Imola in avanti non c’è più stata storia.
Il 2022 verrà ricordato come uno dei campionati più dominati della storia della F1. L’olandese della Red Bull Racing ha vinto 15 Gran Premi. Nessuno si era spinto così avanti. Al di là della lunghezza del calendario, composto anche da 3 Sprint Race, il record di Max è arrivato al ventesimo GP, vincendo in Messico. Michael Schumacher e Sebastian Vettel si erano fermati a 13. Lo strapotere tecnico della RB18 è emerso in modo determinante nella seconda parte di campionato. Una volta risolti i problemi tecnici che avevano inchiodato Verstappen in Bahrain e Australia, il toro di Hasselt ha cambiato marcia, mettendo a segno vittorie a raffica.
Per Leclerc non c’è stato scampo. Il rivale si è dimostrato superiore, eccezion fatta per le qualifiche. Il monegasco è riuscito a siglare 9 pole position contro le 7 del bicampione del mondo. Un risultato che non ha significato nulla in termini di punti. La Ferrari ha gettato al vento numerose occasioni, spostando la lotta da Max a Sergio. Charles ha subito l’umiliazione di una sfida lanciata, con entusiasmo ad inizio anno, al primo pilota della Red Bull Racing per poi terminare, mestamente, la stagione, difendendosi dagli attacchi della seconda guida messicana. Il passo indietro è stato determinato da avarie tecniche, errori strategici e una gestione approssimativa. A pagare le conseguenze, per ora, è stato solo Mattia Binotto.
Uno degli aspetti che hanno segnato il destino dell’ingegnere di Losanna è quello relativo alle gerarchie tra i driver. In Red Bull Racing le idee sono chiarissime. La squadra è stata costruita intorno alla figura autoritaria di Max Verstappen. Quest’ultimo è il campione e il primo pilota. Checo è a servizio del driver olandese. Nonostante qualche scaramuccia tra i due teammate, Horner ha potuto festeggiare con largo anticipo la conquista del quinto titolo costruttori della storia del marchio con sede a Milton Keynes. In Ferrari, in una rischiosa libertà gerarchica, i piloti hanno perso una marea di punti. I casi più eclatanti sono avvenuti con gli errori di valutazione a Montecarlo e Silverstone.
Il vantaggio di Leclerc, ad inizio stagione, avrebbe dovuto spingere i tecnici a puntare con convinzione sul #16. Sainz avrà anche vinto la prima gara della sua carriera, ma non è mai sembrato in grado di lottare con Verstappen per la conquista della corona iridata. La Red Bull Racing è stata straordinaria anche in merito agli sviluppi della vettura. L’ex #33, oggi numero 1 della griglia, ha avuto un’auto sempre più adatta al suo stile di guida. Una volta alleggerita la wing car il figlio d’arte di Jos ha messo in mostra un ritmo imprendibile. Sergio Perez ha conquistato soli 2 Gran Premi, a Monaco e Singapore. A Suzuka Max ha potuto chiudere i giochi con largo anticipo, dando una impressione di superiorità incredibile. F1, la Red Bull battuta in una speciale classifica: vincitrice a sorpresa.
Il messaggio di Max Verstappen
Max ha perso solo il duello tra le mura amiche, in Austria, ma ha amministrato bene la corsa, prendendo 18 punti importanti. In aggiunta ai 15 trionfi, l’olandese ha conquistato anche 2 Sprint Race. Nella conferenza stampa che ha preceduto il Galà FIA di Bologna l’olandese, come riportato da FP, ha dichiarato: “Come driver, impari ogni anno, accumuli esperienza e vedi dove puoi migliorare. Quando sei in battaglia per il Mondiale, devi segnare punti ad ogni GP. Per questo ad inizio stagione i ritiri sono stati così dolorosi. Da quel punto in avanti ero consapevole che non potevo permettermi alcun errore, nel caso ci fossimo ritirati di nuovo per qualsiasi ragione. Provi sempre ad essere il più pulito possibile e ad essere perfetto. Questo è quello che mi aspetto da me stesso ogni volta che salto in auto”.
Max è riuscito ad essere perfetto con una consapevolezza nei suoi mezzi, messa in mostra solo dai più grandi della storia. Ha, certamente, avuto a disposizione un’auto top, ma la capacità di ripresa, dopo il difficile weekend di Melbourne, ad Imola è stata eccezionale. La Rossa, invece, è crollata. Nico Rosberg, dubbi sulla Ferrari: i tifosi cominciano a tremare.
La fiducia è aumentata, poi, di gara in gara. Max ha confessato che il segreto è stato alleggerire l’auto. Nel 2022 ha vinto in scioltezza, a differenza del 2021. “Lottare con Hamilton e Leclerc? Ognuno è diverso per il modo in cui lotta, ma questo è il bello di questo sport. Se tutti fossero uguali, sarebbe abbastanza noioso”, ha spiegato l’olandese.