La Ferrari sta affrontando un momento di rifondazione, ma qualcuno potrebbe essere sicuro di restare. Ecco di chi si tratta e perché.
In casa Ferrari si brancola nel buio, ed i tifosi attendono la decisione che potrebbe scrivere la storia del marchio. Dopo l’addio di Mattia Binotto infatti, si attende con ansia il nome di colui che lo andrà a rimpiazzare nel ruolo di team principal. L’ingegnere di Losanna ha rassegnato le sue dimissioni al termine di un 2022 fallimentare, e dietro a tutto questo ci sono anche delle teorie non proprio rassicuranti.
Scorrendo sui social in questo periodo in cui non ci sono gare, c’è chi pensa che Binotto possa essersi dimesso conoscendo già i dati della monoposto 2023, i quali non sarebbero esaltanti. Ovviamente, si tratta di teorie poco affidabili, visto che, d’altra parte, ci sono delle indiscrezioni molto positive sulla nuova auto.
Gunther Steiner ha da poco affermato che, a seguito di un colloquio recente avuto proprio con Binotto, la nuova power unit Ferrari sarebbe un grande passo in avanti rispetto a quella dello scorso anno, che ha causato non poche problematiche. Stando alle stime, pare che Charles Leclerc e Carlos Sainz abbiano corso tutta la seconda parte di stagione con circa 30 cavalli in meno rispetto ai rivali.
Questo ha compromesso anche gli assetti delle monoposto, che per cercare velocità di punta maggiori sono stati scaricati sul fronte aerodinamico, facendo perdere in gestione gomma. La nuova vettura dovrà essere, per forza di cose, in grado di giocarsi il mondiale, altrimenti si complicherebbe anche la situazione legata ai piloti.
Leclerc e Sainz andranno in scadenza di contratto al termine della stagione 2024, per cui, tra due anni esatti. Se i due “Carli” dovessero incappare in una nuova annata da dimenticare, potrebbero seriamente iniziare a guardarsi intorno. Toto Wolff non ha mai nascosto la sua ammirazione verso il monegasco, e le indiscrezioni su un suo arrivo in Mercedes non sono di certo una novità.
Il team di Brackley ha puntato tutto su George Russell, ma Lewis Hamilton è ormai quasi a fine carriera e Leclerc potrebbe essere l’uomo giusto per rimpiazzarlo. Si tratterebbe di un nuovo dream team con due galli nel pollaio da gestire, e non è da escludere che la cosa possa accadere.
La Scuderia modenese si giocherà la sua credibilità nei prossimi mesi, e la scelta relativa al team principal deve ricadere, per forza di cose, su una figura che possa riscattare il Cavallino. Le troppe sconfitte degli ultimi anni hanno seccato i tifosi, che da un decennio e mezzo aspettano di poter festeggiare il titolo mondiale.
Non ci sono dubbi sul fatto che con Binotto non si potesse andare avanti, ma ora occorre trovare un sostituto adeguato ed anche intervenire su altre figure del team. Se il capo delle strategie, vale a dire Inaki Rueda, dovesse preservare il proprio posto, significherebbe che la lezione non è stata imparata, ed ora stanno circolando i primi indizi che fanno pensare ad un personaggio che potrebbe restare a Maranello in chiave futura.
Ferrari, Laurent Mekies alla premiazione FIA
Venerdì 9 dicembre è in programma la premiazione della FIA che si svolgerà a Bologna, ed i dubbi su chi rappresenterà la Ferrari per l’occasione sono stati sciolti. Al posto di Mattia Binotto ci sarà infatti Laurent Mekies, il direttore sportivo del Cavallino, il quale prenderà parte anche al consiglio mondiale della Federazione Internazionale che si sta tenendo in queste ore.
Assieme al francese sarà presente anche Charles Leclerc, che verrà premiato avendo ottenuto la seconda posizione nel campionato piloti, nel bel mezzo delle due Red Bull di Max Verstappen e Sergio Perez. La presenza di Mekies è molto significativa, e ciò potrebbe voler dire che lui resterà a Maranello anche dopo l’addio di Binotto.
Prima del GP di Abu Dhabi, in contemporanea con le voci che parlavano del licenziamento del team principal, si erano sparse indiscrezioni anche relativamente a Mekies, il quale veniva dato vicino all’Alfa Romeo Racing. Tuttavia, nelle ultime ore si è rafforzata l’idea di rivederlo vestito di rosso anche nel 2023, a fare da spalla al boss che arriverà nei prossimi mesi.
Sarà da capire quale trattamento verrà riservato ad Inaki Rueda, vale a dire il capo delle strategie che è in Ferrari dal 2015, anno in cui arrivò dalla Lotus. I suoi disastri sul fronte tattico sono ormai di fama mondiale, ma per il momento si sa poco e nulla del suo futuro. Lo spagnolo, dopo Abu Dhabi, ha detto che non vede l’ora di lottare per il titolo del prossimo anno, facendo intendere che preserverà il suo posto di lavoro.
La cosa avrebbe del clamoroso visti gli errori commessi in queste otto stagioni, ma vedendo l’andazzo c’è anche da dire che sarebbe comprensibile. Per tanti, troppi anni la Rossa ha puntato sugli uomini sbagliati, ed a confermarlo c’è stato il risultato della pista, che non perdona mai.