La Ferrari ha scelto il team principal per la stagione 2023, ed è ovviamente Frederic Vasseur. L’annuncio pochi minuti fa.
Frederic Vasseur è il nuovo team principal della Ferrari, come annunciato pochi minuti fa dalla Scuderia modenese. Il francese diventerà operativo dal prossimo 9 gennaio. Il Cavallino ha scelto il proprio futuro, a circa un mese esatto dalle prime indiscrezioni che lo davano come sostituto di Mattia Binotto, le cui dimissioni sono state rese note due settimane fa.
Tutti si stanno ora chiedendo cosa aspettarsi dalla nuova gestione, immaginando altri sviluppi futuri. Dalle ultime indiscrezioni, pare che Laurent Mekies resterà a Maranello come direttore sportivo, mantenendo il ruolo che è andato ad acquisire nel 2019, proprio al primo anno della gestione Binotto.
Gli interrogativi principali, e su questo non c’erano dubbi, riguardano Inaki Rueda, il responsabile del comparto strategie, autore dei disastri che ben abbiam avuto modo di osservare nella stagione appena conclusa. Nelle prossime righe, faremo un approfondimento su Vasseur, riguardando le tappe che lo hanno portato alla Ferrari.
La Ferrari cambia faccia e nel 2023 si presenterà al via della nuova stagione con Frederic Vasseur nel ruolo di team principal. Mattia Binotto ha ceduto il passo al suo successore dopo quattro anni di gestione fallimentare, nella quale non sono mai arrivati i risultati in cui speravano i tifosi.
Il bottino è di appena sette vittorie di tappa, cinque ottenute da Charles Leclerc, una da Sebastian Vettel ed una da Carlos Sainz, che in quel di Silverstone, lo scorso luglio, si è preso il primo ed unico successo nella sua carriera. Uno dei motivi che avrebbe portato alla cacciata di Binotto in favore di Vasseur potrebbe essere stato proprioi il trattamento riservato al monegasco.
Intendiamoci, con ciò non stiamo dicendo che Leclerc sia stato parte attiva in questa vicenda come si diceva inizialmente, ma Benedetto Vigna, il CEO del Cavallino, potrebbe aver capito finalmente l’importanza di questo pilota, che con Binotto non veniva messo al centro del progetto, ma considerato alla pari di Sainz.
L’arrivo di Vasseur consente a Charles di assumere una leadership importante sul fronte politico, visto che tra il nuovo team principal ed il monegasco c’è sempre stato un bel rapporto. Inoltre, Frederic è amico del manager di Leclerc, ovvero Nicholas Todt, e tutto ciò potrebbe mettere il principino in una posizione di forte vantaggio in termini di gerarchie.
La carriera di Vasseur ebbe una svolta nel 2004, quando, assieme a Todt, fondò la ART Grand Prix, un team che ha vinto di tutto e di più nelle categorie minori, lanciando talenti come Nico Rosberg, Lewis Hamilton e George Russell. La sua prima esperienza in F1 è datata 2016, quando occupò la carica di team principal alla Renault, lasciandola dopo pochi mesi per disaccordi con Cyril Abiteboul, il CEO del team di Enstone.
A metà del 2017 arrivà in Sauber, rimpiazzando Monisha Kaltenborn, colpevole di disastri continui e fautrice della grande crisi sportiva ed economica del team di Himwil. Con l’arrivo di Leclerc e della sponsorizzazione Alfa Romeo per il 2018, la squadra riuscì a rinascere, chiudendo addirittura sesta nei costruttori, risultato replicato anche nel 2022.
Vasseur non ha lasciato un bel ricordo ai tifosi per via della gestione di Antonio Giovinazzi, costantemente penalizzato dalle strategie del team, sino al licenziamento arrivato a fine 2021. La buona stagione 2022 dell’Alfa Romeo Racing ha portato la Ferrari a credere in Vasseur per sostituire Binotto, ed ora non servirà altro che far parlare i risultati.
Sul lato tecnico, c’è attesa per capire se Simone Resta, attualmente alla Haas, potrà tornare in Rosso dopo quasi cinque anni, ma stavolta nel ruolo di direttore tecnico. Nel frattempo, si fa un bel parlare del progetto 675, l’auto del 2023 che sta crescendo all’interno della Gestione Sportiva.
Ovviamente, il problema della Rossa non è tanto legato alla competitività ad inizio anno, quanto alla bontà degli sviluppi nel corso di una stagione intera. Ovviamente c’è anche da includere in questo ragionamento il fattore legato alle strategie, e dopo quello che si è visto nel 2022 ci si aspetta anche un intervento su questo fronte, allontanando Rueda e puntando su una figura differente, che sappia gestire al meglio le situazioni critiche evitando di commettere continui errori.
Il Cavallino si avvicina al 2023 nella consapevolezza di aver iniziato un nuovo corso, che sicuramente avrà bisogno di tempo per diventare vincente, ma un campione come Leclerc, di tempo, non ne ha da perdere. Il suo contratto scadrà alla fine del 2024, e ciò significa che a breve occorrerà iniziare a pensare ad un eventuale rinnovo. La stagione che iniziare tra pochi mesi deciderà tutto.
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