La Ferrari ha ufficializzato il suo nuovo team principal, che come previsto è Frederic Vasseur. Ecco chi è e cosa ha fatto in carriera.
Il 13 dicembre del 2022 verrà ricordata come una data fondamentale nella storia della Ferrari. Poche ore fa è stato infatti ufficializzato l’arrivo di Frederic Vasseur in Ferrari, della quale andrà ad assumere il ruolo di team principal. Il francese diventerà operativo il prossimo 9 gennaio, subito dopo le feste di Natale e Capodanno.
Di questo passaggio di consegne tra Mattia Binotto e l’ormai ex team principal dell’Alfa Romeo Racing si era parlato già un mese fa, ma in seguito le voci si erano leggermente sgonfiate. L’ingegnere di Losanna era arrivato ad Abu Dhabi molto fiducioso riguardo al suo futuro, lodando la stagione della sua squadra e preparando un 2023 all’attacco.
Dalle sue parole non si evinceva la minima preoccupazione, ed a rincarare la dose ci aveva pensato Jean Alesi, che durante la terza sessione di prove libere lanciò un durissimo attacco a “La Gazzetta dello sport“, ovvero il quotidiano sportivo più famoso d’Italia, che per primo rese pubblica la notizia.
Pochi giorni dopo Abu Dhabi, è stato Giorgio Terruzzi ha riportate in vita la possibilità, o meglio, la certezza, dell’addio di Binotto, anche se non c’era chiarezza sul suo sostituto. Negli ultimi giorni, tutto è cambiato di nuovo, con Vasseur che prima è stato dato come grande favorito, e poi è stato annunciato come nuovo team principal. La telenovela è finalmente finita, ed il francese avrà davanti a sé un duro lavoro per riportare la Ferrari al top nei prossimi anni.
Vasseur, ecco chi è il nuovo boss della Ferrari
- Nome: Frederic Vasseur
- Data di nascita: 28 maggio 1968
- Luogo di nascita: Draveil (Francia)
- Età: 54 anni
- Professione: Team principal ed ingegnere
- Partner: Non conosciuto
La Ferrari ha ufficializzato l’arrivo di Frederic Vasseur, e nelle prossime righe analizzeremo il suo profilo e tutti i suoi spostamenti nel corso della carriera. Il manager nacque a Draveil il 28 maggio del 1968, ed è divenuto ingegnere nella seconda metà degli anni Novanta.
Cosa ha fatto Vasseur prima della F1?
Il primo, grande risultato fu la fondazione del team ART Grand Prix nel 2004 assieme a Nicholas Todt, figlio di Jean, all’epoca boss della Ferrari ed in seguito presidente della FIA. La squadra transalpina è ancora oggi una delle migliori nelle formule minori, ed ha portato al successo in GP2 piloti come Nico Rosberg e Lewis Hamilton, di cui conosciamo bene i risultati poi ottenuti in F1. Inoltre, la ART ha vinto anche la Formula 2 con George Russell nel 2018, un altro talento che è arrivato al top con la Mercedes.
La ART, in totale, ha vinto ben otto titoli nella categoria cadetta della F1, ed ha avuto esperienze anche nel Blancpain Endurance Series, nella European Le Mans Series e nel DTM, oltre a vari titoli ottenuti anche in GP3, oggi ribattezzata Formula 3, spesso al seguito della F1 nei week-end di gara.
L’arrivo in F1 come team principal
Vasseur scalò poi le gerarchie, sino ad arrivare in F1 come team principal della Renault nel 2016. La sua carica saltò a fine stagione, a seguito di divergenze con il CEO del team di Enstone, vale a dire Cyril Abiteboul. Nel luglio del 2017 prese il posto di Monisha Kaltenborn al vertice della Sauber, guidando l’arrivo di Charles Leclerc in F1.
Con il monegasco in rampa di lancio, il team di Himwil, ribattezzato Alfa Romeo Racing per via della partnership con la casa del Biscione, ottenne un grande sesto posto nel mondiale costruttori, subito alle spalle di Renault ed Haas, giungendo terza “tra gli altri”, vista la netta superiorità dei top team, vale a dire Mercedes, Ferrari e Red Bull.
Gli ultimi anni sono stati complessi per l’Alfa, a causa del crollo della power unit Ferrari del biennio 2020-2021. Le cose sono migliorate nella stagione appena conclusa, dove è arrivato un altro sesto posto nei costruttori, battendo l’Aston Martin in volata grazie ad una splendida prima metà di stagione da parte di Valtteri Bottas.
L’esperienza con l’Alfa Romeo e la Ferrari
Il manager francese non è ben ricordato dai tifosi italiani per via del trattamento riservato ad Antonio Giovinazzi, licenziato a fine 2021 per far posto a Guanyu Zhou, dopo una miriade di strategie a dir poco discutibili che lo portarono a perdere piazzamenti importanti a punti. Tutto sommato, il cinese è andato meno peggio del previsto, crescendo parecchio nella seconda parte di stagione, quando la monoposto era però meno competitiva rispetto alle prime gare.
Il nuovo team principal della Ferrari avrà ora un compito ben diverso, e si ritroverà, per la prima volta in carriera, a gestire un top team. Una buona parte dei fan è scettica sui risultati che potrà ottenere, ma è giusto dare fiducia al nuovo arrivato ed attendere che a parlare sia la pista. Il 2023, in tal senso, ci fornirà già delle risposte importanti.