Marc Marquez prosegue in MotoGP per battere Valentino Rossi? Il parere di un grande ex riaccende vecchie ruggini delle due ruote.
La carriera di Marc Marquez è stata una continua ascesa sino al luglio del 2020, quando un infortunio sul tracciato di Jerez de la Frontera ha interrotto la sua scalata verso i record della MotoGP. Il nativo di Cervera, da ormai due anni e mezzo, sta affrontando un vero e proprio calvario, che sembra quasi senza fine e che ha permesso ai suoi rivali di alternarsi sul trono mondiale.
Il primo ad approfittarne è stato Joan Mir, che nel 2020 ha portato in cielo la Suzuki, cedendo poi il passo a Fabio Quartararo nel 2021. Poco più di un mese fa è toccato a Pecco Bagnaia, che ha riportato davanti a tutti la Ducati a 15 anni dall’impresa di Casey Stoner, risalente al lontano 2007.
Senza ombra di dubbio, il crollo di Marquez è stato fondamentale nella scalata dei suoi avversari, ma un talento del genere continua a far paura anche quando è ben lontano dal massimo della sua forma fisica, e Claudio Domenicali, amministratore delegato della Ducati, lo ha già eletto come principale rivale per il 2023, al pari di Quartararo.
Marquez si è fermato ad appena un titolo dal numero di Valentino Rossi, che come ben sappiamo ne ha conquistati nove contro gli otto del nativo di Cervera. Tra i due non è mai corso buon sangue, e le prime schermaglie risalgono al GP d’Argentina del 2015. In quell’occasione, il “Dottore” si impose in uno spettacolare duello che terminò con la caduta del rider della Honda, che non ha mai digerito quell’episodio.
La faida esplose alla fine di quella stagione, con la battaglia di Sepang che culminò nella scalciata del pilota di Tavullia ai danni di Marquez. A quel punto, il destino del mondiale 2015 venne irrimediabilmente segnato, dal momento che Valentino Rossi fu penalizzato e costretto a partire dall’ultimo posto a Valencia.
Nella tappa decisiva, Jorge Lorenzo ottenne la pole position dominando la corsa, con Marc che andò a proteggere la gara del connazionale, senza mai cercare un sorpasso nonostante un ritmo apparentemente superiore. Il “Dottore” rimontò sino alla quarta posizione, che però non fu sufficiente per mantenere la testa della classifica iridata e laurearsi campione del mondo per la decima volta.
Le schermaglie non finirono di certo a Valencia, vista la folle entrata di Marquez in Argentina di due anni dopo, che mandò Valentino Rossi a terra con il serio rischio di procurargli danni fisici non da poco. Tra i due, come ben sappiamo, i rapporti sono sempre stati molto tesi, e le cose non sono migliorate dopo il ritiro del pesarese risalente allo scorso fine campionato.
MotoGP, Neil Hodgson ha un’idea su Marc Marquez
Marc Marquez ha subito una serie di terribili infortuni negli ultimi anni, ma continua comunque a prendersi rischi importanti, tutto pur di tornare a vincere il titolo della MotoGP che gli manca ormai dal lontano 2019. All’epoca, il nativo di Cervera dominò la stagione con una Honda eccezionale, vincendo il mondiale per il quarto anno di seguito, il sesto in sette stagioni di partecipazione.
Un rendimento del genere è da fenomeno assoluto, ma poi ci si è messa la sfortuna a tagliargli la strada. Secondo l’ex campione della Superbike, Neil Hodgson, Marc continuerebbe a correre ed a prendersi grandi rischi proprio per raggiungere e, se possibile, superare, i titoli vinti da Valentino Rossi.
La leggenda delle derivate di serie ha detto la sua in un’intervista rilasciata a “BT Sport“, affermando: “Ci sono tanti piloti che si prendono grandi rischi, ma lui lo fa in maniera ancor più importante, nonostante tutti gli infortuni che ha avuto. Il suo obiettivo è quello di battere Valentino Rossi. Scende in pista per le prove libere del venerdì e va subito al massimo, ed inoltre può dare sempre informazioni molto utili ai tecnici“.
Quella tra Marquez e Valentino Rossi è una rivalità che ha fatto la storia, tra due dei fenomeni più forti di sempre. La speranza è che lo spagnolo riesca a tornare al top per giocarsi qualche titolo mondiale, dal momento che personaggi come lui sono sempre più rari da trovare in questo mondo.
Tutto dipenderà dalla Honda e da come le sue condizioni fisiche lo influenzeranno, ma le prestazioni delle ultime gare si è capito che con la moto giusta potrà essere un serio sfidante per il mondiale. Sin dai test di Sepang si capirà se la casa nipponica sarà stata in grado di dargli ciò che cercava, ovvero una maggiore stabilità ed un grip rafforzato.