Verstappen, che stangata per il 2023: deve pagare una cifra da urlo

Max Verstappen si è confermato campione del mondo, ma il record di punti gli costerà molto caro. Ecco perché e di che cifra si parla.

Si avvicina la partenza del mondiale di F1 targato 2023, con Max Verstappen che sulla livrea della sua Red Bull avrà nuovamente stampato il numero 1. L’olandese, per il secondo anno di fila, ha già deciso di rinunciare al suo amato 33, preferendo sfoggiare il segno distintivo del campione del mondo, che da Lewis Hamilton era sempre stato denigrato.

Verstappen (ANSA)
Verstappen costretto a pagare una cifra da record per la prossima stagione (ANSA)

La nuova stagione si preannuncia essere molto interessante, perché se è vero che la Red Bull sarà la grande favorita, è probabile che Ferrari e Mercedes non stiano ferme a guardare. Il team di Brackley ha vissuto un 2022 da incubo, ma conoscendo Toto Wolff e Lewis Hamilton, è difficile pensare che si presentino al via del campionato con una vettura non competitiva per il secondo anno consecutivo.

La Ferrari, dal canto suo, è pronta ad iniziare un nuovo corso, con Frederic Vasseur che è stato ufficializzato come nuovo team principal da pochi giorni. Il francese, ex Alfa Romeo Racing, è pronto per dare la propria impronta alla Scuderia modenese, che sotto Mattia Binotto ha rimediato soltanto brutte figure in questi anni.

La Red Bull e Verstappen saranno molto difficili da battere, ma il CEO della F1, Stefano Domenicali, ha assicurato che con le nuove regole e controlli più rigidi sul Budget Cap non ci saranno periodi lunghi dominati da una sola squadra. Il team di Milton Keynes è però maledettamente forte, e lo ha già dimostrato in tante occasioni, per cui i rivali sanno che la sfida sarà molto accesa. La Mercedes, su questo fronte, appare molto meglio organizzata rispetto alla Ferrari, e se c’è un team che può pensare di sfidare i campioni è proprio questo.

Anche a livello politico è valido lo stesso principio. Wolff è l’unico in grado di reggere il confronto con Christian Horner e viceversa, anche se Vassuer è un’incognita in questo senso. Con Binotto, la Ferrari non avrebbe mai vinto, e probabilmente sarebbe sprofondata, anno dopo anni, alle posizioni del pre-2022. Ora si accende una nuova sfida.

Verstappen, il record di punti gli costa carissimo

Max Verstappen è stato protagonista di una stagione da urlo, fatta anche di tanti record. Quello a cui tutti hanno dato maggior risalto è ovviamente quello relativo alle vittorie, con il nuovo primato stabilito in termini di successi in una singola annata. Il campione del mondo, infatti, si è imposto in ben 15 occasioni, battendo il vecchio record di Michael Schumacher e Sebastian Vettel, i quali si fermarono a 13 nel 2004 e nel 2013.

Va detto che ad oggi si corrono più gare rispetto al passato, ma bisogna sempre vincerli 15 Gran Premi, e non è una cosa che accade ogni anno. Il figlio di Jos ha corso come un marziano, cambiando decisamente passo da Imola in poi dopo un inizio problematico, a causa della poca affidabilità della sua Red Bull e di un peso eccessivo che rallentava la RB18.

Tra i record stabiliti c’è anche quell relativo ai punti conquistati, ben 454, con i quali ha fatto meglio dei 413 di Lewis Hamilton del 2019. Super Max è stato assolutamente fenomenale, ma proprio quest’ultimo primato gli costerà parecchio per la stagione 2023, quella che scatterà in Bahrain il prossimo 5 marzo.

Stando a quanto riferito da “RacingNews365“, il rinnovo della superlicenza verrà a costare quasi un milione di euro, per la precisione 963,400 euro al due volte campione del mondo. Per la prossima stagione, infatti, tutti i piloti dovranno versare poco più di 10 mila euro come base, più 2,100 euro per ogni punto conquistato.

Facendo due conti, Verstappen è quello che dovrà pagare più di tutti, seguito, a distanza, da Charles Leclerc, al quale “basteranno” 657,200 mila euro, con Sergio Perez a 650,900. Si tratta di cifre eccezionalmente alte, che fanno capire quanto la F1 sia comunque uno sport da ricchi.

Quelli che pagheranno meno sono i debuttanti, vale a dire Oscar Piastri e Logan Sargeant, i quali verseranno soltanto la cifra base, che corrisponde a 10,400 euro. Con loro c’è anche Nico Hulkenberg, che non è certo un rookie, ma che lo scorso anno non ha marcato punti nelle due gare corse con l’Aston Martin in Bahrain ed in Arabia Saudita, quando ha sostituito Sebastian Vettel, positivo al Covid-19.

Tra coloro che hanno gareggiato nel 2022 sarà Alexander Albon a dover versare la cifra più bassa, fissata a 18,800 euro, avendo marcato soltanto 4 punti nella sua prima stagione in Williams. Si tratta di cifre molto elevate, ma per poter giocare al tavolo dei grandi occorre prepararsi anche a queste evenienze.

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