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Dacia Duster inarrestabile: nel deserto lascia senza parole (FOTO)

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Filippo Gherardi

Il SUV di casa Dacia è un successo continuo, all’insegna di stile, leggerezza e grandi capacità off road. Ecco tutte le novità.

Duster a tutti gli effetti meriterebbe di essere definito “un brand nel brand”. Perché se in questi anni abbiamo raccontato, ed assistito, alla crescita continua di casa Dacia, gran merito va riconosciuto proprio a questo SUV che si è trasformato in una vera e propria ammiraglia, di forme e di sostanza.

Dacia Duster (AdobeStock)

Dal 2010, anno del suo lancio ufficiale, ad oggi Duster ha venduto oltre 2,18 milioni di esemplari, elevandosi ogni anno e dal 2018 al grado di SUV più venduto in Europa a privati.

Un successo inarrestabile, che si fonda principalmente su alcuni elementi imprescindibili come il design, la leggerezza e non ultimo le performance 4X4.

Dacia Duster: negli anni è diventato più bello, ma non più pesante

E’ innegabile che lo stile rappresenti da subito un primo elemento di gradimento per la clientela, e nel caso di Duster dal primo release datato 2010 ad oggi sono state introdotte continue novità che hanno migliorato il profilo della vettura, senza però snaturarne l’essenza.

Dacia Duster off road

Design ma anche leggerezza, nei suoi 13 anni di vita Duster ha aumentato il suo peso di appena 29 kilogrammi, malgrado i frequenti restyling ed interventi a cui i tecnici Dacia l’hanno sottoposta.

Off Road da sempre

In ultimo, come detto, la capacità off road di un modello che è il concetto completo di SUV moderno: comodo, tecnologico, spazioso ed efficiente. La trazione integrale 4×4 di Duster è un sistema meccanico all’insegna della semplicità, e il suo gruppo motopropulsore regala ottime prestazioni, e sensazioni, nei contesti off road.

D’altronde, per gli appassionati più radicali del modello è difficile non ricordare il primo esemplare di Duster, lanciato nel 2010, che si presentava innanzitutto come un SUV robusto, spazioso, semplice da usare e naturalmente dal prezzo di listino contenuto. Un vero e proprio prodotto di rottura con le tendenze del momento, e che da lì a poco sarebbe diventata un’autentica rivoluzione.

Dacia e il concetto di “best value for money”

Democratizzare il segmento dei SUV, questa è stata la missione che Duster è riuscita a portare a termine col passare degli anni e delle generazioni lanciate, allineandosi sempre in maniera impeccabile agli aggiornamenti previsti dalle normative e da un mercato in continua evoluzione.

Un altro elemento che aumentato la qualità di Duster negli anni è sicuramente l’insonorizzazione, migliorata tanto quanto la cura degli interni. Inoltre, per confermarsi un brand attento innanzitutto al concetto di “best value for money”, con il miglior rapporto qualità/prezzo sul mercato, Dacia si è preoccupata di fornire ai propri clienti, e in primis sulla Duster, una serie di tecnologie disponibili di serie già dagli allestimenti d’ingresso: come ad esempio il GPS, climatizzazione efficiente, Multiview Camera, key-less entry ed il cambio automatico EDC.

La nuova identità e il nuovo logo

Tornando nello specifico su Duster, dal 2018 è caratterizzata anche dall’originalissimo Snorkle, elemento di giunzione collocato tra parafanghi e porte anteriori, trasformatosi da un esercizio di stile ad un elemento imprescindibile e di design, diventato ormai proprio dell’identità stilistica di Duster.

Non solo grazie allo Snorkle, ma sicuramente anche con il suo contributo, Duster negli anni ha reso il suo look molto più deciso, ed oggi che viene introdotta la nuova identità di Dacia con il nuovo logo all’anteriore, i nuovi gruppi ottici Y-shaped e il nuovo emblema sulla calandra Dacia Link, con D e C ad unirsi come anelli di una stessa catena, i concetti di robustezza e compattezza si esaltano ulteriormente.

Nei giorni scorsi, alcune Duster rinnovate anche da questa moderna identità stilistica sono state messe a dura prova nel deserto di Agafay alle porte di Marrakech, affidate nelle mani di alcuni giornalisti del settore. La risposta che è arrivata è stata impeccabile: la Duster è un animale a quattro ruote perfettamente adatta anche a queste superfici impervie, caratterizzate da pietre e rocce.

Una trazione integrale ai massimi livelli

La sua trazione integrale, nello specifico, fornisce delle risposte immediate e senza sbavature, utilizzando sistemi come il 4×4 Monitor che permette di monitorare costantemente inclinazione laterale del veicolo e angolo di beccheggio in quei contesti stradali più ripidi.

Non meno importante ed utile il sistema Multiview Camera, con 4 differenti telecamere che permettono di visionare senza difficoltà l’intero ambiente circostante. Infine, la partenza assistita in salita che aiuta il guidatore bloccando la Duster per due secondi esatti nel momento in cui si riparte in una condizione di particolare pendenza.

Con questi presupposti, facile immaginare come Duster sia rimasta imbattuta dal 2017 nella categoria Crossover e nella gara destinata, unicamente, ad equipaggi femminili del temibile e difficilissimo Rallye Aicha des Gazelles.

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Filippo Gherardi

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