Le vetture alla spina, anche nel 2022, hanno stentato a decollare in Italia. In molti si sono posti delle domande, a seguito dei rincari, sull’effettivo ammontare delle ricariche delle auto elettriche.
Il mondo dell’auto viaggia ad una velocità impressionante. Tutto sta cambiando rapidamente e gli italiani, ancora restii all’acquisto delle auto elettriche, si stanno iniziando ad incuriosire. In altri Paesi il passaggio alle EV è già avvenuto in larga scala, ma complici i costi e una infrastruttura di ricarica ancora carente, in Italia solo una nicchia di automobilisti si è convertita. Il prezzo delle vetture alla spina, nonostante gli ecobonus, rimane tutt’altro che alla portata della massa.
Finché una Smart full electric partirà da 25.000 euro potrete immaginare la difficoltà per molte famiglie di dire addio alle auto a motore termico. Spesso si sottolinea la differenza tra puristi petrolhead e progressisti green, ma la verità che, al momento, le auto elettriche sono proibitive per i più. Questo è uno dei principali motivi del rallentamento della diffusione in larga scala. La pandemia da Covid-19 e l’invasone russa in Ucraina hanno avuto un effetto devastante sull’economia fragile del nostro Paese. L’Italia è crollata in uno stato di recessione, tra pezzi schizzati alle stelle e stipendi non adeguati al resto dell’Europa forte. Tra i pochi Stati a non aver avuto un adeguamento in positivo dei salari, l’Italia non può, certo, ritenersi pronta ad uno stravolgimento epocale dell’Automotive. I dati parlano chiaro.
Fatta questa dovuta premessa poi si sono possono andare a toccare i temi legati al piacere di guida di una vettura a batteria, i pro e contro, oltre alla questione di mentalità. In tanti, del resto, non dispongono di un’area di sosta o di un box auto dove possono essere ricaricate le vetture full electric. In alcune aree, specialmente al sud Italia, le zone residenziali non sono state costruite, ragionando su una tale esigenza. Al di là degli aspetti economici, è semplice fare un confronto con l’estero. I Paesi del Nord Europa, favorevolissimi al passaggio alle auto a zero emissioni, godono di spazi ed infrastrutture all’avanguardia. La rete di colonnine in Italia continua ad essere scarsa e localizzata solo in determinate zone. Ciò vuol dire che l’auto elettrica, ad oggi, può essere vista solo come seconda auto o, solo in casi eccezionali, un must have funzionale agli early adopter.
Auto elettriche, i costi di ricarica
Una volta investito il gruzzolo per l’acquisto di una vettura alla spina, a quanto ammonta la cifra di una singola ricarica? Partiamo dal presupposto che i costi di gestione di una EV sono, tendenzialmente, molto più bassi di una vettura tradizionale. I motivi sono svariati e non solo tecnici. Prima di tutto sono ancora previste, a livello regionale, una serie di esenzioni che possono facilitare la vita. Il bollo non si paga per i primi 5 anni di vita della macchina e poi è ridotto del 75% nei successivi 5 anni. In alcune regioni d’Italia, come la Lombardia e il Piemonte, l’auto alla spina è esente addirittura dal pagamento del bollo per sempre. E già questo è un primo risparmio importantissimo.
In merito alla ricarica i prezzi variano tantissimo, ma gli esperti di AlVolante hanno fatto delle stime. La prima soluzione, seppur più noiosa, è quella legata alla rete domestica. Se proverete a ricaricare l’auto a casa, in media, è previsto un costo totale, con oneri di sistema, dispacciamento e simili di 20 cent/kWh che porta l’automobilista green ad una spesa di 4 euro per 100 km. Per un’auto di piccole dimensioni serviranno in media circa 3,50€. Poi molto dipende anche dal contratto e dai vari operatori. Con una utilitaria sarà possibile percorrere circa 100 km con una cifra, davvero, modesta. Se parliamo di ricariche pubbliche, invece, i costi sono diversi.
Occorre fare una differenziazione tra quelle a ricarica lenta, da 11 o 22 kW e quelle a ricarica rapida oltre i 50 kW fino a 300 kW, con il costo che lievita proprio in queste ultime. In media, si parte da un costo inferiore a 0,50 kWh (anche fino a 0,20 €/kWh) per la ricarica domestica, passando per 0,60 €/kWh per le colonnine di ricarica a corrente alternata a bassa potenza, fino a 0,80 €/kWh e oltre per le colonnine di ricarica rapida a potenza più elevata. Le cifre possono variare in base ai modelli, e anche in base alla zona. Tesla, quanto costa una ricarica? Notizia negativa per i fan dell’elettrico. I rincari dell’energia potrebbero far schizzare, ulteriormente, i costi in futuro. Da 20 euro in media per una ricarica completa dell’auto elettrica alle colonnine potrebbero crescere nei messi avvenire.
Sono previsti due metodi: un abbonamento, con Piano Flat, ovvero una tariffa a prezzo fisso che include un determinato quantitativo di kWh. L’alternativa è a consumo, quando serve. Quest’ultimo può comportare un costo suppletivo se l’auto dovesse rimanere in carica oltre il tempo prestabilito. Vi sono gestori che rifilano una tariffa extra anche se l’auto dovesse risultare già completamente ricaricata. Il vantaggio è la velocità e questa si paga sempre. Alla rete domestica o a una Wallbox, generalmente, i tempi di ricarica si attestano tra le 6 e le 8 ore. Il risparmio annuo, secondo le stime, rispetto al costo del rifornimento di carburante si aggira sui 400-500 euro annui ma può essere anche, notevolmente, superiore.