Degni di nota in termini di originalità i cerchioni delle ruote che riprendono i tratti delle impronte di un panda. In controtendenza rispetto a quella che ormai è la consuetudine, le linee sono morbide e gli spigoli arrotondati, in modo da assumere un aspetto complessivamente più simpatico e divertente.
Peculiari pure le livree. Tra le tinte a disposizione, rigorosamente pastello, il rosa che conferisce al veicolo un’allure da cartoon, giocoso e dinamico. Ma pure il bianco e nero a richiamare la pelliccia dell’animale.
Dunque, almeno dal punto di vista del look l’autovettura del Paese rosso sembra essere in possesso di tutti gli elementi utili per riscuotere grande successo specialmente tra gli automobilisti più giovani.
Anche il prezzo dovrebbe aiutare la diffusione
Come detto, complice un disegno particolarmente accattivante e con personalità, la Panda cinese si candida ad essere una delle macchine più vendute sul territorio. A giocare a suo favore anche il costo. Stiamo infatti parlando di un mezzo che a listino è davvero economico. Più a buon mercato dell’usato. Per portarsela a casa bastano appena 5400 euro. Al massimo 6800 se la si vuole dotata di tutti gli accessori.
Per chi cerca un’auto in grado di garantire un rapporto qualità/prezzo ottimale è sicuramente un buon investimento.
Infine, sotto il profilo tecnico e delle prestazioni non si sa ancora un granché. Da indiscrezioni si apprende che il motore sarà elettrico, in conformità con le esigenze del mercato attuale. I cavalli erogati dovrebbero essere 40 con batteria al litio ferro fosfato sviluppata dalla Guoxuan High-Tech. L’autonomia garantita dovrebbe essere di 150 km.
Considerato il prezzo piuttosto competitivo e alla portata di un po’ tutte le tasche sarebbe l’ideale anche per l’Italia azzoppa di oggi, ma difficilmente FIAT accetterà di far entrare un cavallo di troia del genere.