F1, Damon Hill crede nella Ferrari: il campione fa tremare la Red Bull

Il campione del mondo 1996, Damon Hill, ha mandato un messaggio chiaro ai rivali della Ferrari. Il prossimo anno potrebbe essere un campionato F1 molto combattuto.

Il campionato 2022 è volto al termine con un vantaggio impressionante della Red Bull Racing sulla Scuderia modenese. A guardare i numeri è stata una annata stradominata dall’armata austriaca. Max Verstappen ha conquistato 15 successi, mentre Sergio Perez ha vinto a Monaco e Singapore. Complessivamente la squadra con sede a Milton Keynes ha registrato 17 trionfi più 2 Sprint Race, lasciando solo le briciole agli avversari diretti.

Damon Hill Ferrari (LaPresse)
Damon Hill Ferrari (LaPresse)

La Ferrari ha fatto un passo in avanti rispetto al 2021, riuscendo a tornare sul primo gradino del podio e legittimando, con successive prestazioni convincenti, il ruolo di seconda forza. A fallire, in modo sorprendente, è stata la Mercedes. Quest’ultima, dopo un dominio di 8 anni, ha dovuto abdicare, accumulando un distacco clamoroso dal vertice. Hamilton, per la prima volta in carriera, non ha vinto nemmeno un Gran Premio in un anno molto deludente. Se nel 2021 Lewis aveva dimostrato di essere ancora tra i piloti migliori del circus, lottando sino all’ultimo giro con Max Verstappen, nel 2022 ha chiuso alle spalle di tutti altri driver dei primi 3 top team.

La Ferrari, dopo un exploit ad inizio 2022, è crollata per avarie tecniche, errori strategici e qualche sbavature dei driver. Nel complesso Leclerc ha fatto il possibile, ma il mismatch prestazionale con la RB18 è risultato lampante, già dalla quarta tappa di Imola. Il monegasco è stato bravo a collezionare il maggior numero di pole position, riuscendo ad avere la meglio di Max Verstappen. Quest’ultimo ha siglato 7 partenze al palo, due in meno del ferrarista. Il progetto tecnico è risultato vincente, sebbene non in linea con le aspettative. La squadra modenese avrebbe dovuto lottare sino alla fine per la conquista del mondiale. Lo stesso Binotto arrivò a dichiarare che una mancata battaglia avrebbe significato un fallimento.

La Scuderia ha avuto problemi di sviluppo della wing car, perdendo anche il braccio di ferro politico in merito all’introduzione della direttiva anti porpoising. Nel finale di stagione i ferraristi hanno dovuto subire l’umiliazione del fiato sul collo della Mercedes. In Brasile George Russell e Lewis Hamilton hanno ottenuto il primo trionfo stagionale, chiudendo con una doppietta da sogno. Nelle ultime battute la Rossa ha rischiato di essere beffata dalla Stella a tre punte. Leclerc è stato bravo a conservare la seconda piazza, trovando il mondo di placare l’arrembante RB18 di Sergio Perez. Il monegasco non può essere felice di essere passato dal battagliare con Verstappen per la prima posizione, a doversi difendere dagli attacchi del secondo pilota della Red Bull Racing.

Le avarie tecniche hanno determinato la perdita di una grande quantità di punti. Inoltre, la vettura ha corso depotenziata, nel finale, per non incorrere in nuove rotture e conseguenti penalità. I problemi da risolvere in vista del 2023 sono svariati. Gli avversari hanno vissuto una stagione da record, demolendo una serie di primati. Chi ben inizia è sempre a metà dell’opera e il rischio concreto è che ad aprire un ciclo vincente possa essere proprio il team austriaco. In Ferrari è arrivato Frederic Vasseur dalla Sauber per riportare un po’ d’ordine e disciplina, dopo quattro anni molto confusionari.

Il pensiero di Damon Hill sulla Ferrari

Binotto propendeva per una libertà gerarchia tra piloti che ha determinato, in diverse occasioni, la perdita di punti. Vasseur potrebbe avere una idea chiara su una prima e una seconda guida. Nel Motorsport, del resto, i team con gerarchie chiare hanno sempre ottenuto i risultati migliori. A Milton Keynes i ruoli sono evidenti. Tuttavia, Damon Hill dubita che la Red Bull Racing vivrà un’era dominante simile a quella vissuta dalla Mercedes. “Non sono così dominanti come la Mercedes all’inizio dell’era ibrida”, ha spiegato il campione del mondo 1996 a Sky Sports F1.

La squadra teutonica conquistò otto trionfi consecutivi in classifica costruttori. La Ferrari, solo nel 2017 e nel 2018, diede del filo da torcere alla Mercedes. Nel 2021 la Red Bull Racing, invece, ha sfiorato il doppio titolo mondiale. “La Mercedes doveva essere stata un po’ sottovalutata perché altrimenti le altre squadre si sarebbero alleate contro di loro. Alla fine, la Ferrari non è stata molto indietro alla Red Bull Racing. Non abbiamo modo di sapere quanto avevano ancora nella manica. Ma alla fine la Ferrari era vicina e la Mercedes è stata competitiva in Brasile”.

La Ferrari ha collezionato più pole, ma su molti tracciati non c’è stata storia. Leclerc ha fatto una promessa da brividi: tifosi della Ferrari estasiati. Bisogna capire anche come si inserirà Vasseur. Il francese si insedierà a Maranello a partire dal prossimo 9 gennaio, ricoprendo il ruolo di general manager, oltre che di team principal. Ecco cosa farà in futuro Mattia Binotto. Il tempo degli alibi è finito. La Scuderia deve tornare a vincere.

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