Il campione del mondo 2022 della MotoGP, Pecco Bagnaia, sogna di eguagliare Valentino Rossi in una sfida molto speciale.
Valentino Rossi non ha vinto solo nel Motomondiale, registrando 115 vittorie in 432 Gran Premi, 235 podi e 65 pole position, ma ha scritto una pagina storica delle due ruote, conquistando la 8 ore di Suzuka. Sono trascorsi 22 anni dall’impresa del Dottore in Giappone, ma l’eco del trionfo riecheggia ancora nella mente dei suoi allievi. Pecco Bagnaia, cresciuto nell’Academy VR46, ha celebrato il primo trionfo in top class nel 2022, in sella alla Ducati Desmosedici.
Il torinese vorrebbe emulare il suo maestro, provando a fare la differenza anche nell’endurance. Le analogie si sprecano. Valentino Rossi si aggiudicò il primo titolo nella classe regina, l’ultimo della storia della classe 500, nel 2001 e proprio, sulle ali dell’entusiasmo, trovò l’incredibile doppietta. L’anno prima, in coppia con Colin Edwards, si era già cimentato nella 8 Ore di Suzuka, sulla mitica Honda VTR1000 SPW con livrea Castrol. Dovette abbandonare il suo caro 46 per adottare il numero 11. Uno dei miti d’infanzia del centauro di Tavullia è stato Norifumi Abe. Per questo motivo, in pista, fu ribattezzato Rossifumi, prima del più conosciuto “The Doctor”. Il pilota giapponese chiese a Valentino di partecipare alla super classica in Giappone.
Nella prima edizione, nel 2000, Daijiro Kato e Tohru Ukawa ebbero la meglio. Il campione italiano e il compagno di squadra Edwards caddero. Valentino Rossi prese le misure prima di rilanciarsi in pista, nell’anno successivo, con un bel po’ di esperienza in più. I centauri più quotati dell’epoca nel Motomondiale non avevano l’abitudine di sperimentare categorie così diverse dal Motomondiale. Una gara endurance espone a ben altri rischi e richiede una strategia vincente sulla durata. Nel 2001 la Honda mise a disposizione diverse moto per provare l’impresa. La casa di Tokyo fece le cose in grande.
La battaglia per il fenomeno italiano, stavolta, era anche più tosta dell’anno precedente. In pista, infatti, vi erano Barros in coppia con Okada sulla Honda, i campioni Kato e Ukawa, e su una velocissima Yamaha R7 con super Haga e Gobert. La casa di Tokyo chiese, espressamente, a Rossi di partecipare all’evento endurance del 2001. The Doctor e Texas Tornado dominarono la scena, riuscendo ad ogni scambio di moto a precedere i competitor. I due festeggiarono il trionfo, levandosi una gran bella soddisfazione in carriera. Per un pilota di moto le sfide endurance hanno un fascino particolare, come se fosse un intero mondiale racchiuso in poche emozionanti ore.
Bagnaia nel segno di Valentino Rossi
Dopo aver sfatato il tabù Stoner in Ducati ed essere succeduto a Valentino Rossi, nell’albo d’oro dei centauri italiani vittoriosi in MotoGP, Bagnaia potrebbe imitare il campione nella prossima edizione della 8 Ore di Suzuka. Per la casa di Borgo Panigale potrebbe rappresentare una sfida aggiuntiva nel 2023 per accrescere la fama anche nel Paese del Sol Levante. Nel 2022 la Rossa ha trionfato in MotoGP e Superbike. I due campioni, Pecco Bagnaia e Alvaro Bautista, sono stati i grandi protagonisti della stagione. Pecco ha recuperato 91 punti di Fabio Quartararo, mentre Bautista ha avuto un percorso più lineare.
Bagnaia Pecco si allena, regolarmente, su una Ducati Panigale V4S ma sarebbe interessato a fare un’apparizione con una wildcard nel campionato del mondo SBK? “Mi piacerebbe gareggiare con la Superbike, ma nella gara della Otto ore di Suzuka“, ha confessato a sorpresa il 25enne italiano, come riportato da Speedweek. Il suo maestro vinse in sella ad una Honda, ma Pecco potrebbe scrivere un’altra pagina di storia della casa di Borgo Panigale. Valentino Rossi, nuovo evento per lui: ecco cosa dovranno fare i fan. Date una occhiata anche al seguente articolo: MotoGP, Bagnaia e l’ammissione su Valentino Rossi: ecco cosa può fare.
“È una cosa che mi piacerebbe molto fare, anche se non è facile convincere la Ducati a farlo. È da un po’ che glielo chiedo e di solito vado avanti fino a quando non sono d’accordo, altrimenti non ce la farebbero più. Suzuka è sicuramente impegnativa, ma mi affascina molto. Quindi se potessimo partecipare con la Ducati e con Alvaro e un altro pilota, magari anche vincere, sarebbe bellissimo, anche perché Suzuka è uno dei circuiti motociclistici più affascinanti che esistano”.
Sarebbe dello stesso avviso anche Michele Pirro. Vi sono tutti gli ingredienti per pensare ad una grande sfida nel 2023. Non è detto che la squadra italiana accetti, ma un campione come Bagnaia sa come essere convincente. Nella prossima stagione proverà anche a tenersi stretta la corona. Enea Bastianini non vede l’ora di riaccendere l’entusiasmo dei fan italiani in una battaglia interna che si preannuncia al cardiopalma.